mercoledì 29 febbraio 2012

Buon viaggio ...



Nessuno ti insegna come sopportare la scomparsa di una persona cara.
Nessuno ti insegna come trovare almeno un motivo che ti possa consolare.
Nessuno ti insegna come ricacciare indietro le lacrime.
E sopratutto nessuno ti insegna come riuscire a convincerti che Lassù, Laggiù o Lì che dir si voglia sia un posto migliore di questo.

Sto male.

A te, che ieri c'eri e oggi non ci sei più.
Buon viaggio.

Che tu possa avere sempre il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle.

Pie di pollo arrosto con porri e gorgonzola



Mettete un tardo pomeriggio d'estate, il sole che scalda la sabbia e allo stesso tempo dei grigi nuvoloni gonfi d'acqua che minacciano pioggia da un secondo all'altro, i Navajo viaggiano veloci a bordo delle loro rombanti jeep, i turisti felici a bordo sorridono fotografando i più famosi monoliti del mondo.


A Vale, incontrata per puro caso tra le rocce rosse della Monument Valley, sullo sfondo un magico tramonto che resterà custodito per sempre nei nostri cuori.



Ritorneremo, vero?Magari assieme.
Promesso.

Ingredienti per 4 pies:
1 rotolo di p.sfoglia
3 cosce di pollo arrosto (fatto dal papà: aglio e tante spezie, bello croccante)
Gorgonzola cremoso q.b.
1/2 porro grande

Preparazione:
affettate finemente il porro, fatelo soffriggere con un goccio di olio evo ed un pizzico di sale in un padellino antiaderente (BioCook by Illa) e continuate la cottura finchè non si sarà ammorbidito, in caso aggiungete un goccio d'acqua.
Spolpate le cosce di pollo (in alternativa potete usare del petto di pollo lessato o cotto alla piastra), mettete la carne in una terrina, aggiungete i porri, il gorgo tagliato a pezzetti e mescolate bene, e aggiustate eventualmente di sale (anche se la sapidità a questo punto dovrebbe essere ok).
Foderate degli stampini da tartelletta in alluminio (Gp&Me) con la pasta sfoglia, farcite e chiudete con un altro pezzo di sfoglia (io ho utilizzato gli stampini stessi per ottenere dei cerchi, ma potete anche usare un coppapasta) ed infornate a 200° fino a doratura.
Aiutatevi con un coltello per staccare i bordi dallo stampino.
Ho trovato molto gradevole l'accostamento dei sapori, se non dovesse piacere in alternativa al gorgonzola potete usare della crescenza.

lunedì 27 febbraio 2012

Pappardelle con ragù di cervo: la Toscana incontra il Trentino




Ci sono luoghi che ti restano nel cuore.


Dove ti senti a casa, dove ti rigeneri e rilassi, dove non ci sono preoccupazioni, ma solo sorrisi.
Ci sono luoghi che ti emozionano, che ti fanno sognare, che ti rendono romantico, ci sono luoghi dei quali hai bisogno, quelli che ti basta pensarci per rendere la giornata migliore.
Quando inizia l'Appennino e la strada si inerpica in salita, quando i tir viaggiano lenti sulla corsia di destra e non spingi troppo sull'acceleratore per i molti autovelox, quando il verde del bosco ti riempie gli occhi e i cartelli dell'autostrada indicano che sei vicino, il cuore batte forte dalla gioia.
E così ti ritrovi a pensare che un aperitivo non sarà mai bello come questo, con il profumo inebriante delle rose e il gusto familiare di un vino da urlo, di quelli che ti fanno pensare a quanto bella sia la vita



... e che un tramonto non sarà mai intenso come questo, mentre con gli amici passeggi per il borgo incorniciato dalla campagna del Chianti 


Poi torni a casa, le montagne iniziano a stagliarsi nel cielo, sulle cime qualche residuo di neve, il cielo più azzurro che mai, che quasi ti manca quando sei in vacanza.
E di nuovo pensi che sei fortunato ad abitare qui, mentre mano nella mano cammini baciato dal sole in un pomeriggio di fine inverno


E che è così bello svegliarsi la mattina con il canto degli uccellini, andare a fare colazione al bar del paese, passare in cooperativa a prendere due panini imbottiti con prosciutto freschissimo tagliato fine e poi passare la giornata qui, a pochi chilometri da casa


Il piatto di oggi è un omaggio alle mie due Regioni del cuore, la Toscana e il Trentino, che assieme si uniscono alla perfezione dando vita ad un'esplosione di gusto ed emozioni.

