mercoledì 30 novembre 2011

Old fashioned Apple Pie


C'è apple pie e apple pie.
Questa per me è L'apple pie per eccellenza.
Mi ricorda gli Usa, mi ricorda le colazioni pantagrueliche nei caratteristici diner sulla strada, mi ricorda le cameriere sorridenti e pettorute con la caraffa del caffè, un caffè che più lungo non si può, mi ricorda una mattina, in Arizona, quando il nostro viaggio era quasi giunto al termine, il caldo afoso, la strada lunga e diritta, e noi.

Vi voglio bene amici, grazie per la fantastica avventura che abbiamo vissuto assieme!


La ricetta è originale americana, l'ho tradotta da un sito di cui ho però perso il riferimento, il risultato è stato ottimo, guscio friabile, ripieno profumato, sughetto da sballo.
Provare per credere.
Il guscio ha un gusto neutro e può essere farcito anche con ripieni salati.

Ingredienti:
° Per il guscio
400 gr. di farina 00
150 gr. di burro morbido
1 bicchiere di acqua freddissima
1 cucc.no di sale
1 cucc.no di zucchero

Lavorate a crema il burro, potete usare la planetaria oppure una forchetta, come ho fatto io, dovrà uscirne un composto liscio e cremoso.
Aggiungete quindi la farina, lo zucchero e il sale dopo averli prima amalgamati bene tra loro, mescolate con una forchetta schiacciando bene il burro, il composto diventerà quindi formato da grosse briciole.
Versate qualche cucchiaio di acqua molto fredda sull'impasto, continuate ad impastare con la forchetta, aggiungete di sequito acqua q.b., io ne ho messi circa 10 cucchiai, procedete lavorando brevemente l'impasto con le mani, dividetelo a metà e mettetelo a riposare (non in frigo) mentre preparate il ripieno.

° Per il ripieno:
8 mele, io ho scelto delle mele rosse molto buone
1/2 limone (il succo)
200 gr. di zucchero semolato
50 gr. di farina
50 gr. di amido di mais
cannella
noce moscata
burro

Affettate sottilmente le mele dopo averle sbucciate, aggiungete lo zucchero, le farine e le spezie e bagnate tutto con il succo di limone.
Lavorate la pasta e ricavatene due dischi poco più grandi della tortiera (io ho utilizzato uno stampo Morgane by Guardini) , ungete e infarinate la stessa, stendete la base, farcitela con le mele in modo che formino una cupoletta al centro, aggiungete qualche fiocchetto di burro sopra la farcia, chiudete con il secondo disco di pasta e fate un bel bordino, spennellate con burro fuso, spolverizzate con dello zucchero ed infornate a 190/200° per circa un'oretta.
Ho guarnito con topping al cioccolato Amarena Fabbri.


lunedì 28 novembre 2011

Stufato di vitello alla birra con senape e pancetta


Domenica è giorno di stufato.

Si inzia il mattino presto, profumino di soffritto che invade la cucina, si lascia cuocere per ore e poi si gusta la sera assieme agli amici più cari.
I love stufato.
Quello che vi presento oggi è stato ideato in occasione del contest “Lo Stufato” indetto dalla cara Eleonora del blog "Burro e Miele" , in collaborazione con lo chef Gualtiero Villa e Teatro 7.



Il piatto racchiude in se’ tutti i profumi e gli aromi che per me identificano la stagione fredda, profumi di casa e di buono.

Iniziamo dalla tecnica dello stufare: consiste nel cuocere lentamente in una casseruola con coperchio un alimento precedentemente rosolato in un grasso.
Continuiamo con il taglio di carne scelto per la preparazione, e cioè una splendida fracosta di vitello, a dire la verità ho optato per questo taglio perché era davvero molto bello, e perché non l’avevo mai provato.
Il risultato è stato veramente soddisfacente, carne compatta ma morbida allo stesso tempo, è molto indicata per spezzatini oppure bolliti, in generale per le lunghe cotture, un’ ottima scelta.
Il gusto affumicato della pancetta ha reso la carne sfiziosa ed accattivante, la cottura nella birra ha fatto il resto, uno stufato con una marcia in più.
Non ne è avanzato nemmeno un boccone.

Passiamo ora alla ricetta, le dosi sono da intendersi per 4 persone.

