sabato 26 febbraio 2011

Polpettine piccanti al salmone con salsa al cipollotto e zenzero - MT Challenge

Vassoio finger food Atmosefera Italiana

La mia vita sociale si è praticamente ridotta a zero.
Quella da blogger idem.
Ma questo non ha permesso che mi perdessi la sfida di questo mese dell' MT Challenge di febbraio lanciata da "Menù Turistico" e Alessandro de "La renna in cucina" .
Il tema della sfida di questo mese è quello delle Kottbullar, meglio conosciute come lepolpettedellikea.
Gli unici vincoli erano l'accompagnamento a base di una salsa o di un contorno.
Ecco quindi le mie polpette, a base di salmone, rese accattivanti grazie ad una nota piccante e accompagnate da una gradevole salsa di yogurt magro e profumata dallo zenzero.
Il tocco vincente è stato però quello di aggiungere della pancetta affumicata ... sì, sono sicura, proprio della pancetta!
Il procedimento è veramente semplice e veloce, in quanto al gusto ... bhe devo proprio dirvelo che sono venute squisite?

Ingredienti per circa 20 polpettine:
200 gr. di filetto di salmone (eventualmente va bene anche quello in scatola)
50 gr. di pancetta affumicata
2 piccoli cipollotti
1 peperoncino fresco
3 piccole patate
1 vasetto di yogurt magro
1 pezzetto da 1 cm di zenzero fresco


Preparazione:
sbucciate le patate, tagliatele a tocchettini piccoli e lessatele per una decina di minuti in acqua bollente salata.
Nel frattempo affettate finemente il cipollotto e mettetelo in una ciotola assieme al filetto di salmone spezzettato, alla pancetta tritata grossolanamente e al peperoncino.
Quando sono pronte aggiungete anche le patate e mescolate bene il tutto controllando la sapidità, eventualmente aggiungete un pizzico di sale.
Tritate poi il tutto al mixer e procedete formando delle polpettine della dimensione di una noce passandole poi nel pangrattato.
Utilizzando il mixer il composto risulterà spumoso e morbidissimo, rendendo le polpette croccanti fuori e morbide dentro.
Friggete in abbondante burro oppure in olio d'arachidi (l'olio evo appesantirebbe il gusto delicato del piatto).
Tritate il secondo cipollotto e mescolatelo allo yogurt aggiungendo anche lo zenzero gratuggiato.
E dato che polpette&patate è un'accoppiata vincente ho saltato in padella con un goccino di olio qualche spicchio di patata.
Questa miniporzione servita in un vassoietto by Atmosfera Italiana può anche diventare un piatto di portata stracolmo di polpettine con al centro abbondante salsa.

lunedì 21 febbraio 2011

餃子 Gyoza o Jiǎozi, ravioli di pollo al vapore



Buongiorno cari amici e buon lunedì.

In questa mattinata che profuma di pioggia leggera e di canto di uccellini, vi propongo una ricetta che conquisterà anche i palati più restii a gusti nuovi, diversi, etnici ..
Ecco i Gyoza, oppure Jiaozi in giapponese, o più comunemente conosciuti come “Ravioli al vapore”.
Questi ravioli, da non confondere con i wonton, sono fatti con una pasta spessa, non sottilissima e sigillati con la sola pressione delle dita.
Solitamente sono ripieni di verdure oppure di carne, ma anche con il pesce sono squisiti, e vengono serviti come antipasto accompagnati da un intingolo di salsa di soia.
Possono essere cotti tramite bollitura (shuijiao, letteralmente "fagottini d'acqua"), con il metodo a vapore (zhengjiao, letteralmente "fagottini al vapore") oppure sulla piastra o brasati (guotie, letteralmente "bastone al tegame).
A questi miei di oggi ho voluto dare una forma carina a fagottino, ma originariamente erano a forma di mezzaluna, o meglio ancora di corno, in quanto il nome deriva proprio dall’antica parola jiǎo (角), corno appunto.
Come molti di voi sanno sono una grande amante della cucina cinese e giapponese, e questi raviolini riusciti alla perfezione non hanno fatto altro che accrescere il mio entusiasmo.
Cotti nel cestello al vapore (badate bene, non in quello di bambù che non avevo, bensì nel cestello di metallo per cuocere le verdure) sono leggerissimi, quindi adatti anche ad un regime alimentare light.
La nota dolce ed accattivante del ripieno mi ha fatta subito scappare con la mente ai tavoli accoglienti del mio ristorante cinese preferito (I love you, Dong!) in quanto il profumo ma soprattutto il gusto sono riusciti proprio come gli originali!
Veniamo quindi alla ricetta, sperando che solletichi la creatività di tutti voi!
Ingredienti per 20-30 ravioli:


Per il ripieno:
180/200 gr di carne di tacchino o pollo (io ho usato filetto di tacchino)
3 piccoli cipollotti freschi
½ mela
1,5 cm di zenzero fresco
2 cucchiai da cucina di salsa di soia dolce
1 cucchiaio da cucina di aceto di riso

Per la pasta
200 gr di farina 00 (prossimamente proverò la versione con 100 di farina e 100 di farina di riso)
Acqua calda q.b.


Preparazione:
cominciate da ripieno mettendo in una ciotola la carne tritata grossolanamente a coltello.
Aggiungete la mela e lo zenzero gratuggiati, i cipollotti affettati finemente e terminate con la salsa di soia e l’aceto di riso.
Mescolate bene e poi tritate il tutto con il mixer fino ad ottenere la consistenza desiderata.
Preparate poi l’impasto con la farina e l’acqua calda, per la quantità di acqua regolatevi ad occhio, ne basterà un mezzo bicchiere circa, deve risultare un impasto omogeneo e liscio ma non troppo morbido.
Procedete infarinando il piano di lavoro e stendete la pasta a mattarello fino a raggiungere i 3-4 mm di spessore.
Ricavate dei cerchi con uno stampino o con un bicchiere del diametro di 8 cm circa.
Quando tutto l’impasto sarà stato utilizzato continuate formando i raviolini, prendete un disco di pasta e allargatelo delicatamente con le mani, quasi fosse una mini pizza :)

Mettetelo poi sul palmo della mano e al centro riempitelo con un cucchiaino da the di ripieno, non dovrà essere troppo sennò non si sigilleranno.
Procedete poi alla chiusura facendo delle piegoline verticali sul bordo esterno verso le dita diciamo, fate lo stesso anche con il bordo opposto e chiudete poi bene pizzicando la pasta e sigillando il raviolo.
Cuocete nel cestello di bambù o in quello di metallo per la cottura a vapore delle verdure con delle foglie di verza o di insalata sul fondo per evitare che si attacchino al fondo (cosa mooolto facile), per 10 minuti dal bollore dell'acqua e con coperchio!
Servite con della salsa di soia media.
Edit: mi accorgo solo stasera che la ricetta assomiglia moltissimissimo a quella della nostra carissima Pagnottella!Hey,io volevo dare una degna fine ad un cimelio di mela e mi ritrovo che a momenti ti copio la ricetta?Non sia mai :)
Andate da lei se volete vedere il vero ed originale formato di questi raviolini,sono bellissimi!


Buona settimana a tutti voi!

giovedì 17 febbraio 2011

Capesante al pepe rosa

Cucchiai finger food Atmosfera Italiana


Non serve che vi dica che il lavoro nel nuovo ufficio sta assorbendo ogni singolo istante della giornata.
Non serve che vi dica che la sera arrivo a casa, cucino a malapena e dopo mezz'ora sul divano mi addormento senza ritegno?
Non serve che vi dica che nonostante questo mi sembra di trascurare dei cari amici.
Spero di farmi perdonare, nell'attesa del mio ritorno a pieno regime, con queste squisite e delicate capesante, un finger food perfetto per un buffet ricercato oppure un antipastino per iniziare alla grande un bel pasto di pesce.