Ingredienti per il ragù di cervo:
macinato di cervo e suino in parte uguale (metà e metà) - in questo modo il ragù sarà molto più saporito
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 gambo di sedano
1 carota grande
2 foglie d'alloro
2 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
Passata di pomodoro q.b.
Un goccio di vino bianco
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione:
in un largo tegame di rame fare soffriggere leggermente la cipolla, l'aglio, la carota e il sedano ben tritati assieme ad abbondante olio evo, aggiungere quindi la carne, gli altri aromi, amalgamare e lasciare insaporire per una decina di minuti mescolando bene, aggiungere quindi la passata e cuocere per 5/6 ore (anche 7, io lo lascio andare praticamente tutto il giorno) a fuoco bassissimo.

Io ho utilizzato delle buonissime pappardelle inviatemi dalla mia amica Patty del blog "Andante con gusto" (grazie!!), conosciuta grazie allo swap natalizio di Cran, baci ragazze!

Buona settimana  tutti voi!

giovedì 23 febbraio 2012

Black Angus ... e la storia di una passione



Da che mi ricordo sono sempre stata a contatto con la carne.
Si potrebbe quasi dire che ci sono cresciuta assieme.
Fin da piccolina ho assistito alla produzione di salumi e di selvaggina, grazie ai miei parenti cacciatori ed amanti delle tradizioni e della buona cucina in generale.
I miei occhietti azzurri, curiosi ed entusiasti, seguivano gli abili movimenti delle mani di nonni e zii, che assieme al papà preparavano una moltitudine di prodotti deliziosi, da consumare subito, regalare e conservare in freezer.
Crescendo la carne è diventata un alimento costante nella mia dieta, con il tempo mi sono orientata verso quelle bianche, più delicate per il mio palato da adolescente (che non capiva nulla!Ne’ di cibo ne’ di molto altro …), finchè ho conosciuto Lui che mi ha fatto rinsavire ed ha spalancato le porte del mio palato ai più succulenti tagli di carne rossa.
Che acquolina.
Grazie amore mio!

Le star indiscusse delle nostre cene tra amici sono diventati senza dubbio gli arrosti, in grado di far capitolare anche chi non è mai stato simpatizzante dei secondi piatti.
E il più bel complimento mai ricevuto è stato, durante la cena della Vigilia di Natale, dopo aver gustato un succulento arrotolato: ”Quant’è bello mangiare!”, bhe mi ha riempito il cuore di gioia e di amore verso quello che cuciniamo.
Assieme.Perchè in due le cose vengono meglio.Ricordatevelo.
Un bicchiere di vino, un filetto alla griglia.Sale, pepe ed un goccio di olio evo.Il massimo per noi.
Perché la carne non ha bisogno di chissà che cotture, di intingoli particolari o di elaborati contorni.
Quando è buona, certificata, naturale, dev’ essere l’unica protagonista, capace di ammaliare chi la consuma grazie al suo semplice essere avvolgente e confortante.
Voglio aprire una steakhouse, vedere le persone sorridere portandosi la forchetta alla bocca.
Voglio farlo davvero.
Voglio sentirmi realizzata.
E lo farò.
Assieme a te.

