venerdì 30 settembre 2011

Risotto al tonno, limone e prezzemolo: sorprendente!E Un annuncio ...


No, no, no, aspettate un momento, non fate la faccia schifata e proseguite nella lettura.
Ok, ammetto che questo piatto potrebbe sembrare orribile, ma non è così.
Sono molto selettiva sui risotti di pesce, rare volte ne ho mangiati di veramente buoni, si possono contare sulle dita di una mano, e questo merita di entrare in classifica.
Ricetta veloce, salva cena e sorprendente, i vostri commensali non crederanno alle loro papille gustative, credetemi.
"Allora stasera faccio vi il risotto al tonno, amici!"
"Al tonno?Che schifo, sei matta?"
"Abbiate fede ..."
Risultato?Pentola e piatti lucidi, magari ce ne fosse stato un altro po'!
Per questa ricetta ringrazio la mia adorata zietta, che ha aggiunto anche del salmone affumicato, aggiunta che vi consiglio di fare in quanto renderà il piatto ancora più sfizioso!
Ma qual'è il segreto?
La cottura con il fumetto di pesce, che potete fare e poi congelare, oppure anche comprare in polvere (ovviamente io consiglio di farlo ...).
Gli ingredienti possono essere vari, di base calcolate: la carcassa di un pesce piatto (ricciola o triglia a seconda dell'intensità di sapore che desiderate), immancabili i carapaci e teste di gamberi o scampi, burro e scalogno per il soffritto, vino bianco per sfumare, e poi sedano&carota e un mazzetto di erbe aromatiche come timo, alloro & Co., sale, 1 lt. d'acqua lasciate bollire per una ventina di minuti schiumando bene e poi filtrate il brodo con un colino a maglia fina per ottenere uno squisito fumetto.

Ingredienti per 4 persone:
450 gr. di riso carnaroli
160 gr. di tonno all'olio d'oliva ben sgocciolato
(100 gr. di salmone affumicato)
1 piccola cipolla bionda
Fumetto di pesce (io ce l'avevo congelato)
1 mazzetto di prezzemolo
La scorza gratuggiata di un limone bio
sale q.b.
burro per mantecare

Preparazione:
tritate finemente la cipolla e fatela soffriggere con una noce di burro e un goccio di olio in una casseruola antiaderente (GreenLine by Ballarini).
Aggiungete il riso, lasciatelo tostare per bene e iniziate a bagnare con il fumetto eventualmente stemperato in un po' d'acqua.
Dopo 10 minuti aggiungete il tonno sbriciolato (ed eventualmente il salmone) e termibnate la cottura mescolando sempre ed aggiungendo il fumetto.
Togliete dal fuoco e mantecate con il burro, il prezzemolo tritato e la scorza di limone.

Ho scelto di postare oggi questa ricetta nella speranza che molti di voi la provino perchè ... sono stata scelta dalla mia cara amica Flavia per essere la Recipetionist del mese, yeeeeeehhhh!
Quindi benvenuti tra le mie ricette, scegliete quelle che più vi piacciono e riproducetele fedelmente (o quasi, è concesso il cambio di un solo ingrediente), dopodichè postatele nel vostro blog e mandate il link a Flavia, alla fine di ottobre sceglierò i 5 più meritevoli e lei decreterà poi il vincitore che sarà a sua volta il Recipetionist del mese successivo!
Chiaramente sono a vostra disposizione per ulteriori delucidazioni sui miei piatti.
Vi piace l'idea?



mercoledì 28 settembre 2011

Pastilla marroquì rivisitata




Mi sono innamorata di questo piatto quando mia zia mi ha detto di aver assaggiato da una sua amica marocchina un piatto squisito.
La pastela, bastilla o pastilla è un piatto tradizionale della cucina marocchina fatto con una sfoglia croccante di pasta brick ripiena di carne di piccione, spezie, cipolla e mandorle.
Generalmente viene servito all'inizio del pasto e grazie al suo gusto inebriante di spezie e agrodolce è uno dei piatti più conosciuti del Marocco.
A volte mi metto in testa di fare una precisa ricetta benchè io non abbia tutti gli ingredienti a disposizione.
Nel caso della pasta brick, probabilmente mai ce l'avrò a disposizione, dato che non la trovo da nessuna parte, nemmeno pregando, o pagando.
Comunque non mi sono persa d'animo, e ho cercato di adattare la preparazione agli ingredienti che ognuno di noi può trovare, e ovviamente sostituendo la carne di piccione con il più comune pollo.
Ora, benchè io odi questi animali (i piccioni) e goirei nel vederli finire in pentola, anche quando mi cimenterò nella versione originale del piatto (perchè lo farò!!), credo che opterò per il pollo, o al massimo per una bella faraona cicciotta.
Di seguito, ingredienti e preparazione della mia pastilla italianizzata e velocizzata, affinchè anche una semplice cena del martedì sera possa portarvi con la mente in un mare di spezie e colori.

