lunedì 27 settembre 2010

E' AMORE ... COTOLETTE E PURE'!




Amiche e amici!
Ci sono, sono viva e sto meglio.
Grazie per i commenti pieni di belle parole e di affetto, il mal di schiena si è volatilizzato e i giorni sul divano pure!
Sto così bene che domani inzio pure palestra. Groan.
Anche oggi piove, ho addirittura tirato fuori il cappotto dal calduccio del mio (incasinatissimo) armadio, è giusto che si prenda un po' di freddo anche lui.
Week end carino, ieri ho fatto il primo mega pranzo di famiglia della stagione fredda, le chiacchiere e le risate sono state ben accompagnate da stuzzichini di pasta sfoglia,fiorentine di Scottona cotte alla brace su una griglia gigante, contorni vari e strudel della nonna piu crostata crema e fragole di mammà, com'è bella la vita!
(P.s. ho fatto un'ottima torta salata con cipolle stufate rese accattivanti dal miele di castagno, ricotta e glassa di aceto balsamico alla vaniglia).
Quale altra ricetta potevo quindi presentare dopo una giormata così, se non le C O T O L E T T E?

Io le amo.
Ognuno ha la sua ricetta.
E, salvo casi particolari e disperati, il risultato è sempre ottimo.
Quali emozioni può far nascere, quanti ricordi può far scaturire questa semplice fettina panata accompagnata da purè morbido e fumante?
Una gioia per le papille gustative, un croccante che appaga anche i palati più esigenti, con le cotolette si va a colpo sicuro, con tutte le persone, di ogni età.
Le mie cotolette come molti miei piatti sanno di casa, di mamma, di papà e di nonna, i miei grandi maestri che ogni-cosa-che-faccio-non-sarà-mai-come-la-loro.
Meno male che poi ho incontrato lui, il mio moroso, che è riuscito a racchiudere tutti i miei sapori del cuore in più di un piatto.
Questo è uno di quelli.
E il segreto sta nella doppia panatura.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
800gr/1kg di tacchino (qui se magna, eccome!!)
4 UOVA
1lt di latte
pangrattato

PREPARAZIONE:
L'ideale sarebbe cominciare facendo riposare la carne tagliata a fettine nel latte per qualche ora.
Così saranno morbidissime.
Sbattete le uova in una ciotola e mettete del pangrattato in un piatto piano.
Passate poi le fettine una prima volta nell'uovo, poi nel pangrattato, poi nuovamente nell'uovo e una seconda volta nel pangrattato.
Cuocetele in padella antiaderente con abbondante burro chiarificato (più leggero) fino a che non risulteranno dorate.

Servite con altrettanto abbondante pure'.
Io lo faccio con patate lesse sale burro e latte.
E basta.

E' tutto perfetto così.

Grazie alla mia famiglia che è così speciale.
Vi amo tanto geni, sorellina, zii, cuginetti e nonnini miei.
E anche il moroso, ovvio!

Un bacione e buona settimana.

:)


Edit: aiuto ho sbagliato!!!Io il purè lo faccio assolutamente senza uova!
:)

mercoledì 22 settembre 2010

SWEET AUTUMN ... POLPETTONE CON PORCINI E SPECK



Buongiorno ...
quasi quasi amo essere a casa ammalata.
Niente febbre per fortuna, solo mal di schiena e raffreddore.
Il che per me significa divano, copertine, micio che mi coccola, the Karkadè come mi faceva la mia mamy da piccola, spremuta e programmi idioti in tv.
QWuesta sì che è vita!
:)
Insomma, bisognerà pur trovare qualcosa di positivo anche nell'essere ammalati, no?
Adoro guardare fuori dalla finestra e vedere le foglie ormai gialle, adoro sentire il rumore della fontana sotto casa attraverso i vetri fini della mia casa vecchia, adoro vedere i camini che ormai funzionano a pieno regime con il loro fumo bianco che profuma di bosco, non è una novità che io ami l'autunno, ma quando sono ammalata lo apprezzo ancora di più.
Ci scriverei libri, poesie e canzoni, ma per oggi mi sono limitata a celebrarlo con un ottimo, anzi di più, polpettone la cui ricetta mi ha passato la mia mammina.
(Il mal di schiena mi costringe ad essere breve quest'oggi, è una tortura stare seduta)
:(