Ingredienti:
800 gr. di fracosta di bovino adulto senza nervature
2 scalogni
Burro chiarificato
2 fette di pane casereccio
4 cucchiai di senape medio forte
80 gr. di pancetta affumicata in una sola fetta
300 ml. di birra doppio malto

Preparazione:
affettate finemente gli scalogni e metteteli ad imbiondire nella casseruola con una bella noce di burro chiarificato ed un pizzico di sale, toglieteli quindi dalla pentola e teneteli da parte.
Nel frattempo tagliate a cubotti la carne, infarinatela e fatela rosolare bene nel fondo di cottura delle cipolle, verso la fine aggiungete la pancetta tagliata a dadini e bagnate quindi la carne con la birra, aggiustate eventualmente di sale.
Fate cuocere per una decina di minuti, dopodiché spalmate le fetti di pane da entrambi i lati con la senape, adagiate il pane sulla carne, mettete il coperchio e fate cuocere a fuoco bassissimo per 2, 2,5 ore mescolando di tanto in tanto, in modo che il pane si amalgami bene con la carne.
Aggiungete acqua se necessario.



Io l'ho ho servito con dei morbidi ciuffetti di purè di patate (mi raccomando: burro, latte, sale e un pizzico di noce moscata).

venerdì 25 novembre 2011

Carne salada Trentina con formaggio croccante alle spezie ... per accendere l'amore


Parliamo nuovamente di Carne Salada, specialità trentina che consiste in carne di manzo sceltissima insaporita da spezie e aromi e conservata sottovuoto.
Anche questa volta è da consumare cruda, in fettine sottili che compongono una cupoletta con un cuore di formaggio cremoso reso accattivante da croccanti pezzetti di sedano e spezie a profusione.
Questa ricetta apre la strada ad una nuova rubrica che sta nascendo, si chiamerà "Afrodite dice" e raccoglierà ricette che accendono l'amore, a tavola e non.



Prossimamente su questi schermi.

Ingredienti per 2 persone:
6 fette sottili di carne salada (in alternativa potete usare il carpaccio di manzo)
200 gr. di formaggio cremoso tipo Philadelphia
1 gambo di sedano
pepe nero
peperoncino in polvere
paprika dolce
curry
erba cipollina

Preparazione:
in una ciotola mettete il formaggio, lavoratelo bene fino a renderlo liscio e morbido, aggiungete quindi il sedano tagliato a pezzettini, l'erba cipollina finemente tritata e le spezie a piacere.
Spennellate (io ho utilizzato un pennello con setole in silicone by Pedrini) due stampini in allumnio, foderateli con due fette di carne salada ognuno, riempite con il composto di formaggio, livellate bene, richiudete i lembi delle fette di carne, chiudete con la pellicola e mettete in frigo a riposare per una mezz'oretta.
Servite con della misticanza condita da una vinaigrette fatta con olio e senape.

mercoledì 23 novembre 2011

Torta alle carote light (e squisita)


Ieri era il compleanno del mio amato morosetto.
Potevo non fargli una torta?
Magari una di carote, che lui adora (e che io non gli ho mai fatto).
Cercando sul web la ricetta più buona del mondo, ho trovato questa, che poi ho scoperto essere testata anche dalla mia amica Chiara del blog "Kucina di Kiara" , lei era rimasta molto soddisfatta, e così lo siamo stati noi.
Una torta soffice, profumata e anche .. light!Eh sì, niente grassi, ne' olio, ne' burro.
Assolutamente da provare.

Ingredienti e procedimento dal blog di Chiara, con le mie piccole modifiche.

Ingredienti:

400 gr di carote
250 di zucchero semolato
200 di mandorle (io ho usato quelle con la buccia)
100 g di farina 3 uova
1 fialetta di aroma al rum
La buccia di 1 limone (solo la parte gialla)
1 bustina di lievito per dolci
Zucchero a velo per la copertura

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 180°.
Mettere nel bicchiere del robot da cucina le carote tagliate a pezzetti, le mandorle, la buccia di limone e avviarlo.
Tritare il tutto molto bene e successivamente aggiungere gli altri ingredienti (senza spegnere il robot) nel seguente ordine: zucchero, uova, farina, rum, lievito., l'impasto dovrà risultare liscio e cremoso.
Rivestire una teglia (io ho usato lo stampo a cerniera Gp&Me) con della carta da forno umida  e versare l’impasto ottenuto.
Infornare nel forno già a giusta temperatura e cuocere circa 30 minuti.
Verificare la giusta cottura con uno stuzzicadenti.
A cottura ultimata, a torta ancora calda, spolverare con zucchero a velo.

