martedì 29 marzo 2011

"E' arrivata un'altra domenica ... ricette contro la malinconia domenicale", il mio secondo contest

A 4 mesi dal termine del primo, ecco il mio secondo contest:“E’ arrivata un’altra domenica…ricette contro la malinconia domenicale” .




Ricordo la mia mamma e il mio papà che salivano dal giardino dopo aver tagliato l’erba e piantato nuovi fiori, la mia sorellina rientrava da un pomeriggio nei prati con gli amici ed io arrivavo a casa dopo un week end passato con il moroso.

La domenica sera ci trovavamo tutti nella grande cucina per una cena improvvisata a base di gran panini imbottiti, oppure patate lessate accompagnate da tonno e formaggi, o ancora il tortel di patate, tipico piatto trentino.

La domenica per me era sinonimo di cena in famiglia, magari leggendo ognuno il proprio Topolino (ma questo si poteva fare solo la domenica!!!).



Adesso, a distanza di anni, comincio guardando l’orologio.

Mentre in tv danno quel programma di documentari che mi piace tanto.

Penso che potrei sonnecchiare, ma anche no, sennò quando mi sveglio non avrò più tempo.

Per cucinare,

per lavarmi i capelli,

per guardarmi un film,

per farmi fare delle coccole,

per andare sul blog,

per chiamare la mamma …

Ok, sono un po’ tragica ma per me la domenica è tutto questo.E’ la fine di due giorni rilassanti e spensierati (la maggior parte delle volte almeno), la fine di due mattinate pigre quando si indugia un po’ più sotto il piumone, la fine di pomeriggi al sole o di shopping, l’inizio di una nuova settimana.





Come combattere quindi la malinconia domenicale?

Con una ricetta speciale, ovvio!

Conto su di voi per questo nuovo contest, rimboccatevi le maniche, mettete il grembiulino e sfornate qualcosa che per voi è sinonimo di domenica sera e che faccia venire voglia a chi legge di lasciare il divano e mettersi a cucinare per dare un senso anche agli ultimi strascichi del week end.





Ecco le indicazioni:

1) Il contest parte oggi, martedì 29 marzo 2011 e termina sabato 28 maggio a mezzanotte;

2) Si può partecipare con più piatti perché il mio intento finale è sarebbe quello di creare poi un pdf nel quale raccogliere tutte le ricette che rallegreranno le nostre domeniche;

3) I non blogger possono inviare la loro ricetta corredata di foto al mio indirizzo mail: volpina_stella@yahoo.it;

4) Ben vengano i piatti della tradizione, quelli a cui siete particolarmente legati, come sempre mi piacerebbe scriveste due parole di presentazione della ricetta;

5) Le ricette possono essere semplici oppure elaborate, rapide oppure lunghissime, dolci oppure salate;

6) Vi prego di esporre il banner nella vostra home e nel post dedicato alla ricetta con link a questo;

7) I vincitori saranno 3 ma i premi resteranno segreti fino alla fine, sennò, come dico sempre, che regalo è ???!!!!! :)





Spero che il tema vi entusiasmi quanto entusiasma me, e spero di conoscere tante nuove persone … vi aspetto!A presto baci

lunedì 28 marzo 2011

Goulash della Nonna



Buongiorno e buon lunedì.

Questo week end mi sono rifiutata di guardare anche solo un telegiornale, le notizie dolorose dei giorni scorsi mi hanno lasciata abbastanza scossa, così mi sono contornata di amici che mi hanno fatto ritornare il sorriso.
Una serata di saluto per una cara amica d’infanzia che è partita alla volta della Spagna con l’intenzione di fermarsi il più a lungo possibile e una serata tipica trentina per un ragazzo del sud grande fan del mio blog, hanno fatto sì che per due interi giorni mi dedicassi alla cucina con l’obiettivo di deliziarli.
Missione compiuta.
La ricetta che vi presento oggi arriva dritta dritta dalle mani d’oro della mia adorata nonnina che sabato mattina si è prodigata in consigli e suggerimenti.
“Bhe, cara nonna, devo ammettere che questa volta il risultato è stato davvero moooolto simile al tuo “… il che, non so se succede anche a voi, mi sembra impossibile dato che non sono mai riuscita a replicare il gusto dei suoi piatti.
Il goulash è un piatto molto diffuso qui in Trentino, benchè le sue origini siano ungheresi.
Nasce come una zuppa sostanziosa a base di carne bovina, patate e paprika, l’ideale per dare energia ai pastori ed ai contadini.
Nel corso degli anni la ricetta si perfeziona ed appare sulle tavole della borghesia, arricchita con panna acida ed altri ingredienti diciamo più nobili ed elaborati, per poi approdare e restare anche sulle tavole di molte famiglie del Triveneto.
Come per quasi ogni piatto ogni famiglia ha una versione, caratterizzata da almeno un ingrediente segreto, ecco a voi quindi il Goulash della Nonna.