INGREDIENTI per un bel polpettone:
500gr di macinato
200gr di porcini
2hg speck
1hg mortadella
1cipolla
prezzemolo
formaggio grana
2uova
sale
pepe
1 pagnotta vecchia
latte tiepido

PREPARAZIONE:
cuocete i porcini in un pentolino assieme ad olio e ad uno spicchio d'aglio, poi tritateli assieme ad 1hg di speck e alla mortadella, e fate lo stesso con la cipolla e il prezzemolo.
Mettete il tutto in una ciotola bella grande assieme al macinato, le uova, la pagnotta sbriciolata, un goccio di latte tiepido e il sale e pepe e mescolate bene.
Quando avrete ottenuto un composto omogeneo, formate un bel polpettone su della carta forno (io sono cretina ed uso la stagnola così mi si attacca sempre), e rivestite bene la parte superiore con lo speck avanzato, questo servirà a formare la crosticina.
Infornate a 180° per 40minuti buoni.

Buon appetito!

Mille baci!

sabato 18 settembre 2010

CLAM'S CHOWDER!



Buongiorno amiche.
Scusatemi per la lunga latitanza ma questa settimana sono stata piena di lavoro, e ogni sera Morfeo mi ha accolta indignitosamente tra le sue braccia alle 21.
Beata giovinezza!
:)
Meno male che oggi è sabato, e dopo una luuuunga dormita ristoratrice posso dedicarmi alle vostre golose pagine.
Per farmi perdonare la ricetta di oggi è davvero un masterpiece, spero l'apprezzerete come ho fatto io.

Si tratta della CLAM'S CHOWDER, o zuppa/crema di vongole, ma come traduzione è davvero riduttiva.
Più precisamente è una zuppa cremosa composta da vongole, verdure varie e cotta in latte e panna e che andrebbe servita in una pagnotta scavata (o bread bowl), che io però non ho trovato da nessuna parte.
Tipica del New England, fu ideata per i venerdì durante i quali i cattolici non mangiavano carne, un'alternativa completa e nutriente al solito pesce lesso.
Le versioni sono parecchie, chi usa solo latte in cottura evitando la panna, chi usa il pomodoro, o ancora chi è solito farne una versione speziata e piccante.
Io ho scelto quella classica, avendo in programma un tour della West Coast USA per l'estate prossima non ho resisito ai moltissimi commenti positivi di chi l'ha assaggiata a San Francisco (una delle mie città del cuore) e avendo stuzzicato particolarmente la mia fantasia, eccola qui!

Come già immaginerete non è un piatto propriamente leggero, ma è davvero piacevole, costituisce un piatto unico e si può sostituire la parte di panna con altro latte rendendolo meno pesante (ma meno gustoso, doh!).
Sono assolutamente contraria all'uso della panna in cucina, ma volevo essere fedele alla ricetta originale.
:)
Vorrei spezzare una lancia a favore della cucina d'oltreoceano, documentandomi per il mio viaggio ho avuto la conferma che il cibo americano non è tutto junk food, anzi!
Hanno delle bistecche da sognarsele la notte, del pesce freschissimo e gustoso, delle verdure ottime ... certo, bisogna scegliere con la testa e non avere pregiudizi.
Ognuno può essere un grande chef!
Fine parentesi, non mi pensate al formaggio spray che sennò casca il palco!
:)

INGREDIENTI PER 5 PERSONE:
una retina di vongole fresche (ho butatto via il sacchetto prima di leggere quante fossero, circa 1.8kg?)
150 gr di lardo pancettato in una sola fetta
500 gr di patate
2 gambi di sedano
1 cipolla gialla
4 picchi d'aglio
500 ml latte
250 ml di panna da cucina