Ingredienti per 2 persone:
6 belle capesante
4 cucchiai di panna da cucina
latte
una quindicina di grani di pepe rosa in salamoia
sale

Preparazione:
sciacquate bene le capesante sotto l'acqua corrente per eliminare qualsiasi residuo di sabbia.
Togliete poi i coralli (io li ho utilizzati per farci un risotto, la ricetta più avanti) e lasciatene da parte uno, servirà per la salsa.
Rosolate il pesce in una padella (io ho utilizzato una casseruola in acciaio multistrato by KitZen) assieme ad una noce di burro e quando sarà rosolato su entrambi i lati sfumate con del vino bianco, magari frizzante, io ho utilizzato del prosecco.
Lasciate evaporare e poi togliete le capesante e mettetele da parte.
Pestate il pepe rosa con il batticarne e mettetelo a rosolare nella casseruola, aggiungendo poi la panna e il corallo che verrà sminuzzato pian piano mescolando la salsa.
Quest'operazione oltre che sul colore influirà (in bene) sul sapore della salsa stessa.
Aggiungete le capesante e terminate la cottura per circa 5 minuit, aggiungendo se necessario un goccino di latte per diluire la salsa.
Servite le capesante sopra la salsa in eleganti cucchiai fingerfood (io ho utilizzato quelli di Atmosfera Italiana).

Lasciatemi infine spendere due parole sulla pentola da me utilizzata per la cottura delle capesante.
Non ho mai amato l'acciaio causa negativissime esperienze di cibo attaccato e/o bruciato.
Bhe mi sono dovuta ricredere perchè la casseruola di cui mi ha gentilmente omaggiata la KitZen è stata una piacevolissima scoperta.
Questo genere di pentole poco conosciuto è adatto e consigliato per le piastre a induzione, ma è perfetto anche per le cucine tradizionali
Cottura uniforme e veloce,antiaderenza assicurata e design elegante, per maggiori info andate sul sito e date un'occhiata!

Casseruola KitZen

lunedì 14 febbraio 2011

Voglio fare con te ciò che la primavera fa con i ciliegi.




Perchè tutti i vostri giorni siano pieni d'amore ...

Giochi ogni giorno - Pablo Neruda

Giochi ogni giorno con la luce dell'universo.
Sottile visitatrice, giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grappolo tra le mie mani ogni giorno.
A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra ghirlande gialle.
Chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Ah lascia che ti ricordi come eri allora, quando ancora non esistevi.
Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa.
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire tutti i venti, tutti.
La pioggia si denuda.
Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
lo posso lottare solamente contro la forza degli uomini.
Il temporale solleva in turbine foglie oscure
e scioglie tutte le barche che iersera s'ancorarono al cielo.
Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ultimo grido.
Raggomitolati al mio fianco come se avessi paura.
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.
Ora, anche ora, piccola, mi rechi caprifogli,
ed hai anche i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.
Quanto ti sarà costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l'astro baciandoci
gli occhi
e sulle nostre, teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.
Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell'universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri, copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.



venerdì 11 febbraio 2011

Club Sandwich alla nostra maniera



Mi ricordo il sole.
E il mare.
Mi ricordo i raggi luminosi che riflettendosi sull'acqua ci scaldavano il viso arrossato.
Mi ricordo il vento tra i capelli.
Mi ricordo le risate, il nostro appartamento, la sangria e il pesce fresco, le gite in barca e le escursioni a piedi lungo chilomentri di spiaggia.
Mi ricordo il Marocco all'orizzonte, e i nostri sogni di ragazzi.
Mi ricordo l'incosciente promessa che saremmo stati amici per sempre.
Una promessa fatta a bocca piena mentre facevamo merenda con il più grande e buono Club Sandwich della storia.
Alle nostre spalle un tramonto di fuoco e l'oceano che si tingeva di mille colori.
Saremmo potuti esserlo, ma non è andata così.