INGREDIENTI PER 6 PERSONE:
1 kg di carne bovina
6 wurstel (io ho fatto 3 suino+3pollo)
1 cipolla rossa
1 mazzetto di salvia e rosmarino
1 scorza di limone bio
Sale
Paprika forte
2 bustine di preparato per Goulash Bauer (miscela di spezie)
Burro chiarificato
Paprika forte


PREPARAZIONE:
tritate finemente la cipolla, la salvia e il rosmarino, e fate leggermente insaporire in abbondante burro chiarificato in una casseruola alta (GreenLine by Ballarini), aggiungendo solo dopo qualche minuto la carne e la scorza di limone.Lasciate cuocere per circa mezz’oretta continuando a mescolare finchè la carne non avrà assorbito tutta l’acqua rilasciata durante la cottura.
Stemperate poi il contenuto della due bustine in 1 litro di acqua tiepida e aggiungete il liquido alla carne, lasciando poi cuocere per 2/3 ore.
Verso la fine aggiungete i wurstel e due cucchiai da cucina colmi di paprika e lasciate andare per altri dieci minuti.
Servite con purè cosparso da abbondante sughetto.
Un trucco per il purè (grazie Morris!!): premesso che bisognerebbe farlo solo all’ultimo minuto, se voleste prepararlo in anticipo, quando è pronto livellatelo bene e copritelo con un pezzo di pellicola da cucina, chiudendo poi la pentola con il coperchio.Grazie all’umidità rilasciata si conserverà morbido e cremoso!


Vorrei infine spendere due parole a favore del fornitissimo shop enogastronomico online R2M, credo che pochi di voi ancora non lo conoscano, ma se così fosse non lasciatevi sfuggire l’occasione di darci un’occhiata perché ne vale la pena.
Liquori, distillati e vini pregiati occhieggiano maliziosi dalle apposite sezioni del sito, ma la sezione più notevole è a parere quella dedicata alla birra, nella quale potrete trovare numerose birre belghe che si sa, sono le più buone e pregiate, nonché ottime alleate in cucina.
Anche la sezione gastronomica è fornita e ricercata, si spazia dai condimenti, alle confetture passando per i tartufi…da non dimenticare poi quella riservata agli utensili da cucina in vari materiali e dal design innovativo, insomma .. non vi ho ancora convinti?

PS siamo a quota 302 lettori fissi … preparatevi al nuovo contest!

giovedì 24 marzo 2011

Filetto di tacchino alla Salsa Hp


Dovete ammettere che ultimamente sono stata davvero brava.
Niente arrosti, niente filetti, niente tagliate, niente fiorentineslurp ... mi viene l’acquolina solo a pensarci!!!
Quindi dopo questo periodo di sperimentazione culinaria che ha messo in un angolo la carne (e si sa, come diceva il bel Patrick Swayze in Dirty Dancing “Nessuno può mettere Baby in un angolo…”) eccomi qui con un filetto di tacchino alla Salsa Hp.
La salsa Hp, questa sconosciuta.
In Inghilterra non troverete pub che ne sia sprovvisto e c’è anche un motivo: è squisita.
Indicata per accompagnare colazioni all’inglese ma anche patate fritte o al forno e carne, soprattutto salsicce, è caratterizzata da un colore molto scuro (infatti viene chiamata anche Brown Sauce) e da un gusto pungente ed asprigno, assomiglia molto al Ketchup, ma ha sicuramente una marcia in più.
Le sue origini sono indefinite, si narra che venne inventata verso la fine dell’ Ottocent oda un certo Garton che venne a sentire che tale salsa si serviva in un ristorante al Parlamento e così da uomo d’affari qual’era decise di chiamarla salsa HP (House of the Parliament), da qui il disegno del Parlamento sull’etichetta della bottiglia.
Un’altra storia narra invece che la salsa sia stata inventata da un accanito scommettitore di nome Harry Palmer che dovette vendere la ricetta a Garton per saldare i suoi debiti.
Vi ho messo un po’ di curiosità?Correte a comprarla!







INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
450 gr di filetto di tacchino
Burro chiarificato
Salsa Hp
Sale


PREPARAZIONE:
spennellate la carne con la Salsa Hp (io ho utilizzato un pennello con setole in nylon by Pedrini), fatela poi rosolare bene in una casseruola (in ceramica by Pedrini) con abbondante burro chiarificato, quando si sarà formata una crosticina su tutti i lati, aggiungete al fondo di cottura 5 cucchiai da cucina di Salsa Hp, ed eventualmente acqua per diluire, coprite e lasciarte cuocere per almeno una mezz’oretta.
Tagliate a fette e servite la carne cosparsa di salsa.

domenica 20 marzo 2011

... come ho battuto la Pasta di Zucchero


Mettete un'amica speciale che compie 16 anni.
Più 11.
Mettete una splendida sorella che con i dolci ci sa fare.
Mettete un pomeriggio di chiacchiere, risate, farina e ... zucchero a velo.
Il mio terzo incontro ravvicinato con la famigerata Pasta di Zucchero si è concluso in modo vittorioso.
Il quarto spera sancirà una lunga e duratura amicizia.
Un pan di spagna classico farcito con "Crema Rocher" e rivestiti di PdZ.
Le ricette tutte da Cookaround, grazie!

giovedì 17 marzo 2011

Tanti auguri Italia: rotolo di pasta fresca con spinaci, ricotta e speck

Piatto Mebel

In questo giorno speciale, quando al risveglio ho visto le bandiere tricolori appese alla finestra dei vicini, ho pensato di omaggiare il nostro Paese con un piatto che ne porti i suoi colori.
I colori della terra, i colori del tramonto, colori di un Paese forte e fiero, che sta attraversando un periodo ceramente poco felice, ma che tiene la testa alta, andando avanti, sempre.
Ecco allora un rotolo di pasta fresca ripieno, da mangiare in famiglia e assieme agli amici, per sentirci tutto più uniti.

Ingredienti:
200 gr di farina 00
2 uova bio
500 gr. di spinaci freschissimi
250 gr di ricotta bovina
80 gr. di speck
passata di pomodoro
1/2 cipolla rossa
1/2 spicchio d'aglio

Preparazione:
iniziate pulendo gli spinaci e facendoli bollire per 5 minuti in acqua salata.
Metteteli in uno scolapasta e lasciateli eliminare l'acqua in eccesso.
Impastate poi le uova assieme alla farina e ad un pizzico di sale, stendete poi una sfoglia sottile ma non troppo.
Strizzate bene gli spinaci e mettetli in una ciotola assieme alla ricotta setacciate e ad un pizzico di noce moscata se piace, mescolate bene e farcite la sfoglia.
Terminate con lo speck e arrotolate bene tenendo il tutto stretto, sigillando i bordi con un po' d'acqua (io ho utilizzato il pennello con setole in nylon by Pedrini).
Livellate i bordi e arrotolate poi in un canovaccio bianco e pulito, chiudendo a caramela con dello spago.
Cuocete in acqua salata per 25/30 minuti a seconda della grandezza del rotolo.
Nel frattempo in una casseruola antiaderente (GreenLine by Ballarini) fate soffriggere la cipolla e l'aglio tritati finemente, aggiungete poi la passata, salate e lasciate cuocere ed insaporire per qualche minuto.
Servite il rotolo affettato con abbondante salsa al pomodoro, aggiungendo a piacere basilico fresco e formaggio gratuggiato come pecorino o Grana.

martedì 15 marzo 2011

Gamberoni allo zenzero e arancia con Salsa Yogurt

Ciotolina FingerFood Atmosfera Italiana

Mi mancano i racconti della vostra quotidianità.

Mi mancano le gesta dei vostri figli, dei vostri partner e dei vostri animaletti domestici.
Spero che tutto proceda per il meglio.
Grazie ai nuovi arrivati, e ai miei lettori affezionati.
Io ho finalmente ingranato con il nuovo lavoro, le giornate scorrono velocissime e in modo dinamico, non sto mai seduta, chissà che così diminuiscano anche le mie chiappe, oltre al mio tempo libero.
:)
Le sperimentazioni in cucina continuano, un po’ meno assiduamente lo ammetto, anche perché nel mio frigo hanno cominciato a fare capolino pomodori, fiocchi di latte e pompelmi rosa … va bene che molte californiane sono cicce ma insomma, se il mio obiettivo è riuscire ad infilarmi nel rosso costumino stile baywatch e correre con i miei lunghi capelli al vento lungo la spiaggia di Santa Monica… è meglio che mi dia una mossa.