PREPARAZIONE:
cuocete le vongole coperta dall'acqua (un bicchiere basta) in un tegame con coperchio fino a che non si apriranno, tenete da parte il liquido di cottura che andrà filtrato con un colino e una garza.
Tagliate a cubettini ini ini il lardo pancettato e fatelo soffriggere nella padella dove cuocerete la zuppa, finchè non sarà ben croccante ed avrà rilasciato il grasso sul fondo.
Nel frattempo preparate un trito finissimo di cipolla e sedano, togliete il lardo dalla pentola e fate sudare bene le verdure nel grasso.
Aggiungete poi le patate sempre tagliate a cubettini, l'acqua delle vongole e lasciate cuocere a fuoco medio/lento per una 15ina di minuti, finchè le patate saranno cotte e morbide.
Aggiungere poi le vongole, il lardo croccante e il latte bollente.
Fate andare a fuoco dolce per un'altra decina di minuti,aggiungete poi la panna e lasciate incremosire.
Aggiustate di sale ed eventualmente pepe.

Servite in una pagnotta scavata.

Buon appetito e buon week end!!

Un bacione

venerdì 10 settembre 2010

POLLO E PATATINE.ANZI, CREMA DI PATATE E PORRI CON SPIEDINO DI MAZZANCOLLE PANCETTATE




Buongiorno ragazze!
Qui va molto male, non abbiamo più internet a scopo ludico al lavoro, sigh!
:(
Così riesco a leggere le vostre ricette solamente la sera.Tra uno sbadiglio e l'altro (non di noia eh!!!Di stanchezza!!).Questa settimana sono stata molto impegnata ma sono lo stesso riuscita a sbirciare tra foto e ricette!
Non vedo l'ora sia sabato per dedicarmi ai vostri blog ed incrementare la mia personale raccolta di ricette!

Venerdì!
Fine della settimana ed inizio del tanto atteso week end.
L'aperitivo dopo lavoro, la cenetta più sostanziosa, magari un cinemino.O una chiacchierata con amici che anche se vivono vicinissimi non si riesce mai a beccare.
E poi ancora il sabato mattina, la colazione in centro, un giretto rapido per negozi e il pranzo mai invariato: pollo e patatine!
Da che io mi ricordi il sabato ho sempre mangiato pollo e patatine.Vabbè, salvo occasioni particolari.
Il mio papà arrivava a casa con un sacchetto fumante colmo di leccornie, che ha trasformato il pranzo del sabato in una piacevole tradizione.
Quando ho conosciuto il mio moroso (tradotto: ero scritta e dipinta a casa sua, ehm dei suoi genitori) pensavo che questa mia piccola certezza gastronomica sarebbe andata perdendosi, invece è stata una piacevole sorpresa scoprire che anche per loro il sabato era sinonimo di POLLO e PATATINE!
Non serve che vi dica che il pollo mi piace ben cotto e croccantissimo, ben speziato e quasi bruciacchiato, ed il mio pezzo preferito è il petto.Potrei menare qualcuno che mi rubasse il MIO petto di pollo (la stessa cosa vale per le paste alla frutta).
Sostanza e quantità.
I love petto di pollo.
:)
Anche per voi è così?Avete un giorno della settimana dedicato ad una pietanza in particolare?O un piatto che magari vi ricorda i vostri genitori/la vostra infanzia?

Bando alle chiacchiere (oggi veramente) e passiamo alla ricetta.
Ieri sera ero a casa da sola, dato che il mio moroso ha cominciato gli allenamenti (gioca a baseball, ho sempre sognato essere fidanzata con un giocatore di baseball/rugby/football, anche se non sono una cheerleader), così ho pensato di preparare una cenetta speciale ;)
Il mio piano era quello di accoglierlo in vestaglietta etc etc, peccato che nn sono nemmeno arrivata a farmi la doccia, malgrado abbia fatto le cose di frettissima.Ma la cena era perfetta!!!
Quando arriva la stagione fredda adoro fare creme e zuppe varie, siccome lui le adora un po' meno, cerco sempre di aggiungere qualcosa di goloso che le renda più appetibili e sostanziose, ieri ho aggiunto delle mazzancolle.