Ingredienti per 4 persone:
4 sovracosce di pollo
1 bella noce di burro
1 goccio d'olio evo
sale q.b.
1/2 cipolla bionda grande
1/2 cipolla rossa grande
1 cucchiaio di stimmi di zafferano/1 bustina
1 cucchiaio di noce moscata in polvere
1cucchiaio di paprika dolce
1 cucc.no di cannella in polvere
1 cucchiaio di zucchero semolato
1 cucchiaio di semi di coriandolo
1 pugnetto di prezzemolo tritato
4 uova
3 cucchiai di mandorle a lamelle
1na manciata di uvetta
2 rotoli di p.sfoglia
zucchero a velo q.b.

Preparazione:
affettate finemente le cipolle e fatele prima soffriggere assieme al burro e all'olio in una larga pentola (in ceramica by Pedrini) , aggiungete poi lo zafferano, la noce moscata, la paprika, la cannella, lo zucchero ed un pizzico di sale, lasciate insaporire mescolando e poi fate rosolare ben bene il pollo.
Aggiungete quindi 1/2 bicchiere di acqua e i semi di coriandolo, coprite e fate cuocere bene la carne, quindi toglietela e rompete le uova nella pentola contenente il sugo, fatele rapprendere morbidamente ed eventualmente salate.
In un padellino antiaderente (GreenLine by Ballarini) tostate le lamelle di mandorle e mettetele da parte.
Nel frattempo disossate le sovracosce di pollo e spezzettate la carne fino ad ottenere degli sfilacci.
Rivestite con la sfoglia il fondo di una teglia quadrata di media misura (Primavera by Guardini) lasciando sporgere all'esterno i bordi, sistemate il pollo, il prezzemolo, poi le uova, l'uvetta, le mandorle e terminate con una spruzzata di cannella.
Ricoprite con il secondo rotolo di sfoglia e sistematelo in modo che faccia da "coperchio", arricciate i bordi di entrambi i rotoli, bucherellate la superficie ed infornate a 180° per circa una ventina di minuti, o comunque finchè la sfoglia non sarà ben dorata.



Lasciate raffreddare e spolverate con cannella e zucchero a velo setacciato prima di servire.

Ovviamente attendiamo la versione originale della nostra Eleonora!!E che sia a base di piccione please, per la goia di EliFla!Ahahahahah!Vi lov <3

Buona giornata a tutti voi

Con questa ricetta partecipo al contest "Metti il mondo a Tavola" del blog My Taste For Food per la sezione Africa

lunedì 26 settembre 2011

Filetto di maiale arrosto alla birra (Weissen) e pancetta


... per augurarvi una buona, anzi squisita, settimana!
Un richiamo alla tradizione e ai sapori autunnali, una carne tenera e succosa arricchita dall'aroma della Weissbier.
Qui sono tutta un fermento di idee e sogni e progetti.

Ingredienti per 4 persone:
900 gr di filetto di maiale (2 da 450 gr l'uno)
1 e 1/2 hg di pancetta coppata
500 ml di birra Weissen (Franziskaner)
1 cipolla rossa
aglio
burro chiarificato
sale

Preparazione:
sgrassate il filetto, praticate dei tagli orizzontali nella carne ed inserite qualche fetta di pancetta e alcuni pezzi d'aglio al suo interno.
Arrotolate l'arrosto nella pancetta e fissate bene con lo spago o con uno spiedino, in modo che durante la cottura la pancetta insaporisca la carne con il suo grasso ed il suo aroma.
Fate sciogliere in una casseruola antiaderente (in ceramica by Pedrini) due belle noci di burro chiarificato, fate quindi rosolare bene su entrambi i lati, aggiungete le cipolle, lasciate rosolare anche quelle e poi bagnate con metà della birra, mettete il coperchio e cuocete a fuoco basso per 15 minuti.
Levate l'arrosto dalla pentola e terminatelo in forno a 180° per altri 10 minuti, nel frattempo aggiungete altra birra se volete un po' più sughetto ed eventualmente anche un cucchiaio di farina setacciata per farlo rapprendere.
Tagliate l'arrosto a fette spesse ca. 2 cm, nappatele con il sugo e servite accompagnate da patate al forno.



venerdì 23 settembre 2011

Junk food or not junk food: tutto (o quasi) quello che ho mangiato in USA!