Oggi voglio parlare della varietà Black Angus, pregiata carne bovina proveniente dagli States.
La storia di questi bovini inizia nel 1873 quando furono importati in Kansas dalla Scozia, grazie alla loro stazza si sono adattati e sono stati in grado di ambientarsi e di diventare una delle razze più pregiate al mondo.
Si dividono in due categorie: Black Angus e Red Angus, riconoscibili dal colore del manto, la differenza tra le due è minima, ma il tipo nero resta il più ricercato.
Essendo di struttura ridotta, con tronco compatto ed arrotondato e senza corna, sono degli animali tipici da carne che dopo essere cresciuti a pascolo libero in continuo mutamento fino ai 15 mesi, vengono quindi trasferiti in allevamento dove sono nutriti con mais e cereali altamente controllati, che rendono le loro carni tenere e saporite.
L’ “NHTC Program” regolamenta l’importazione dagli Stati Uniti ed assicura il consumo di carni trattate senza ormoni.

Io e te, la nostra rombante Impala bianca, i pascoli verdissimi dello Utah, e poi loro …



Io, e te, in quell’accogliente Steakhouse mentre fuori il sole tramonta …




Io, e te, e l'epica T-Bone che ancora ci sognamo la notte ...



E ancora io, e te, e due bistecche di Black Angus da cuocere veloci, sulla griglia in ghisa, un paio di minuti per lato.Condite con sale, pepe nero ed un pizzico di olio evo.


lunedì 20 febbraio 2012

Pizza² : bianca con aglio, crescenza e speck croccante



La domenica perfetta:
indugiare sotto le coperte mentre dalla finestra si intravede un cielo coperto.
Un bacio, e poi una coccola.
Infilarsi un paio di jeans, una maglietta e senza trucco trovarsi con le amiche in centro a fare colazione.
Scorrazzare in libreria, acquistare un libretto di stuzzichini/fingerfood e anche un'agenda, "che è sempre utile" .
Confondersi con i turisti, e camminare lentamente, senza stress ne' fretta, per le strade della città.


Tornare a casa e preparare l'impasto della pizza, per concludere in bellezza.

Questa volta ho fatto la ricetta "standard" , provata e riprovata e sempre promossa!

Ingredienti per 2/3 persone:
500 gr. di farina 00
1 bustina (7 gr.) di lievito secco
4 cucchiai di olio evo
2 pizzichi di sale
2 cucc.ni di zucchero
300 ml di acqua tiepida

Preparazione:
Impastare gli ingredienti secchi assieme a quelli liquidi nella planetaria (c'è chi scioglie il lievito secco in acqua, io no), mettere l'impasto in una ciotola, coprire con un panno pulito e mettere in forno a lievitare per 7 ore.

Stendere quindi l'impasto in due teglie rotonde medie e spennellarlo di olio, lasciare lievitare un'altra mezz'oretta e poi farcire con mozzarella, crescenza, aglio spremuto, un pizzichino di sale e speck trentino tagliato a julienne, infornare e cuocere a 200° fino a doratura (il tempo dipende dal vostro forno).

Buona settimana!

giovedì 16 febbraio 2012

La Pizza!Ode alla Calabrese



Mi sembra impossibile non aver mai parlato della pizza.
Pizza, oh pizza, mia cara, buonissima, succulenta pizza.
Sfido a trovare una sola persona a cui non piaccia.
Impossibile.
Semplice, veloce da fare, ancora di più da mangiare, personalizzabile come più ci piace, universale, versatile, leggera ma anche no, profumatissima, inebriante, morbida o croccante, chi più ne ha più ne metta, insomma questa è una dichiarazione d'amore:

I love Pizza !


Le serate con la mia mamma e la mia sorellina, sul divano con pizza e film d'amore.

Le cene con gli amici in pizzeria, risate, chiacchiere e limoncelli, che si sa, dopo cena non guastano mai.
Le "pizzate" nella prima casa nuova, amici di sempre, che sono rimasti, altri che non ci sono più.

E ancora la pizza a Ventimiglia dopo 3 settimane on the road sulle strade del sud della Spagna, che si sa "Dopo 20 giorni che non mangiamo pizza ci vuole proprio!" .
Epica.E squisita.