INGREDIENTI PER 2 PERSONE (e per 2 bei piatti colmi di crema):
500 gr di patate
1 porro grande
olio
10 mazzancolle
10 fettINE di pancetta affumicata
aglio
Scotch/Brandy - io avevo un ottimo Scotch

PREPARAZIONE:
pelate e tagliate a cubettini le patate (più piccoli saranno, prima cuoceranno!).
Affettate finemente il porro e fatelo soffriggere nella casseruola dove poi cuocerete la crema con un po' d'olio.Aggiungete le patate e coprite con acqua il tutto.Mettete un coperchio e fate cuocere per una ventina di minuti.Dopodichè passate tutto con il minipimer.
Nel frattempo sgusciate le mazzancolle, togliendo poi le teste e il filetto nero intestinale.
Una volta io non lo facevo, ma effettivamente il gusto era sabbioso e a tratti sgradevole, quindi consiglio di toglierlo sempre.
Saltatele in padella con olio e aglio fino a renderle croccanti.Sfumate con il liquore.
Lasciatele raffreddare leggermente, avvolgetele con la pancetta, infilatele su uno spiedino lungo di legno e ripassatele in padella un minuto per lato.
Potete servire la crema spolverando di erba cipollina ed adagiando lo spiedino sul piatto, la mia porzione me la sono fatta con le mazzancolle senza pancetta tagliate in pezzettini e mischiate ai crostini.

Buon week end amiche mie!
Bacioni

P:S: come antipasto ho fatto le capesante con salsa allo zafferano..sublimi!La ricetta prossimamente!

mercoledì 8 settembre 2010

... D'AMORE, DI PIOGGIA, E DI TACCHINO AL TALEGGIO



Buongiorno care amiche,
qui diluvia, e immagino anche da voi, ovunque voi siate :)
Oggi non mi dilungherò in chiacchiere, vi lascio invece una poesia, una meravigliosa poesia, che parla di pioggia e d'amore (sicuramente più d'amore) per cominciare bene la giornata.
Bhe, mi sa che scherzavo, qualcosa sull'amore posso anche dirlo effettivamente :)
L'argomento di oggi è dunque: L'AMORE!

(NdR: come volevasi questo post alla fine è diventato lunghissimo, "E meno male che non avevi voglia di chiacchierare", diirete voi!).Se avete tempo potete tranquillamente leggere ed assaporare le mie considerazioni sull'amore, altrimenti passate alla ricetta e poi alla poesia, oppure leggete solo la ricetta, giuro che vi capirò).

Sono fidanzata da sette anni.
Ho all'attivo un anello perso durante il primo trasloco, ed un secondo anello rubato dai ladri mentre ero in vacanza...ehm,(sono imbarazzante, lo so), non serve quindi che vi dica il perchè del mio anulare tristemente vuoto.
Credo nell'amore, quello per sempre.
Quello che lega(va) le persone tanti anni fa, e anche adesso, a volte.
Ci credo veramente.
La prima volta che ho visto il mio moroso, ho sussurrato alla mia fedele amica di marachelle "Dev'essere mio...", e da quel momento non ho più capito nulla, se non che io volevo lui e solo lui e l'avrei voluto per sempre.
E così è stato.
Faccia da cartone Jap con goccia d'imbarazzo sulla nuca.
Effettivamente lui potrebbe odiarmi, ve lo concedo.
:)
Ma perchè privarsi di storie emozionanti e bellissime con la scusa che "bisogna fare esperienza"?
I sentimenti che si provano da adolescenti non penso che ci torneranno a trovare, profondissimi, potenti ed amplificati al massimo.
Ok, l'esperienza serve, ma non solo in amore, anche perchè quella si può acquisire tranquillamente assieme.
Io non voglio esperienza.Voglio la passione, voglio ridere, voglio baci e voglio carezze.
Ed è quello che ho.
L'unica crisi c'è stata l'inverno scorso..ma questa è un'altra storia.
L'amore è anche dolore.Ne riparleremo prestissimo.
E questa è esperienza.
L'amore per me è anche dare bacini al mio gatto quando dorme acciambellato sul divano, è stare male quando vedo la mia sorellina che soffre (eh sì, stranamente per amore) è trovarci tutti a pranzo dalla nonna la domenica.
E' capire il dolore dei miei amici quando finisce una storia, è prima consolarli e poi farli divertire.E' coccolarli e preparare cosine prelibate che leniscono la sofferenza.E' sperare in fondo al cuore che la storia finita ricomincerà più bella di prima.
Ma è anche la quotidianità.
Amo sentire ancora dopo 7 anni le farfalle nello stomaco grazie grazie a un un bacio, o quando lo vedo che mi aspetta fuori dal lavoro, quando andiamo a cena da qualche parte, quando cuciniamo assieme.
Anche la ricetta di oggi è stata eseguita a 4 mani.
Ma prima la poesia.
Anzi facciamo prima la ricetta, così la poesia la leggete per ultima se ne avete voglia.