, sono ancora viva.
No, non sono stra ingrassata.
Ho sicuramente mangiato la carne più buona di sempre.
A voi l'ardua sentenza.

"Le colazioni dei campioni"

Toast con cheddar e prosciutto
& hash browns (letteralmente "asfalto di patate", tecnicamente patate piastrate)

White toast, ham, hash browns & scrambled egg
(pane tostato, prosciutto, patate e ovetto strapazzato )

Terrina di uova e zucchine, patate arrosto,
bacon e salsa Mornay (tipo besciamella) 

Bagel con cream cheese (Philadelphia), uovo sodo e orange juice (succo d'arancia)

Bagel con uova sode, capperi, cipolla rossa,
cream cheese, pomodori e salmone affumicato

White toast, hash browns, scrambled eggs e bistecchina (sì, a colazione!)

Waffle con fragole, buttermilk (latticello) e sciroppo d'acero


Pancakes con bacon, white toast, scrambled eggs e hash browns













"Gli Hamburgers"

Hawaaiano con bacon e guacamole

Classico con cipolla rossa, pomodoro e cetrioli a parte

 "Double bypass", un nome un perchè:
doppio hamburger con blue cheese (gorgonzola), bacon e verdure

Cheeseburger con cipolla rossa, pomodoro e cetrioli a parte

"Altri panini"

Hot dog classico con crauti e senape

 Burrito con manzo, fagioli neri e riso

 Hot dog con bacon e cheddar fuso

Panino con cotoletta di pollo, insalata e salsa rosa

"La carne"
Carne di maiale alla brace con salsa barbecue homemade
con insalata di patate e fagioli

Costine di maiale con salsa barbecue homemade 

 New York Steak

Tbone steak (fiorentina) con verdure bollite

Filetto (ben cotto) con patate schiacciate e salsa Mornay
e verdure bollite 


"Il pesce"

Clam chowder: zuppa di vongole con panna, patate e pancetta
servita in una pagnotta scavata (bread bowl)

Ostriche della West Coast 

Lobster roll: panino all'aragosta, cipollotto e maionese
servito con chips di patate dolci

Frittura multigrain di calamaretti con salsa agridolce

Crab Cake: tortino di granchio con verdurine e salsa tartare homemade 

Dungeness Killer Crab: chele di granchio con burro e prezzemolo

Crab chowder: zuppa di granchio con panna e verdurine

"I dolci"
Torta di mele con gelato alla nocciola

Fudge con gelato alla crema e nocciole 
Key Lime Pie

Torta di mele 

Torta ai frutti rossi

Oreo cake


Brownies caldi con gelato alla crema

giovedì 22 settembre 2011

Scaloppine al latte e nocciole con rosti di patate




Di cos’è fatta la vostra quotidianità?

La mia è fatta di sveglia (troppo) presto, colazione al salto, trucco e parrucco appena accennati, un bacio di sfuggita e poi 8 ore di ufficio.
E’ fatta di un sms a mamma e papà per augurare a loro una buona giornata, è fatta di un pensiero alla mia sorellina che è entrata da 2 giorni nel mondo del lavoro.
E’ fatta anche di strepiti dei clienti, (troppe) emails e (troppi) fax, è fatta di due pause caffè (sempre troppo corte) e di pettegolezzi con le mie adorate colleghe.
Poi arriva la sera, e sono di nuovo a casa, con il mio moroso e il mio micio, è ora di spadellare, la cucina si sporca e il lavandino si riempie di piatti e pentole da lavare “Oggi li lavi tu!”, “No, non ne ho voglia!” (ma quando arriva la lavastoviglie!?), bisogna aspettare di fare la foto per mangiare e …
... ed ecco qui, quello che ho fatto ieri sera, sotto la luce sfigata della lampadina a risparmio energetico.
Tiè.

Ok, ok, avevo promesso a qualcuno un arrosto ma non ne ho avuto il tempo!L'arrosto mi viene bene di domenica, quando lo metto su che sono ancora in pigiama, e poi lo lascio andare un bel paio d'ore abbondanti, e me lo gusto la sera.
Nell'aria c'è profumo di autunno ... I love it!
Vabbè morale della favola ho deciso di provare a fare delle scaloppine alle nocciole, niente di particolarmente creativo, ma gustose, diverse e veloci!
Le ho accompagnate da un semplice rosti di patate fatto con patate, olio ed un pizzico di sale, si possono anche aggiungere speck e cipolla tritati.