Importante: per la corretta riuscita del dolce è necessario usare il robot.La mia amica ha tritato gli ingredienti a parte e poi li ha mischiati utilizzando la frusta, ma la torta in cottura non si è gonfiata ed è restata molto dura e secca.

lunedì 21 novembre 2011

Risotto con radicchio di Treviso alla brace e salsiccia


Lo so che sarebbe stato meglio presentare il risotto con almeno un pezzo di radicchio intero e magari qualche briciolina di salsiccia ma ... non mi è proprio venuto in mente, era troppo buono per attendere ancora!

Profumo di brace in una fredda ma soleggiata domenica di fine autunno.

Ingredienti per 4 persone:
400 gr. di risotto
4 cespi di radicchio di Treviso
2 piccole salsicce non aromatizzate
1 cipolla bionda
Vino rosso (Merlot) per sfumare
olio evo
sale
pepe

Preparazione:
iniziate pulendo bene il radicchio, spennellandolo (io ho utilizzato un pennello con setole in silicone by Pedrini) con dell'olio e condendolo con un pizzico di sale, tagliate i cescpi a metà e procedete cuocendoli sulla griglia posta sopra alla brace.
Tritatelo quindi grossolanaemente e mettetelo in una casseruola antiaderente (GreenLine by Ballarini) assieme alla cipolla ugualmente tritata e alle salsicce sbriciolate, fate soffriggere, aggiungete quindi il riso, lasciate tostare qualche minuto, unite un goccio di vino e lasciate sfumare, continuate la cottura con brodo vegetale oppure acqua.

Servite con una bella grattugiata di formaggio Grana.

La mia amica Flavia di CuociCuciDici mi ha invitata a fare questo simpatico giochetto, ecco a voi le mie risposte ...

1) Il mio post più popolare:
Arrosto di maiale in crosta con senape dolce, purea di porcini e pancetta affumicata



Un arrosto squisito che si è fatto subito amare da tutti per la sua golosità, consiglio di ripoporlo per le feste, sarà il protagonista di pranzi e cene!

2) Il mio post più bello:
Cuor di risotto alla pancetta e zucchine con cipolle rosse caramellate



Un'esplosione di romanticismo, pensata proprio per il contest di Flavia, il racconto della mia storia d'amore accompagnato da uno sfizioso risotto agrodolce

3) Il post il cui successo mi ha sorpresa:
Torta salata con broccolo romano, salsiccia e stracchino



Mi stupisco ancora quando vedo che un piatto semplice e veloce come una torta salata schizza in vetta alle ricette più commentate

4) Il post più utile:
La pasta di zucchero e i pazzi pazzi muffins




















Il mio primo esperimento con la PdZ, che ha coinvolto tutti i miei lettori

5) Il mio post più controverso:
Arrosto di filetto di maiale al latte e senape e cipolle



Più che un post controverso è stato un post emotivamente coinvolgente, nel quale ho messo a nudo il mio cuore straziato per la perdita del mio amato nonno

6) Il post che non ha avuto l'attenzione che si meritava:
Cannelloni con radicchio al miele, ricotta, gorgonzola e noci



Colpevole forse di essere stato scritto sotto le ferie estive, non ha avuto molto riscontro, ma vi consiglio di provarlo, anche questo sarebbe perfetto per le feste che si avvicinano, cremoso e insolito, un'accoppiata vincente

7)  Il post di cui vado più fiera:
Story of a strawberry cake


Altro esperimento con la PdZ, una bellissima torta fatta assieme a mia sorella in occasione dell'Anniversario dei miei nonni

venerdì 18 novembre 2011

Muffins al burro salato con carciofi e pancetta


Quanto mi piacciono i muffins!


Li trovo dei bocconcini belli e sfiziosi, personalizzabili con qualsivoglia ingrediente.
La versione di oggi, risalente a qualche tempo fa, è salata, come piace a me.
Carciofi e pancetta, per i golosi, con burro salato, sempre per i golosi.
Promossi a pieni voti.

Sono agitataaaaaa!Sto aspettando di sapere se la mia sorellina ha passato l'esame della patente, speriamo!

(immagine presa dal web)

Aggiornamento delle ore 10.00: ce l'ha fatta!!!!