Ecco qui allora una ricetta light ma gustosissima,dei gamberoni squisiti che profumano di arancia, da accompagnare alla Salsa Yogurt che avete già visto assieme alle "Polpettine piccanti di salmone", che è una vera garanzia.


Ingredienti per 2 persone:
gamberoni q.b. (come si fa a quantificare i gamberoni?Non sono mai abbastanza!!!)
1 cm circa di zenzero fresco
1 cucchiaio di olio di oliva
1 arancia

1 vasetto di yogurt bianco
1 piccolo cipollotto


Preparazione:
sgusciate i gamberoni,affettate poi finemente lo zenzero senza sbucciarlo e fatelo soffriggere leggermente assieme all’olio in una pentola antiaderente (io ho usato la mia nuova wok by Ballarini) aggiungendo poi i gamberoni.
Sfumate con il succo dell’arancia e lasciate cuocere una decina di minuti (ricordate che gamberi & co. non vanno cotti troppo), finchè il sughetto si sarà ridotto.
Nel frattempo affettate sottilmente anche il cipollotto e aggiungetelo allo yogurt mescolando bene.
Servite i gamberoni accompagnati dalla salsa, io li ho presentati nelle ciotoline by Atmosfera Italiana e li ho resi un finger food colorato e goloso.

Con questa ricetta partecipo al contest di Cinzia "Gli agrumi"

martedì 8 marzo 2011

Canocia Cake:tortino profumato di Cannocchie su salsa di pomodori caramellati, per "Venezia nel piatto"



Venezia è magica.
E’ magica all’alba quando i pescatori tornano con il loro carico freschissimo mentre la città si sveglia piano piano.
E’ magica al tramonto quando le calli si illuminano con gli ultimi raggi di sole e quando osterie e bacari aprono i loro usci, pronti ad accogliere a braccia aperte avventori ma anche curiosi.
E’ magica per il suo profumo, unico ed inebriante, profumo di laguna, di romanticismo, di cultura e anche di turisti, che camminano incantati con il naso all’insù ammirando le molteplici meraviglie che la città offre.
Se dovessi scegliere però una sola cosa della quale non posso fare a meno a Venezia, sceglierei sicuramente il cibo.
Una cultura culinaria con radici lontane e molto profonde, piatti tipici che mantengono intatte le loro origini ma non disdegnano nemmeno contaminazioni fusion e rivisitazioni moderne.
Venezia antica e Venezia cosmopolita.
Due “way of life” che consentono al cittadino e al turista di assaporare e godere appieno ogni sfaccettatura delle opportunità che offre la cucina veneziana.
Il cicheto o spuncio infatti, altri non è che la versione italiana delle ben più note Tapas spagnole, uno stuzzichino, che sta andando via via raffinandosi, che accompagna goti (bicchieri) di vino bianco o rosso a seconda dell’ora della giornata.
Credo che chiunque visiti Venezia dovrebbe prendersi un po’ di tempo per assaporare quello che offrono i vari localini nascosti, un palato curioso finirebbe con l’essere piacevolmente deliziato dalle tantissime proposte culinarie che si possono provare.
Venezia è anche sinonimo di prodotti tipici e genuini, che spaziano dai freschi prodotti ittici a quelli della terra, prodotti molto comuni ma che purtroppo restano sconosciuti ancora a molti.
Ecco perché l’ ingrediente principale per la ricetta che ho scelto di presentare in onore dell’ iniziativa “Venezia nel piatto”, è la Canocia, meglio conosciuta come Cicala di mare oppure come Cannocchia.
Questo crostaceo squisito si presta molto bene a preparazioni semplici e popolari, e si può facilmente trovare nelle osterie e nei bacari di cui sopra condito semplicemente con limone e prezzemolo, io ho però deciso di renderlo più sfizioso ed accattivante presentandolo in forma di tortino, rendendolo così un antipasto completo adatto ad essere servito anche in un ristorante, così da ampliare la rosa dei possibili assaggiatori.
L’idea deriva dalle Crab o Lobster Cakes americane, tortini di granchio o aragosta che vanno per la maggiore nei ristoranti ma anche per strada in veste appunto di “street food”, ecco a voi la mia Canocia Cake.