Piccola specifica: il rosti non dev'essere confuso con il "tortel di patate".Infatti, benchè abbiano lo stesso "impasto", essi differiscono nel tipo di cottura.
Per rosti classico si intende una "frittella" di patate crude medio/piccola, anche abbastanza fina, non fritta, ma cotta in padella con un filo d'olio.
Può essere utilizzato per accompagnare le carni perchè non troppo "pesante".
Il tortel invece è più spesso e si cuoce immergendolo nell'olio, quindi friggendolo.
Solitamente è affiancato da fagioli, affettati, sottaceti e formaggi, diventando così un piatto unico.

Ingredienti per 2 persone – rosti di patate:

4 patate medie
Olio
Sale

Preparazione:
lavate e sbucciate le patate, poi grattuggiatele con la grattugia a fori grandi, in una padella antiaderente (GreenLine by Ballarini) scaldate ad alta temperatura un goccio d’olio, aggiungete poi un bel pugno di patate e allargatele sulla pentola con l’aiuto di una paletta, mi raccomando, la padella deve sempre essere ben calda per evitare che si attacchi, quando si stacca muovendo la padella, girate il rosti dall’altra parte e terminate la cottura, salate all’ultimo prima di servire per non farlo ammosciare.

Ingredienti per 2 persone – scaloppine:
400 gr di fesa di tacchino a fette
Burro chiarificato q.b.
50 gr di nocciole sgusciate e spellate
1 cucc.no di miele millefiori
Latte q.b.
Sale

Preparazione:
tritate grossolanamente le nocciole (ion ho usato un bicchiere pesante, in modo da avere pezzi piccoli e pezzi più grossi) e mettetele da parte.
In una pentola antiaderente (in ceramica by Pedrini) fate sciogliere il burro, aggiungete poi metà delle nocciole e il miele e lasciate tostare, stando ben attenti che non brucino.
Aggiungete poi la carne e fate rosolare le fettine su ogni lato, poi il latte ed infine l’altra metà delle nocciole (se volete tenetene da parte un pizzico per la decorazione), fate restringere il sughetto ed aggiustate di sale.

venerdì 16 settembre 2011

Con amarezza, chiudo per scazzo


Quando ero in viaggio pensavo sempre a Voi, cari amici.
Assaggiavo qualcosa di nuovo, vedevo un ingrediente strano, fotografavo ciò che mangiavo, e pensavo a voi.
Poi, al rientro, mi avete accolta a braccia aperte, leccandovi i baffi con i dolcetti al limone, speravo proprio vi piacessero, anche quando ho scoperto quelli mi siete venuti in mente!
Ho sempre adorato il mio blog e i vostri.
Mi piace pensare che ognuno di noi dedichi tempo e sforzi al suo angolino goloso, mi piace passare dai vostri, ingolosirmi e rientrare a casa dall’ufficio con la voglia di mettermi ai fornelli.
Mi piace vedere quanti rapporti sinceri si siano creati tra molte persone, che da amici virtuali sono passati ad essere amici reali.
Mi piace ricevere complimenti per il mio “operato”, avere nuovi followers, e quando mi è possibile ricambiare la visita, perché succede che all’inizio il blog sia tutto, poi diventa un alleato prezioso che va avanti in parallelo alla vita quotidiana, non sempre è aggiornato ma riceve almeno una visita al giorno, perché quello che fai vuol dire che conta qualcosa, almeno per qualcuno.
E’ bello e rilassante, dopo una giornata di lavoro, trovare un po’ di serenità anche se solo data da un commento gentile lasciato sulla tua pagina.
Ma poi succede anche che il web pulluli di polemiche e discussioni dai toni offensivi, con consigli saccenti dispensati da menti saccenti riservati a neo o paleo foodblogger.
Questa cosa non mi piace per niente.
Se uno non è libero di fare ciò che vuole (ovviamente nel rispetto del prossimo), nemmeno nel suo spazio virtuale, vuol dire che qualcosa non funziona.
Tra l’altro non vedo perché chi si affaccia in questi giorni alla blogsfera debba trovare astio malcelato, invece di accoglienza a braccia aperte come sé successo a me.
Non vedo perché chi non aspetta la giusta luce per fotografare quello che cucina, ma usa la luce data dalla lampadina a risparmio energetico che ha in cucina, si debba sentire in difetto.
Non vedo perché chi non ha un blog superfico, superseguito, supercommentato si debba sentire incompetente.
Non vedo perché chi ha scelto i layout predefiniti di blogger (= non ha tempo/sbatti/conoscenze per cambiarlo) si debba sentire sfigato.
Non vedo perché, si debba sempre essere giudicati da chi si sente superiori, sempre nella vita.
Cucinare non dev’essere una gara o una dimostrazione d’abilità, ma un piacere.
E io continuerò a farlo, a modo mio, come spero anche voi.
Ecco perché ho deciso di chiudere il mio blog per scazzo, sì avete capito bene, da oggi a … bhè, quando mi passa.
Io sono già appesantita di mio dal lavoro e sinceramente non ho nessuna voglia di seguire litigate cammuffate da discussioni costruttive.