Ingredienti per 12 muffins (per la base):
250 gr farina

1 bustina lievito (16g)
200 ml latte tiepido
2 uova
30 gr di burro sciolto
1 pizzico di sale

(80 gr. di pancetta affumicata a fettine)
(1 pugno di carciofi surgelati e passati in padella con aglio e olio)

Preparazione:
in una ciotola setacciate la farina ed aggiungete il lievito e il sale.
A parte mescolate bene con una frusta (in silicone by Pavonidea) gli ingredienti liquidi, il latte, le uova e il burro sciolto.
Unite i due composti, amalgamate bene, aggiungete la pancetta e i carciofi tritati e riempite la teglia (se non usate i pirottimi imburrate leggermente gli stampini), infornate a 180° per 20/25 minuti.

Perfetti come antipasto, magari accompagnati da una salsina, oppure con sfizio per un aperitivo.

Buon week end!

mercoledì 16 novembre 2011

Crostata con Nutella e mele rosse


Oggi mi sono accorta di qualche ricetta dimenticata, ancora da postare.
Dato che questa settimana non sono ancora riuscita a cucinare nulla di decente (ad eccezione del pollo al curry di ieri sera che mi ha ridato le forze dopo acquagym), ho pensato fosse il momento giusto per dare loro un piccolo momento di gloria.
Questa crostata se lo merita proprio, perchè è squisita!

Ingredienti:
200 gr di farina

100 gr di burro
100 gr di zucchero
1 uovo
1 tuorlo
1 pizzico di sale
½ bustina di lievito

1 vasetto piccolo di Nutella
2 mele rosse

Preparazione:
fate ammorbidire il burro, tagliatelo a cubetti e mettetelo assieme a tutti gli altri ingredienti in una bacinella, amalgamandoli e lavorandoli bene fino ad ottenere un impasto omogeneo e compatto.
Coprite con la pellicola da cucina e lasciate riposare 15/20 minuti in frigo.
Nel frattempo sbucciate e affettate le mele.
Imburrate la teglia (Morgane by Guardini) che utilizzerete per la cottura e stendete la pasta all’interno aiutandovi con le mani (o se siete più comode stendete prima la pasta con un mattarello) e poi trasferitela nella teglia, tenete da parte un piccolo pezzo di impasto dal quale otterrete delle striscioline da utilizzare per la griglia finale.
Coprite il fondo con abboooondante Nutella, disponeteci sopra le mele a raggiera, terminate con le striscioline di impasto (devo ancora allenarmi un po') ed infornate a 170°/180° (dipende dal vostro forno) per circa 20-30 minuti.

PS.: grazie alle mele rosse la Nutella non si è seccata, ma è rimasta bella cremosa!

martedì 15 novembre 2011

Agritur "Ai Molini" - Faedo (TN), il Tortel di patate a Trento


Mettete una sera, a cena.
Mettete una bella stube, recentemente ristrutturata.
Una grande vetrata dalla quale ammirare la valle, la squisita ospitalità della famiglia Zeni e una deliziosa cucina tipica.


Tutto questo all' Agritur "Ai molini" di Faedo, a qualche decina di minuti da Trento, una deviazione assolutamente da fare per gustare la tradizione culinaria trentina.
Specialità della casa, il Tortel di patate, preparazione famosa in tutta la Regione, e sempre più presente nei ristoranti grazie alla sua semplicità e golosità, che conquista tutti.
Servito con carpaccio di carne salada, (altra specialità trentina che consiste in carne di manzo sceltissima insaporita da spezie e aromi e conservata sottovuoto, si può consumare cruda o cotta), assiene a cetriolini, cavolo capuccio in insalata e fagioli provenienti dall'orto di famiglia, ed un ricco vassoio di affettati (speck, pancetta e lucanica trentina) e formaggi di loro produzione.






Il piatto è unico, ed è possibile mangiarne quanto se ne vuole, basta chiedere.
Il prezzo?
Piccolissimo, 16,00 € bevande escluse (acqua ed ottimo vino rosso della casa).
E se per caso vi avanzasse uno spazietto nell stomaco, non perdetevi l'ottima crostata fatta in casa, un sogno soffice e dolcissimo.



Presenti nel menù anche altri piatti tradizionali come canederli, strangolapreti ed orzotto oppure polenta e selvaggina.
Disponibili anche camere per pernottare con prima colazione.
E' gradita (e quasi encessaria direi, data l'affluenza di clienti sia a pranzo che a cena) la prenotazione.