Il Club Sandwich di oggi non è il suddetto, ma è stato mangiato assieme ad amici veri e sinceri per i quali farei di tutto, e viceversa.
Persone che mi hanno fatto ritrovare la fiducia in quel sentimento strano e complicato, forse più dell'amore, che si chiama Amicizia.
Grazie per essere così speciali, vi voglio bene!


Come succede per la maggior parte dei piatti, esistono molte versioni di questo panino a strati, anche se quella ufficiale, nata nel 1894 in un club americano per soli uomini, il Saratoga Club House, contemplerebbe solamente pollo arrosto, bacon croccante, lattuga, pomodori e taaaaanta mayonese.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
16 maxi fette di pancarrè (ne andranno 4 a testa)
1 pollo arrosto medio
4 pomodori rossi medi
lattuga o insalata verde
4 uova
Bacon/pancetta/speck (io mi sono dimenticata di questo particolare e ho comprato del prosciutto cotto che però si è rivelato un ottimo sostituto!)
mayonese allo yogurt
Formaggio: Asiago/Groviera/Sottilette

Il bello di questo panino è che ognuno può creare la versione che preferisce!!!

PREPARAZIONE:
Se non trovate il pollo arrosto fatelo da voi (come abbiamo fatto noi) mettendolo in una bella teglia riempito di aromi (aglio, salvia e rosmarino) e con abbondante insaporitore per carni arrosto by Ariosto.
Infornate a 200° per 1 ora circa, controllando di tanto in tanto e ricoprendo la carne con il liquido che il pollo rilascerà in cottura, così facendo diventerà saporitissimo!
Quando è pronto lasciate raffreddare e pulitelo bene mettendo tutta la carne in una ciotola.
Rassodate le uova cuocendole per 8 minuti dal bollore, affettate finemente i pomodori e lavate la lattuga.
Tostate ben bene le fette di pancarrè in una padella antiaderente con una noce di burro (ehhhh sì!).
Noi abbiamo composto il nostro Club Sandwich nel seguente modo:
pancarrè+mayo+pomodori+uova+mayo
pancarrè+mayo+pollo arrosto+lattuga+mayo
pancarrè+mayo+Asiago a fettine+Prosciutto cotto+mayo

Servito su una foglia di insalata e ... ciao!
Gioia per i nostri palati!

Buon week end, baci.

mercoledì 9 febbraio 2011

Cuor di risotto alla pancetta e zucchine, con cipolle rosse caramellate

Piatto Mebel

"Ho ancora in mente il preciso istante in cui ti ho visto per la prima volta.
Era una sera di fine estate, nell'aria solo profumo di fiori e canto di grilli.
In quel momento ho capito che non avrei voluto nessun'altro, per tutta la vita, ci potevo giurare.
Dopo c'è stata la prima stretta di mano, i primi due baci sulle guance, il primo sms che custodisco gelosamente nella mia memoria, e poi il primo bacio, al gusto di nocciola, una sera di settembre, prima di darsi la buonanotte.
In seguito ricordo lacrime, dolore e incomprensioni, tu non capivi perchè io ti amassi così tanto, io sinceramente nemmeno, ci conoscevamo da così poco.
Per un intero anno più niente, e poi è arrivata una nuova, magnifica estate.
La nostra estate.
E poi ci sono stati altre risate, altri baci, altre carezze, altre promesse, altre serate passate guardando le stelle, tenendoci per mano.
Ci ha messo tanto ad arrivare quel lontano 21 dicembre 2003 quando sotto una nevicata illuminata dalle luci natalizie mi hai fatto la domanda che sognavo di sentirmi fare da sempre.
Ho risposto semplicemente ...
Naso arrossato dal freddo contro naso arrossato dal freddo e ancora baci.
Da quel giorno ho ancora le farfalle allo stomaco quando ti penso, e spero non mi passino mai".
Voglio infinite notti da passare assieme, infinite mattine per coccolarci, infinite risate mentre cuciniamo, infiniti giorni solo per noi.
Voglio renderti felice come tu rendi felice me.
I really really love you.