La vita è così breve per passarla a litigare.

(Sia chiaro che questo mio sfogo non è riferito a NESSUNO in particolare, è solo che non capisco perché quando più menti riflettano assieme proprio non si riesca ad essere civili ed educati).

venerdì 9 settembre 2011

Key Lime Cupcakes, per voi e per me, tornata!


Eccomi qui.
Mi sembra di mancare da una vita, come mi sembra di non essere mai partita.
Solo due settimane fa a quest'ora dormivo nel mio accogliente lodge al Grand Canyon, e fra qualche ora sarei partita in direzione Route 66.
Assurdo.
Che vi devo dire ragazze?
E' stato semplicemente magnifico.
Il viaggio della vita, che consiglio a tutti di fare.
Ho visto albe, tramonti e cieli stellati da mozzare il fiato.
Mi sono riempita gli occhi con panorami incredibili, tanto belli da fare male.
Ho vissuto nella natura più grande ed incontaminata, ho camminato nel deserto e ho respirato la terra rossa del Grande West.
Ho mangiato gli hamburger più buoni di sempre, e ho bevuto tanta Coca Cola che penso mi dovrò disintossicare.
Ho visto scoiattoli, cervi, orsi, corvi grandi come bambini, balene, delfini, e chi più ne ha più ne metta.
Grazie America per tutte queste emozioni, ci vediamo presto ... l'anno prossimo!
Con le foto sono ancora in alto mare, per ora ve ne lascio una del matrimonio ...


... e spero di farmi perdonare con la ricetta dei dolcetti più squisiti che ho assaggiato in viaggio: le Key Lime Cupcakes, sono un dolce originario della Florida ma io le ho mangiate a San Francisco e anche a Los Angeles, provate a farle perchè sono squisite!

Ingredienti per 25/30 cupcakes
- per la base di biscotto
125 gr. di biscotti
30 gr. di zucchero
90 gr. di burro fuso

- per le cupcakes
95 gr di burro a temperatura ambiente
220 gr. di zucchero
2 cucchiai di zesta di lime
3 grandi uova
il succo di 2 lime
350 gr. di farina per torte
1 cucc.no di lievito
latte q.b.

-per il ripieno
390 gr latte condensato
95 gr. panna montata
1 cucchiaio di succo di lime

-per il topping
250 gr. panna montata
90 gr. zucchero
2 cucchiai zesta di lime
stelline di zucchero

Procedimento:
Base
Mettete i biscotti nel mizer assieme allo zucchero e al burro fuso.
Frullate fino ad ottenere un composto sabbioso, senza grumi.

Cupcakes
preriscaldate il forno a 170° e mettete i pirottini nella teglia, copritene il fondo con 1/2 cucchiai di base, compattando bene con il dorso del cucchiaio.
In una ciotola/nel robot da cucina mescolate il burro e lo zucchero assieme alla zesta di lime, aggiungete poi le uova una alla volta, incorporando bene, terminate con il succo.
In un'altra ciotola mescolate la farina assieme al lievito ed aggiungetela gradualmente al primo impasto.
Riempite gli stampini a 3/4 ed infornate per una ventina di minuti, fate la prova stecchino per verificare la cottura perchè i dolcetti non si scuriranno particolarmente.
Lasciateli poi raffreddare a temperatura ambiente.

Ripieno
Mescolate il latte condensato, la panna e il succo di lime e farcite i dolcetti facendo dei buchi con la siringa per dolci e riempiendoli di composto (sì, è normale che il piano lavoro diventi lercio).

Topping:
montate la panna assieme alla zesta di lime e allo zucchero, farcite i dolcetti con la sac-a-poche o con la siringa dal beccuccio largo e terminate con zesta gratuggiata e stelline di zucchero.

Buon week end amiche mie, mi siete mancate, e grazie ai nuovi sostenitori!

Con questa ricetta partecipo al contest "Usa sweet Usa" del blog I dolci di Caia
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