Contatti:

Tel.: 0461 650817   
Cell.: 339.1276403

Via Molini,6/8 - Faedo (TN)

venerdì 11 novembre 2011

Risotto ai funghi con prosciutto crudo e ricotta




Ieri sera mi sono sentita "vecchia", o grande.
In palestra ho sentito una ragazza che negli spogliatoi parlava al telefono con la sua mamma assicurandole di aver studiato e lanciandole un epiteto della serie "rompic*****i" non appena ha riattaccato.
Mi sono così ritrovata a pensare ai tempi della scuola, ai tempi della fermata dell'autobus, baci rubati e sorrisi.
Adesso invece mi barcameno tra ufficio, casa, micio, bollette.
E sono stra felice così, però, ogni tanto, un po' di nostalgia c'è.
Stamattina ho mandato un sms ad un'amica che diceva "Com'è andata con i tuoi?Spero non si siano incazzati troppo ...", ed ho capito che oggi, come 10 anni fa, sono, anzi siamo, ancora le ragazzine che eravamo.
Ti voglio bene <3

Domenica scorsa, a pranzo, dopo aver fatto una stancante session di pulizie di casa (groan), avevo voglia di un piattino che mi ristorasse, un risotto con i funghi della nonna era la soluzione che più mi allettava.
Siccome dovevo finire anche del prosciutto crudo e della ricotta ho pensato di variare un po' la comprovatissima ricetta che solitamente uso, ed il risultato è stato ottimo.

Ingredienti per 2 persone:
250 gr. di riso (io ho usato il Flora perchè era l'unico che avevo)
200 gr. di funghi misti (porcini e finferli) trifolati
80 gr. di prosciutto crudo
3 cucchiai di ricotta
brodo vegetale
olio evo
sale
burro
Grana per la cialda

Preparazione:
frullate il prosciutto e la ricotta nel mixer..
Mettete i funghi in una casseruola (MasterChef by Illa)  aggiungete 2 cucchiai di composto prosciutto/ricotta e lasciate insaporire, con quello che resta formate due quenelles con le quali decorerete il piatto finito.
Aggiungete il riso, lasciate tostare per un paio di minuti e portate a cottura bagnando con il brodo vegetale, mescolando costantemente.
Mantecate con una noce di burro ed impiattate con un coppapasta rotondo (by Pedrini).
Decorate il piatto con una cialda di Grana e le quenelles di prosciutto/ricotta tenute da parte.

Se devo essere sincera il fatto di utilizzare il riso Flora (che comunque mi piace molto), ha reso il tutto un po' troppo asciutto, non all'onda come piace a me, utilizzate quindi il riso che preferite.

Buon week end!Io domani avrò una full immersion in cucina, devo cucinare il buffet di antipasti per il compleanno di mia sorella e il dolce per il compleanno di una mia amica, sono già stanca, posso? :)

mercoledì 9 novembre 2011

Pasta e fagioli espressa (e squisita!)


Vi capita mai di avere incredibilmente voglia di un piatto in particolare pur non essendo in stato interessante?
A me sì.
Molte, moltissime volte.
(Ieri sera mi è successo con il kebab per esempio, ma non avendo lo spiedo era un po' complicata la situazione, così l'ho comprato).
E in stato interessante non lo sono di sicuro, anche perchè prima deve nascere la mia nipotina Matilde con la quale farò le prove generali.
Come sono felice, non vedo l'ora di vederla, di sbaciucchiarla, di annusarmi il suo profumo di cucciolina, di coccolarla, stasera ho organizzato il Baby Shower per lei e la sua mamma, regali, palloncini, glitter e taaante amiche!



Tornando a noi, quella sera smaniavo per una bella pasta e fagioli, calda, morbida, golosa, mmmh mi viene ancora l'acquolina ma: mi mancavano in primis la voglia di fare un piatto lungo ed elaborato, e poi il tempo dato che erano le 19 passate e stavo morendo di fame.
Niente paura.
In poco più di mezz'ora ho creato questo piatto favoloso, che ha soddisfatto pienamente i miei desideri!