La pizza al pub del nostro lodge al Grand Canyon, gigante e farcita con tutto, anzi di più, e poi uscire e restare ammutoliti ammirando il cielo pieno di stelle.


Ognuno ha la sua ricetta ed i suoi segreti per ottenere un impasto più o meno morbido, più o meno elastico, più o meno croccante.
Io se devo essere sincera cambio ricetta ogni volta, e non sono mai rimasta delusa, poi con l'aiuto del mio fedele aiutante Ken adesso ottengo dei risultati strabilianti, lievitazione perfetta e squisiti buchi nell'impasto (che denotano la lievitazione perfetta di cui parlavo poc'anzi).
Questa volta ho utilizzato farina Manitoba al 100%, il risultato è stata una pasta croccante sul bordo e morbida al centro, favolosamente buona!
Prossimamente proverò con la percentuale 50 e 50, vediamo che verrà fuori.
Nel dubbio ho già l'acquolina.

Ingredienti:
1 kg di farina di Manitoba
2 cubetti di lievito fresco
Acqua tiepida q.b. (500-600 ml circa)
6 cucchiai di olio evo
20 gr. di sale fino
2 cucc.ni di zucchero

Preparazione:
mettete la farina nella ciotola dell'impastatrice,  fate sciogliere i cubetti di lievito sbriciolati in un mezzo bicchiere d'acqua tiepida, poi lo zucchero, mescolate bene ed  aggiungete alla farina, iniziate ad impastare con il gancio e mettete quindi il sale e l'olio precedentemente fatti sciogliere assieme ad un altro po' d'acqua, continuate a media velocità aggiungendo acqua q.b. ed aventualmente altra farina per aggiustare la consistenza fino ad ottenere un impasto compatto ed elastico.
Mettete a lievitare (io in forno) al riparo da correnti d'aria in una ciotola coperta da uno strofinaccio pulito per 4/5 ore.

Con queste dosi abbiamo fatto le seguenti pizze:
  • una teglia di pomodoro, mozzarella, cipolle, gorgo e speck
  • una teglia di tonno e cipolle
  • una teglia ai formaggi (crescenza, gorgo, ricotta e Asiago)
  • una teglia di calabrese
  • 10 pizzette medie
Per quanto riguarda il pomodoro io utilizzo la passata che condisco con un goccio di olio evo, un pizzico di sale, un pizzico di origano e poi faccio riposare ed insaporire il tutto in frigo per almeno un'oretta.

Nota di merito per la Calabrese che ho scelto per rappresentare il post di oggi, per me è il massimo!
So che non è diffusa in tutta Italia, per esempio in Veneto non sempre la trovo, quindi per chi non la conoscesse è una pizza bianca farcita con mozzarella, aglio tritato, peperoncino e olio ... che ve lo dico a fa'!?

Voglio infine condividere con voi la frase con la quale ho iniziato la giornata:

"Alla fine di un viaggio c'è sempre un letto da ricordare, un viaggio da ricominciare"
F.De Gregori

... mi è venuto spontaneo associarla a questa foto, mi sembra ancora di sentire il profumo delle coperte grezze e pesanti che hanno scaldato le nostre notti al Curry Village dello Yosemite National Park.
Giorni speciali, che sembrano oggi così lontani :''')


martedì 14 febbraio 2012

Chocolate Chips Cookies e un mare d'amore




14 febbraio 2012

La gente si lamenta  per il prolificare di cuori dalle più varie fogge .
La gente si lamenta per i molteplici Cupidi che fanno bella mostra di se' su giornali e vetrine.
La gente si lamenta di quanto costano i fiori.
La gente si lamenta per il bombardamento mediatico e non dei più famosi cioccolatini degli Innamorati.
E si che a me la nuova pubblicità piace così tanto:


Non solo perchè è San Valentino, ma perchè io sono innamorata ogni giorno.

A te, che sei il mio unico e grande amore, prometto di amarti oggi e domani, più di ieri, sempre.
Ti amo!