Piccola intro: il Taleggio può non piacere a tutti, io non sono una grandissima amante dei formaggi saporiti, ma devo ammettere che questo tipo di formaggio (ovviamente sciolto, perchè non lo mangerei mai allegramente a pezzetti) dona al piatto una grande personalità ed un gusto esplosivo.
Nel mio cassetto delle sorprese ho anche un'altra ricetta con il Taleggio, che arriverà.
Il sughetto verde brillante poi dona quella nota di colore che non gusta mai.
Spero tanto che lo proverete.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
1kg di tacchino (petto intero che poi sfiletterete oppure fettine)
500gr di Taleggio
1 mazzetto di prezzemolo fresco
burro chiarificato

PREPARAZIONE:
infarinate leggermente le fettine di tacchino e passatele in padella assieme ad abbonadante burro chiarificato (che poi servirà per il sughetto) fino a renderle belle croccanti e rosolare (importantissimo, odio pollo e tacchino lasciati bianchicci, bleach!!).
Nel frattempo frullate le foglioline del prezzemolo assieme ad un goccio d'olio, aggiungete il burro di cottura della carne, frullate un altro po' e tenete da parte.
Trasferite la carne in una teglia da forno a bordi alti, io ne ho usata una in ceramica, mettendo le fettine vicine l'una all'altra senza lasciare spazi.
Ricopritele con il Taleggio (se necessario levate la crosta esterna) e terminate con il sughetto di prezzemolo.
Infornate a 180° fino allo scioglimento del formaggio e fino alla comparsa di una bella crosticina, in caso accendete il grill!


La pioggia nel pineto - G.D'Annunzio

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
né il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancora, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immensi
noi siam nello spirito
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, Ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta: ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
( e il verde vigor rude
ci allaccia i melleoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.


Davvero un capolavoro!
Buona giornata!
Bacioni

lunedì 6 settembre 2010

AL CONTADINO NON FATE SAPERE ... QUANT'E' BUONO LO STRUDEL CON LE PERE




Ore 06.30, suona la sveglia.
Sonnacchiosa allungo il braccio per spegnerla ma manco il mio obiettivo.
"Ancora 10 minuti...", (5 sono decisamente troppo pochi), penso fra me e me, non voglio assolutamente distogliere la mente dal bellissimo sogno che sto facendo.
Troppo tardi.
I suoni invadenti del camion delle immondizie che è fermo sotto casa mi riporta bruscamente alla (triste) realtà.
I cinguettii squillanti degli uccellini incuranti del dramma di inizio settimana si intersecano con i miagolii di Micio che mi fa capire che sta morendo di fame.
E' lunedì mattina.
Mi aspettano 5 giornate full time di telefonate, fatture, pagamenti, scartoffie varie.
5 pause pranzo "al volo", 5 cene improvvisate (ma questa settimana si andrà di minestrone di verdura, me l'hanno chiesto i miei jeans, ehm...), e 5 serate sul divano durante le quali prevedo che alle 21 starò già dormendo senza ritegno.
Ma amo questa quotidianità, fatta di grattini sulla schiena prima di alzarsi definitivamente.Fatta di qualche chiacchiera assonnata prima di vestirsi.Fatta di un bacio e di un caffè.
E amo la mia vita.
Ecco perchè oggi è il turno di una ricetta dolce.Dolce come i miei pensieri di stamattina.