Ingredienti per 4 persone:
1/2 cipolla bionda
1 spicchio d'aglio
100 gr. di pancetta stufata in una sola fetta
3 latte di fagioli borlotti
sale
olio
evo
300 gr. di ditaloni rigati
Brodo vegetale

Preparazione:
affettare finemente la cipolla e lasciarla soffriggere in una casseruola antiaderente (GreenLine by Ballarini) con un goccino di olio evo assieme all'aglio e alla pancetta tritata.
Aggiungere poi 2 latte e mezza di fagioli con il loro liquido (tenetene da parte mezza), un paio di mestoli di brodo vegetale e due rametti di rosmarino per profumare, lasciare cuocere una mezz'oretta a fuoco basso, aggiungendo brodo se necessario, dopodichè togliere l'aglio, frullare il tutto con il mixer, aggiungere la mezza latta di fagioli interi, la pasta e lasciare cuocere per 10/12 minuti.
Servire con scaglie di grana e un filo di olio evo.

lunedì 7 novembre 2011

Cupcakes all'amarena con frosting di ricotta




Trovo ci siano veramente poche cose carine come i cupcakes.
Forse un cucciolo di gatto, o di cane, o di leone, o di leopardo ... ok, solo i cuccioli!
Questi dolcetti, con i loro colori sgargianti, sono capaci di far comparire il sole anche nelle giornate più uggiose.

... e fu così che, quando misi una punta di colorante rosa nella ricotta, tutto diventò rosa, estremamente rosa, e non riuscii fare a meno di sorridere, da sola, nella mia cucina.


Sì, sono irrimediabilmente golosa.
Di cibo, di sentimenti, di emozioni.
Mi piace placare i miei desideri con un buon cibo, con un buon vino, con un bacio.
Il mio peccato capitale è sicuramente la Gola.
E ne sono felice a dire il vero.
Non sono invidiosa, non sono accidiosa, non sono superba, ne' avara, ne' irosa, forse un pochino lussuriosa, di certo sono golosa.
Quindi, per limitare i "danni" della mia golosità ho deciso di farcire questi cupcakes con un frosting leggero alla ricotta, meno pesante di quello tradizionale al burro, ma ugualmente squisito.
Texture vellutata, colore da favola ... cosa chiedere di più?
Palato e occhi sono stati soddisfatti alla grande.
Evviva i golosi!

Ingredienti per 6/8 cupcakes:
60 gr. di zucchero semolato
100 gr. di farina
50 gr. di burro ammorbidito
2 uova
1 cucchiaino di lievito per dolci
5 cucchiai di sciroppo di amarena Fabbri
30 ml. di latte
1 pizzico di sale

Preparazione:
lavorate il burro e lo zucchero assieme fino ad ottenere una crema liscia e omogenea, aggiungete le uova e lo sciroppo, poi la farina, il lievito, lo zucchero e il sale precedentemente amalgamati.
Mescolate bene il composto ed aggiungete il latte a filo fino ad ottenere una bella crema densa con la quale andrete a riempire per 3/4 i pirottini di carta nella teglia.
Infornate a 170° per una ventina di minuti (fate la prova dello stuzzicadente).

Frosting semplice alla ricotta:
200 gr. di ricotta
2 cucchiai di zucchero a velo
1 puntina (di stuzzicadente) di colorante in gel rosa

Preparazione:
setacciate lo zucchero a velo nella ricotta, aggiungete il colorante e mescolate bene, eventualmente passate la crema con il mixer per renderla più liscia, mettete in frigo a compattare per una mezz'oretta.

Farcite con la sac a poche e terminate con cuoricini edibili e amarene.



Con questa ricetta partecipo al contest "E tu ... di che peccato sei?" di Ely del blog "Nella cucina di Ely"

venerdì 4 novembre 2011

Chicche di patate viola con scampi in camicia su crema di zucca al profumo di zenzero


E' successo che, cercando delle patate viola che ammiravo da tempo su svariati blog, sono venuta a sapere che il vicino della mia collega le coltiva, WTF!?
E io che per tutto questo tempo ...
Così, complice l'invito a partecipare al concorso "Promessi cuochi di Piatto d'autore" , ho deciso di creare una ricetta super inedita che sfruttasse la stagionalità degli ingredienti (zucca, patate e scampi) abbinata all'utilizzo di un prodotto certificato, in questo caso lo Speck Alto Adige IGP.


In queasti anni trascorsi in cucina ho imparato che la zucca si sposa alla perfezione con i crostacei, e i crostacei con gli affettati saporiti come speck e pancetta (pur senza perdere il loro sapore), quindi cosa potevo fare con questi splendidi ingredienti?