Stampo a cuore by Guardini

Quali migliori biscotti per festeggiare questa giornata dedicata a tutti gli innamorati, se non i CCC, morbidi, profumati e burrosi?
Da consumare con moderazione, creano dipendenza :)

Ingredienti per circa 50 biscotti:
220 gr. di burro
130 gr. di zucchero semolato
120 gr. di zucchero di canna
2 uova
290 gr. di farina
1 pizzico di sale
1 cucc.no di lievito
250 gr. di gocce di cioccolato fondente

Preparazione:
Nella ciotola dell'impastatrice mettere il burro in piccoli pezzi lasciato ammorbidire, lo zucchero e le uova, impastate a crema a media velocità, poi aggiungete la farina, il sale e il lievito, amalgamate bene il tutto ed infine aggiungete le gocce di cioccolato abbassando la velocità.
Preriscaldate il forno a 190°, rivestite una teglia con della carta forno e con l'aiuto di un cucchiaio posizionate a 5cm di distanza l'una dall'altra delle palline di impato (grandi quanto una noce), sulla mia teglia ce ne stanno 6, non abbondate perchè i biscotti gonfiano molto in cottura, infatti la prima infornata come risultato ha avuto un'unica teglia di biscotti, dalla quale ho ricavato grazie allo stampo Guardini tanti bei cuoricini.
Cuocete per 10 minuti circa, non devono dorarsi troppo altrimenti perderanno la loro morbidezza, si conservano per qualche giorno in una scatola di latta.

mercoledì 8 febbraio 2012

Sushi Party!



A volte mi capita di svegliarmi con un'idea ben precisa in testa.
Sabato mattina, ancora prima di aprire gli occhi mi sono ritrovata a pensare ad una cosa sola: SUSHI!
Così, dopo la prima puntata del mio sushi homemade, (nella quale sono ben spiegate le preparazioni base, ecco la seconda con delle nuove ricette.

Premessa importante: credo sia inutile dire che mangiare pesce crudo dalla dubbia provenienza è molto rischioso.
Immagino che nessuno di voi voglia prendersi l'Anisakis, quindi assicuratevi sempre (domandando al vostro pescivendolo di fiducia) che il pesce acquistato sia freschissimo e si possa mangiare crudo, teoricamente viene congelato appena dopo essere stato pescato, quindi non ci dovrebbero essere problemi, ma usiamo il congiuntivo.
Una sicurezza in più potrebbe essere quella di mettere in freezer tonno e salmone anche la notte prima di consumarli (ma vanno bene anche 5/6 ore, diciamo la mattina per la sera), e poi lasciarli scongelare in frigo prima di utilizzarli.

Ingredienti per 2 persone:
500 gr. di riso per sushi
1 tazzina di sakè
1 tazzina di aceto di riso (sostituibile con quello di mele)
1 cucchiaino di zucchero
200 gr. di filetto di salmone freschissimo
200 gr. di filetto di tonno freschissimo
4 mazzancolle
4 gamberi grigi
4 gamberi rossi
3 uova
salsa di soia
2 cucchiai di brodo Dashi
1 pizzico di sale
1 pizzico di zucchero
1/2 avocado
1/2 cetriolo
Alga Nori
Wasabi in pasta senza coloranti aggiunti

Preparazione:
bollite il riso oppure seguite il procedimento della cottura in poca acqua fino ad assorbimento e senza mescolare, dopodichè scolatelo e conditelo con il sake e l'aceto nei quali avrete precedentemente sciolto lo zucchero, mescolate bene e delicatamente e lasciate raffreddare.
Nel frattempo preparate il pesce, tagliate una strisciolina quadrata dal tonno e dal salmone che utilizzerete per i maki, poi finite i filetti tagliandoli a fettine oblique e sottili per il sashimi.
Sbollentate i gamberi per qualche secondo in acqua bollente, infilzandoli su uno spiedino di legno perchè non si arriccino, quando sono pronti togliete le teste, il carapace e lasciate però la coda, incideteli quindi sul ventre ed apriteli delicatamente a metà.
Tagliate a bastoncini il cetriolo e l'avocado e preparate il Tamagoyaki (la frittatina):
in un contenitore mescolate con le bacchette le uova assieme alla salsa di soia, al Dashi e condite con zucchero e sale, ungete quindi con olio di semi una padella antiaderente (Illa Pearl BioCook by Illa) , quindi con un mestolino rovesciate 1/3 del composto nella padella, giusto da coprire il fondo, e non appena si rapprende aiutandovi con le bacchette formate un rotolino che sposterete a lato della padella, continuate fino a finire le uova.
Vi lascio un video esplicativo per capire meglio il procedimento:



Quando tutti gli ingredienti saranno pronti, iniziamo ad assemblarli.

Per i Nigiri prendete 2 cucchiai di riso e metteli nella mano, vicini all'attaccatura delle dita schiacciate bene fino ad ottenere delle polpettine, mettete sul loro dorso una punta di wasabi e ricopritele con una fettina di tonno o salmone tagliata dello spessore che preferite, compattate sui lati.
I miei li ho farciti con sashimi, gamberi e Tamagoyaki fermato con una striscia di alga Nori fissata alla base con un chicco di riso.
Ricordate che i Nigiri vanno sempre serviti in coppia, per simboleggiare la pace.
 
Ho fatto poi 3 diversi tipi di Hosomaki:
- gamberi rossi, tamagoyaki, cetriolo  e bottarga (ottimo!)
- wasabi, tonno, cetriolo e avocado
- wasabi, salmone, cetriolo e avocado
 

Ho poi sperimentato i Gunkan Maki (letteralmente rotolino di nave da guerra), per la sua forma a contenitore, che va riempito.
Il procedimento è fare delle polpettine come per i nigiri, che vanno rivestite da una striscia alta circa 5cm di alga Nori e fissata con un chicco di riso, il ripieno è fatto da tamagoyaki, filetto di tonno ed un bastoncino di cetriolo, ma non ci sono limiti alla fantasia, si possono usare uova di salmone, verdura e pesce vario, l'importante è il colore!

lunedì 6 febbraio 2012

Torta salata con porri, gamberi rossi e pancetta


Teglia Primavera by Guardini

Con questo freddo una bella (e buona) torta salata è quello che ci vuole.
Magari che contenga ingredienti dai colori vivaci e dal profumo inebriante, cosa che per me hanno questi che ho utilizzato.
Perchè anche una torta salata può diventare un piatto "prezioso" se composta dagli ingredienti giusti.
Questa volta ho pensato di abbinare i porri, che spesso compaiono nelle mie preparazioni grazie al loro gusto delicato ma intrigante al tempo stesso, assieme ai gamberi rossi, dalle carni succulenti, dolci e polpose, hod eciso infine di aggiungere dei cubetti di pancetta perchè, bhe ... ci sta sempre bene :)

Promossa!

Ingredienti:
1 rotolo di p.sfoglia fresca
50 gr. di pancetta dolce a cubetti
4 grandi gamberi rossi
1 porro medio
200 gr. di ricotta
80 gr. di Philadelphia
Olio q.b.
Sale q.b.

Preparazione:
affettate sottilmente il Porro, parte bianca e parte verde, e mettetelo a soffriggere con un goccio di olio evo ed un pizzico di sale in un padellino antiaderente (IllaPearl/BioCook by Illa) e non appena si è ammorbidito aggiugete la pancetta, lasciate cuocere per una decina di minuti affinchè si rosoli bene, dopodichè spegnete il fuoco ed aggiungete i gamberi rossi tritati a coltello.
In una ciotola mettete i porri e aggiungete poi la ricotta e il Philadelphia, mescolate bene, assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale.
Foderate una teglia (Primavera by Guardini) con la carta forno e poi rivestitela con la pasta sfoglia, farcite con il composto, richiudete i bordi ed infornate a 200° fino a doratura.

Buona settimana!
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