Lo strudel mi fa impazzire.
Lo trovo un dolce evergreen e mai banale.
In tutte le sue versioni, da quella classica a quella con le variazioni del caso.
Io ho sempre usato e sempre userò la pasta sfoglia, perchè trovo che la sua croccantezza e morbidezza ne esaltino il ripieno, dolce o salato che sia.
Eccolo quindi in una nuova versione (nuova per me) che ci ha fatti impazzire.
So di non avere scoperto l'acqua calda e che cioccolato-pera è un abbinamento testato e vincente.Ma tra le mille torte così che ho assaggiato, io ci volevo cacciare lo strudel.

INGREDIENTI:
3 pere Williams red
1na manciata di mandorle
1/2 stecca di cioccolata fondente
burro
zucchero
(nutella)

PREPARAZIONE:
tagliate a cubettini le pere (più piccoli saranno più comodi sarete nel farcire i vostri mini strudel), e passatele per qualche minuto in padella con una noce di burro e un paio di cucchiai di zucchero, per far perdere loro l'acqua.Trasferitele poi in una ciotola.
Tritate grossolanamente le mandorle e tostatele nella stessa padella delle pere, mettetele nella ciotola e mescolate assieme alla frutta e a mezza stecca di cioccolata fondente tritata (io ho usato la grattugia).
Assaggiate di zucchero, eventualmente aggiustate e farcite la pasta sfoglia.
Io ho optato per fare 4 mini strudel ma potete farne due medi oppure solamente uno grande.
Infornate a 180° fino a doratura (15 minuti circa) e terminate con zucchero a velo e scaglie di cioccolato.
Spero di non avere peccato di arroganza perchè io nei miei mini strudel ci ho fatto pure un cuore di nutella.

Voglio approfittare di questo raro post dolce per mandare un bacio alla cara Imma (che di dolci se ne intende decisamente di più) ed al suo primo blogcandy, nell'attesa che i suoi sostenitori arrivino presto a mille, perchè se lo merita davvero!E' una persona vera e sincera, che non ha paura di esprimere la sua dolcezza e che non esita mai nell'aiutare il prossimo.Penso davvero che sia una grande donna!Oltre che una meravigliosa e bravissima pasticcera.
Perciò, se non la conoscete andate subito a trovarla, unitevi ai suoi sostenitori e partecipate al suo blogcandy, potrete anche ricevere un grazioso premio!



Buona settimana a tutte/i.

Bacioni

P.S. io sono quasi a 90 sostenitori, arrivata a 100 vi proporrò il mio primo contest :)

venerdì 3 settembre 2010

GIUGGIOLE DI TACCHINO CON PANCETTA DOLCE E PRUGNE SECCHE



Buongiorno, finalmente è venerdì!
Com'è il tempo dalle vostre parti?
Qui l'estate è proprio finita, si dorme con il pigiama lungo e la mattina c'è bisogno del golfino (meglio se leopardato).

Ma che c'è di meglio dei pomeriggi di settembre, con il sole che timidamente scalda la nostra pelle ma non scotta, con le nuvole che assumono mille forme diverse guardate attraverso il fumo dei camini.
Che c'è di meglio dei pomeriggi passati nelle piazze a degustare vini ed assaggiare prodotti tipici, visitando le sagre enogastronomiche che si tengono in tutta la regione.
Che c'è di meglio di trovarsi ad organizzare grandi cene, serate al cinema, pomeriggi con popcorn+film d'amore tra amiche, giretti in centro e shopping.
Settembre, mese di buoni propositi e di speranze.Il cuore ricco di aspettative verso i mesi che verranno.Ricordi a tratti dolorosi che portano con la mente all'anno scorso.Ma se ne scappano in fretta.Perchè questi prossimi mesi so che saranno speciali.

Ecco amiche la ricettina di oggi, delle giuggiole di tacchino (non mi va proprio di chiamarle involtini) che nascondono un cuore di pancetta dolce e prugne secche, un comfort food adatto all'autunno e ad una cena tra amici ma anche in famiglia.
Magari ad occhio non vi ispirano, magari si può pensare che sia un abbinamento troppo azzardato, ma non ve ne pentirete, la crosticina lascia poi spazio ad un crescendo di sapore e dolcezza che non vi deluderà.
Sono state fatte a 4 mani assieme al mio moroso.
LOVE.


INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
400 gr di fesa di tacchino a fette - potete usare anche le fettine di maiale e verranno più gustose
12 fettine circa di pancetta dolce
prugne secche
burro chiarificato
farina
vino bianco

PREPARAZIONE:
cominciate battendo bene le fettine di carne tra due fogli di pellicola da cucina, così facendo non si romperanno e verranno belle fine, cuocendosi meglio.Farcite poi ogni fettina con una fettina di pancetta (o due se ne avete abbastanza) ed una prugna secca denocciolata (ovviamente) magari tagliata a metà così farete meno fatica a chiudere le giuggiole.
Arrotolate bene e chiudete con degli stuzzicadenti.
Passate poi leggermente le giuggiole nella farina, ciò contribuirà a rendere più denso l'immancabile sughetto (NdR: ieri il mio moroso in un raptus "pulitivo" ha estirpato tutti i miei armadietti degli orrori in cucina e mi ha buttato via la farina..ehm ehm...niente paura, ho prontamente usato un po di maizena/amido di mais che ha svolto perfettamente il suo compito sostituendo degnamente la farina).
Cuocete bene le giuggiole nel burro chiarificato fino a renderle ben rosolate e croccanti, sfumate con il vino bianco e lasciate ridurre il sughetto.

Ho servito queste giuggiole con delle cipolline sbollentate in acqua e aceto per una decina di minuti e terminate poi in padella con acqua, miele di castagno ed aceto balsamico (e un mezzo cucchiaio di zucchero).

Buona giornata e fine settimana a tutte voi.

Bacioni

mercoledì 1 settembre 2010

... TORNATA!POLPETTINE DI GAMBERI AROMATIZZATE AL CURRY E LIME



... tornata!
Ieri sera è' stato difficile addormentarsi senza la ninna nanna delle onde, e questa mattina svegliarsi senza l'odore del mare.
Ho passato 10 indimenticabili giorni tra buon cibo e buon alcool, tra risate e leggerezza, assieme ad amici meravigliosi che hanno completato il tutto!
(Ho patito un caldo osceno ma sono stata ricompensata trovando 10° arrivata a casa!).
:)
Ora si torna alla normalità, alla quotidianità fatta di alzatacce mattutine e giornate lavorative interminabili, ma anche di cenette autunnali, coccole sul divano e serate tra amici.
Com'è bella la vita, peccato morire, pensavo l'altra sera guardando un tramonto mozzafiato al Castello di Ama, in provincia di Siena, che regalo anche a voi.



Care amiche, ben rientrate quindi a tutte voi!
Grazie anche alle nuove amiche, che sono passate e mi hanno lasciato un sacco di commenti carini!
Vi lascio questa ricettina veloce, stuzzicante e colorata, cioè delle polpettine di gamberi che ho aromatizzato con curry e scorzetta di lime!
Consiglio di accompagnare le polpettine con una salsa allo yogurt che però non avevo in casa.
Sono perfette per un aperitivo ma anche come antipastino, gustose e divertenti!
Buona giornata a tutte voi, ora corro a vedere cosa mi sono persa sulle vostre pagine!
Un bacione e un abbraccio!

INGREDIENTI PER UNA DECINA DI POLPETTINE:
350gr di gamberetti (vanno benissimo anche quelli surgelati)
2 uova
aglio
olio evo
pangrattato
scorza di lime
curry
pepe

PREPARAZIONE:
sgusciate eventualmente i gamberetti, lessateli brevemente in acqua bollente e salata (bastano un paio di minuti), scolateli e tritateli finemente.
Fateli poi saltare in padella assieme ad un goccino d'olio e uno spicchio d'aglio, aromatizzate con pepe, curry e la scorza di lime e spegnete il fuoco.
Aggiungete poi le uova e pangrattato q.b. mescolando bene fino ad ottenere un composto omogeneo.
Formate delle polpettine aggiungendo altro pangrattato se necessario e friggetele in olio evo.
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