Ingredienti per 2 persone:

° Per gli gnocchi
350 gr. di patate viola del Trentino
1 uovo bio
Farina 00
Sale marino

° Per la crema di zucca
200 gr. di zucca gialla mantovana senza buccia
500 ml. di fumetto di pesce
5 sottili fettine di radice di zenzero con la buccia
1 goccio di olio evo

° Per gli scampi
10 scampi freschissimi
2 fette sottili di Speck IGP dell'Alto Adige
Olio evo
1 noce di burro
1 pezzo di circa 1 cm. di radice di zenzero senza buccia gratuggiata

° Per la decorazione:
6 fette sottili di speck IGP dell'Alto Adige

Preparazione:
come prima cosa togliere la testa e sgusciare 8 scampi, praticando un piccolo taglio sul dorso per eliminare il budellino.
In una casseruola antiaderente lasciare imbiondire un quarto di cipolla rossa, mezzo gambo di sedano e mezza carota, aggiungete un pizzico di sale, un cucchiaio di farina e poi le carcasse (teste e carapaci) degli scampi ad insaporire, concludere con 500 ml. di acqua e lasciare cuocere a fuoco medio per una decina di minuti, dopodichè filtrare con un colino e tenere da parte.
Sciogliere una noce di burro in un padellino antiaderente, aggiungere lo zenzero gratuggiato, lasciare insaporire e cuocere gli scampi sgusciati per un paio di minuti, ai due scampi lasciati interi togliere con attenzione solamente il carapace (lasciando attaccate testa e coda) ed arrotolare la polpa in una fetta di Speck IGP dell'Alto adige, posizionare su una teglia coperta da carta forno ed infornare a 180° con una lacrima di olio evo fino a doratura dello speck.
Soffriggere per qualche secondo le fettine di zenzero assieme ad un goccio di olio evo, aggiungere la polpa di zucca finemente affettata, lasciare insaporire, aggiungere un pizzico di sale e lasciare cuoccere per circa 15 minuti bagnando con il fumetto di pesce, frullare poi al mixer, avendo prima cura di togliere lo zenzero, fino ad ottenere una crema liscia e compatta.
Sciacquare bene le patate e farle cuocere per 30 minuti in acqua bollente salata, sbucciarle da calde e schiacciarle sul piano di lavoro infarinato, aggiungere un uovo bio e farina 00 q.b. fino ad ottenere un impasto sodo e compatto.
Procedere formando dei "serpenti" di impasto e tagliare degli gnocchi leggermente più piccoli di quelli tradizionali, cuocere fino all'affioramento in acqua bollente salata, nel frattempo tagliare a julienne le fette di speck e farlo incroccantire in purezza in un padellino antiaderente.
Comporre il piatto con la crema di zucca, adagiando sopra le chicche intervallate con gli scampi cotti nel burro, poi lo speck croccante e condire con il burro degli scampi, terminate con gli scampi in camicia.

Con questa ricetta partecipo al contest "Con un po di zucca" di Ramona del blog "Farina, lievito e fantasia" per la categoria "Primi piatti"

Contest Ballarini

mercoledì 2 novembre 2011

Il mio Sushi: Uramaki, Hosomaki, Nigiri e Sashimi


Io adoro il sushi.



Magari non si direbbe dato che parteggio spassionatamente per canederli, arrosti e cose così, ma anche la parte di me che ama il cibo etnico è particolarmente sviluppata.
Ok, io adoro il cibo in generale, ma non divaghiamo.
Dunque dunque, cosa fare se ci prende la voglia improvvisa di sushi ma non si hanno soldini/voglia/tempo per andare al ristorante Jap?
Semplice: possiamo farlo tranquillamente nelle nostre cucine con pochi ma basilari aiuti.

Questo l'ho fatto qualche tempo fa, ora mi sono perfezionata, a presto con nuovi abbinamenti!

Utensili necessari:
° coltello per sfilettare il pesce/coltello ben affilato
° stuoietta di bamboo (makisu) per arrotolare

Ingredienti (insoliti) necessari:
° alghe Nori
° riso per sushi (riso bianco a grano corto)
° wasabi
° aceto di riso
° sakè (facoltativo, io non lo uso quasi mai)
° zenzero



Glossario (da Wikipedia) del sushi che ho fatto io:

Hosomaki (rotoli sottili). 細巻き. Una polpettina cilindrica con il nori all'esterno. Tipicamente è spessa circa due centimetri e larga due. Generalmente ha un solo tipo di ripieno, per il semplice motivo che non ce ne può stare di più.