Ingredienti (per 2 tortini):

-Per il tortino
300 gr di cannocchie freschissime (io le ho trovate piccoline, se le prendete grandi basteranno 5 a testa)
1 uovo (1 tuorlo + 1 albume)
2 fette di pane bianco (una lunga se usate quello da tramezzini)
30 gr. di burro salato fuso
1 cucchiaio da cucina raso di cipolla bianca “di Chioggia” finemente tritata
1 cucchiaino di salsa Worcestershire
1 cucchiaino di senape di Digione
Burro chiarificato per friggere

-Per la salsa
3 pomodori medi “del Cavallino”
1 cucchiaio da cucina di cipolla bianca “di Chioggia” finemente affettata
Olio d’oliva
1 cucchiaio da cucina di zucchero semolato
1 cucchiaino di aceto di riso


-Per la presentazione
Misticanza a piacere (io ho scelto della bellissima valeriana)
Olio d’oliva
1 cucchiaino di senape


Preparazione:


-Per il tortino
cominciate tagliando a cubettini le fette di pane bianco, trasferiteli poi in una ciotola e versateci sopra il burro fuso. Mescolate bene e lasciate riposare per circa venti minuti.
Continuate facendo bollire per qualche minuto le cannocchie, lasciatele poi raffreddare e procedete nel pulirle. Tagliate la testa, le zampe e le appendici sul ventre, rifilate poi i lati e togliete con delicatezza il carapace, stando ben attenti a non rompere la delicata polpa, che trasferirete in una ciotola.
Nella stessa ciotola aggiungete poi il tuorlo, la polpa delle cannocchie tritata grossolanamente, la cipolla, la salsa Worcestershire e la senape, poi i dadini di pane ammorbiditi nel burro e aggiungendo solo alla fine l’ albume montato a neve, incorporandolo delicatamente con una spatola.
Procedete formando dei tortini a mo’ di hamburger alti e compatti, io mi sono aiutata con un coppa pasta quadrato, che cuocerete fino a doratura su entrambi i lati in abbondante burro chiarificato.

-Per la salsa
Fate imbiondire la cipolla in un pentolino antiaderente con un goccio d’olio d’oliva, aggiungete i pomodori lavati e tagliati a cubetti, cospargeteli poi con lo zucchero e lasciate caramellare per un paio di minuti.
Sfumate poi con l’aceto di riso, fate ridurre e frullate il tutto con il mixer in modo da ottenere una salsa omogenea.


-Presentazione
Servite i tortini ben caldi adagiati sopra ad un paio di cucchiai di salsa a specchio e terminate con della misticanza condita con una leggera emulsione ottenuta mescolando un cucchiaio di olio d’oliva e uno di senape.

domenica 6 marzo 2011

In principio fu la torta.Salata.Alle verdure e ...

Teglia Decora

Buona domenica a tutti voi.
Qui è piacevolmente caldo, le finestre sono aperte e un leggero venticello fa ondeggiare le tende bianche a fiorellini del salotto.
Il mio micio è sul davanzale che annusa l'aria arricciando il nasino, gli uccellini cantano e i camini fumano per il pranzo della domenica.
Il cielo è di un azzurro intenso e le scie degli aerei lo riempiono di sfumature bianche.
Spero che questa deliziosa torta salata allieti una già meravigliosa giornata.
Inutile dire che la prima torta che ho fatto in vita mia era una torta salata.
Altro che frutta e marmellata, verdurine, ricotta e .. un ingrediente a sorpresa che solo a scriverlo farebbe storcere il naso a molti, invece secondo me è proprio la spinta necessaria a rendere una torta salata da buona ad accattivante.
Eccola qui allora, la prima torta salata fatta a casa mia, dalla mia mamma, qualche bell'anno fa, la prima di molte.

Ingredienti:
1 rotolo di p.sfoglia
1 zucchina grande
1 patata grande
1/2 peperone rosso
1/2 peperone giallo
(oppure due piccolini)
1 wurstel (Io uso quelli di pollo)
eccolo il famigerato ingredienti segreto
1 confezione di ricotta
1 uovo

Preparazione:
tagliate a cubettini piccoli piccoli tutte le verdure e fatele prima saltare in padella con olio e aglio e poi stufare leggermente con un po' d'acqua finchè si saranno ammorbidite.
Tagliate a cubetti anche il wurstel e mettetelo in una terrina con la ricotta e l'uovo, aggiungete poi le verdure, un pizzico di sale, mescolate bene e farcite la pasta sfoglia.
Infornate a 180° per una ventina di minuti fino a doratura.
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