Concedetemi questo post romanticissimo per una buona, buonissima causa, e cioè il contest di San Valentino "Hart to Hart" della cara Flavia.

Ecco qui il mio cuore, un cuor di risotto alle zucchine & pancetta con delle accattivanti cipolle rosse caramellate.


INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
200 gr. riso Carnaroli (ognuno ha il suo preferito)
1 zucchina grande
pancetta affumicata a cubetti (prendetene una bella fetta al banco e cubettatela da voi)
1/2 cipolla rossa
1 cipolla bionda grande
1 carota
1 gambo di sedano
panna (concedetemela)
Grana grattugiato


PREPARAZIONE:
cominciate con il preparare il brodo vegetale mettendo in un pentolino mezza cipolla bionda con la bucca, la carota e il gambo di sedano, salate e lasciate andare a fuoco lento.
Lavate la zucchina e tagliatela a julienne finissima aiutandovi con la mandolina,attenzione!
Affettate a velo la mezza cipolla rossa, fatela soffriggere in un padellino antiaderente (MasterChef by Illa) con una nocciolina di burro, stufatela poi con un mezzo bicchiere d'acqua aggiungendo un cucchiaio raso di miele e di zucchero.
Sbucciate la restante mezza cipolla bionda,affettatela a velo e tritatela per bene.
NB: nel risotto ci va la cipolla, vi prego!Mi viene orrore quando vedo che la cipolla viene tagliata a metà e semplicemente posata in padella e poi tolta!
Rosolate bene la cipolla in una casseruola (in ceramica by Pedrini) con un goccino d'olio o una noce di burro, quando si sarà ben ammorbidita aggiungete le zucchine, un pizzico di sale e lasciate andare per una decina di minuti.
Mettete poi il riso, lasciatelo tostare per qualche secondo e date il via alla cottura aggiungendo mano a mano il brodo vegetale che avrete precedentemente preparato.
Il riso ci metterà dai 15 ai 17 minuti ad essere cotto,perciò verso il 13° minuto smettete di aggiungere liquido e fate assorbire quello in eccesso.
Spegnete e mantecate con un goccino di panna da cucina e abbondante Grana grattugiato.
Servite aiutandovi con un coppapasta a forma di cuore (by Guardini, comodissimo!!) e terminate con le cipolle caramellate che daranno una fantastica nota di colore oltre che di gusto.

lunedì 7 febbraio 2011

Uova in cocotte con cipolle rosse, scamorza, pane alle noci & speck croccante


Questa ricetta è per chi come me ha cominciato questo lunedì mattina con traffico congestionato, colleghi urlanti e cielo azzurro che più azzurro non si può (a differenza del week end).

Questa ricetta è per chi vorrebbe che il week end durasse in proporzione almeno quanto ci mette l’intera settimana a passare.
Questa ricetta è per chi non vede l’ora venga il caldo per dimezzare i tempi di preparazione alla mattina, per chi non vede l’ora di svegliarsi con il canto degli uccellini e con il profumo dell’aria fiorita.
Questa ricetta è per chi aspetta di uscire dall’ufficio ancora con la luce del giorno, arrivare a casa e magari riuscire ad andare a fare un bagno al lago.
Insomma, questa ricetta è per aiutarvi ad affrontare 5 lunghi giorni lavorativi, ma soprattutto è per lei, per Imma ed il suo contest “Tutto in cocotte”, in collaborazione con Le Creuset.
Ecco a voi una cocottina cremosa ma croccante, delicata ma con grande carattere, protagoniste indiscusse le uova ben accompagnate da scamorza, cipolle rosse, pane alle noci e speck.


INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
2 uova categoria “A extra” provenienti da allevamento biologico (leggere bene in fondo al post, grazie!!)
1 cipolla rossa piccola
½ scamorza
2 fette di pane alle noci
4 fette di speck
Panna da cucina


PREPARAZIONE:
affettate finemente le cipolle, soffriggetele in un pentolino antiaderente (MaterChef by Illa) con una noce di burro e un pizzico di sale e fatele poi stufare aggiungendo mezzo bicchiere d’acqua, quando tutto il liquido si sarà asciugato sono pronte.

Edit: la cara ElyKitty ha notato un errore nella stesura del procedimento,qui quello corretto:
tagliate a cubettini la scamorza e affettate finemente lo speck, fate poi tostare quest’ultimo nel padellino delle cipolle dopo che le avrete messe da parte.
Tagliate a cubettini anche il pane alle noci e fatelo incroccantire nel padellino dove avete precedentemente stufato le cipolle e incroccantito lo speck in modo che i crostini si impregnino per bene di profumi!
Componete la cocotte con un cucchiaino di panna alla base, le cipolle stufate, i dadini di scamorza e poi quelli di pane alle noci, rompete quindi sopra le uova e terminate con lo speck croccante.
Mettete la cocotte in una teglia con acqua bollente coperta per ¾, infornate e cuocere a bagnomaria a 180° per circa 8 minuti, ma questo dipende dal vostro forno, l’albume dovrà risultare bello cotto e bianco mentre il tuorlo cremoso e morbido.


Vorrei infine spendere due parole riguardo un argomento a cui tengo molto:
molte di voi sicuramente lo sapranno e presteranno attenzione a questa cosa, ma magari molte no.
Quando al super vi trovate davanti allo scaffale delle uova vi prego di ricordarvi quello che http://www.gallinelibere.lav.it/
In breve cercate di scegliere uova di categoria “A extra” o “A” e soprattutto provenienti da allevamenti biologici (0) oppure da allevamenti all’aperto (1), anche quelli a terra (2) sono crudeli, comunque assolutamente non in gabbia (3)!
Ci tengo molto, spero andrete a dare una letta, nel nostro piccolo possiamo fare tanto anche noi!


giovedì 3 febbraio 2011

Crema di funghi champignon con crostini integrali allo speck



Ragazzi perdonate la mia assenza (forzata), sono nel pieno di un folle part time mattiniero nel mio ufficio e pomeridiano in quello nuovo ai piani alti, dove mi sposterò a breve.
I giorni sono intensi e faticosi ma passano in fretta.
Vi lascio questa ricetta veloce e gustosissima, aggiungiamoci anche light ... riuscirò sicuramente a sfoggiare un bikini perfetto in California.




Sì sì certo ...
Meno male che sono quasi tutti cicci lì ... ahahahahah!
Una zuppa squisita e golosa, che farà capitolare anche i più recalcitranti bambini o maschi in generale :)

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

1 vaschetta di champignon freschi
2 patate medie
1 porro


Pane integrale
speck


PREPARAZIONE:
affettate finemente il porro, gli champignon e tagliate a cubettini le patate.
Soffriggete il porro con un goccio d’olio e un pizzico di sale e quando si è ammorbidito aggiungete un cucchiaio di farina, mescolate bene aggiungete i funghi e le patate,coprite di acqua e lasciate andare per una mezz’oretta finchè tutti gli ingredienti diverranno morbidi.
Frullate bene e servite con dei crostini di pane integrale abbrustoliti in padella con dello speck tritato.

Ringrazio di cuore tutti gli amici che hanno girato a me e al mio blog moltissimi premi.
Lo apprezzo moltissimo ma il tempo è poco e non riesco a girarli, spero mi possiate scusare.

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