Uramaki (rotoli interno-esterno). 裏巻き. Una polpetta cilindrica di dimensioni medie con due o più ripieni. L'Uramaki differisce da altri maki perché il riso è all'esterno ed il nori all'interno. Il ripieno è al centro circondato da un foglio di nori, quindi uno strato di riso ed una guarnizione esterna di un altro ingrediente, come uova di pesce o semi di sesamo tostati.

Nigiri polpettina di riso ricoperta da pesce crudo

Sashimi (刺身) è una delicatezza della cucina giapponese che consiste principalmente in pesce o molluschi freschissimi, tagliati in fettine sottilissime. Sono di solito mangiati crudi e serviti solo con una salsa in cui intingerli (per esempio salsa di soia con wasabi o salsa ponzu) e un semplice abbellimento (come radici di daikon tagliata in filamenti).



Ingredienti per 4 persone, sushi & sashimi misto:
500 gr. di riso per sushi (o riso Roma)
80 ml circa di aceto di riso
2 cucchiai di zucchero
Per il procedimento di preparazione del riso vi rimando qui (io non utilizzo nessuna alga per il riso)

8 fogli di alga Nori
Surimi tagliato a bastoncini (per chi si approccia al sushi è più delicato)
Frittatina fatta con 3 uova tagliata a bastoncini
300 gr. di filetto di tonno freschissimo
300 gr. di filetto di salmone freschissimo
Semi di sesamo bianco
Semi di papavero
1 avocado tagliato a bastoncini
2 cetrioli tagliati a bastoncini
Mayonese allo yogurt
Wasabi q.b.

Iniziamo dagli Uramaki (composti da semi di sesamo neri, riso, alga Nori, surimi, cetriolo, avocado, frittatina e maio, delicati e ottimi per chi è novizio):
sul piano di lavoro stendete verticalmente la stuoietta, ricopritela di pellicola da cucina ed iniziate rivestendo la superficie prima con i semini di papavero e poi con il riso (spessore di circa 3 mm.).
Appoggiate poi un foglio di alga nori, spennellatelo con un velo di mayo farcite il suo lato inferiore con un bastoncino di avocado, uno di cetriolo, uno di surimi e uno di fritattina, iniziate ad arrotolare aiutandovi con la stuoietta e premendo bene fino ad ottenere un saldo rotolo, togliete la pellicola, livellate le estremità e tagliatelo in 8 pezzi con un coltello ben affilato, come vedete un paio si sono rovinati, fate attenzione.

Per gli Hosomaki  (composti da alga Nori, riso, salmone/tonno, avocado e cetriolo) invece il procedimento è lo stesso, ma al contrario:
appoggiate sulla stoietta un foglio di alga Nori, farcitelo con uno strato di riso, aggiungete poi sul lato inferiore un velo di wasabi e continuate con il tonno o il salmone (tagliate un paio di fette dello spessore 1 cm circa e ricavatene dei bastoncini), un bastoncino di avocado e uno di cetriolo, poi chiudete come sopra e ricavatene 8 bocconcini.









I Nigiri sono molto più semplici e mooolto meno laboriosi:
prendete 2 cucchiai di riso e metteli nella mano, vicini all'attaccatura delle dita schiacciate bene fino ad ottenere delle polpettine, mettete sul loro dorso una punta di wasabi e ricopritele con una fettina di tonno o salmone tagliata dello spessore che preferite, compattate sui lati ed ecco i vostri Nigiri!
Ricordate che i Nigiri vanno sempre serviti in coppia, per simboleggiare la pace.



Per il sashimi invece non ho fatto altro che tagliare il tonno e il salmone a fettine.


Tutte e 3 le preparazioni vanno consumate con zenzero fresco, e una mistura ottenuta mescolando della salsa di soia assieme ad una puntina di wasabi.


Ecco qui, spero che il mio sushi vi sia piaciuto, ricordo che ogni pesce, anche se di origine certa e di ottima qualità, può contenere dei parassiti, è quindi consigliato di congelare lo stesso a per almeno 24 ore prima di consumarlo crudo, come fanno, o almeno DOVREBBERO fare, i ristoranti.

P.S. Per evitare di uccidere i vostri amici cercate di non esagerare con il wasabi (e prendetelo verde invece che puro, di colore bianchiccio così vedrete dove lo mettete)... vero Silvia & Andrea?
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