mercoledì 26 settembre 2012

Duo Ristorante Tapas Bar - Trento (TN)



... finalmente qualcosa del genere a Trento!
Ai margini del centro storico, vicino alla stazione ferroviaria, ecco il Duo Ristorante Tapas Bar, una nuova gemma nascosta nella città di Trento.
Certo, la zona non è delle migliori, ma comunque ben illuminata e relativamente tranquilla, con vaste possibilità di parcheggio tutt'attorno, e comunque facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici, autobus, pullman e treno.
Il locale si sviluppa su due livelli, il bar al piano terra e il ristorante (e il bagno) al piano interrato.
Entrando si percepisce subito una piacevole sensazione di intimità, l'arredo è essenziale, e una grande vetrata la fa da padrona, regalando uno scorcio sulla strada e sulle luci del tramonto che lasciano il posto a quelle delle città quando diventa buio.
Al bancone Natascia e Arianna accolgono con gentilezza, simpatia e professionalità il cliente e sono pronte a consigliare un bicchiere di vino, un cocktail, o l'aperitivo della casa, il Duo Spritz, che personalmente io adoro, composto da Martini rosè, TrentoDoc ed un tocco favoloso e personalissimo di infusione di miele al rosmarino, che io mi sogno anche di notte, che ve lo dico a fa' ... è diventato da subito il mio nuovo spritz preferito (e io, di spritz me ne intendo).
Assieme all'aperitivo vengono servite delle tapas di benvenuto, l'unico problema?
... sono così buone che finiscono subito, ma questo è facilmente risolvibile scegliendone delle altre dall'apposito menù, di seguito un piccolo esempio, trovato sul loro sito (sono gli stuzzichini serviti il giorno dell'inaugurazione), io c'ero e posso confermare che erano ottimi:

piadine stracchino e rucola
cannelloni all'amatriciana
focaccia al cotto
frittura di latterini
carne salada su rosti di patate
patè di fegatini ai semi di finocchio e lardo

Menzione speciale anche per la selezione di birre belghe.
Insomma, come avrete capito per quanto riguarda l'ora dell'aperitivo il locale è stato testato in lungo e in largo, più e più volte ed è sempre un piacere tornarci e portare nuovi amici.


Lo scorso week end è toccato anche al ristorante, complice un aperitivo protratto a lungo ed un tavolo che si è liberato proprio mentre stavamo per andarcene, abbiamo deciso di fermarci per assaggiare le delizie dello chef Mauro Valandro, fino a quel momento ammirate solo sul menù.
Guidati da Arianna, competente addetta alla sala e sommelier, per accompagnare la cena abbiamo scelto un "Riserva del Conte" vino rosso ad uvaggio misto (Lagrein-Merlot-Cabernet) della cantina Manincor di Caldaro (BZ).
Abbiamo gradito molto il gusto avvolgente e le note di frutti di bosco, che lasciano poi posto alla liquirizia e ad un sentore di pepe.


La cena è iniziata con un "Uovo morbido, patate alla senape, croccante al timo e capperi", un signore antipasto composto da un uovo pochè cotto alla perfezione, servito su dadolata di patate lesse aromatizzate alla senape, non troppo morbide che contrastavano alla perfezione con la cremosità dell'uovo e arricchite da una sorta di crumble salato profumatissimo grazie al timo ed ai capperi.


Abbiamo continuato con un "Cannolo di speck, mousse al formaggio Crucolo, insalatina estiva agrodolce di mele", un piatto colorato e stuzzicante composto da 3 cannoli di speck ripieni di una leggerissima mousse al Crucolo, il nostro formaggio Asiago ed accompagnato da un'insalatina sfiziosissima composta da tenera misticanza e dadini di mela, un piatto contenente tutti i gusti e profumi del Trentino, semplice ma davvero ottimo, che piacerà anche a chi non gradisce particolarmente l'agrodolce.


Il primo piatto "Tallutzas al ragù di vitello con schiuma al Trentingrana" ci ha scaldato il cuore come pochi primi piatti hanno fatto prima, un formato di pasta originale, che personalmente non conoscevo, circondata da un ragù di vitello saporito e classico, e decorato con il tocco della schiuma al Trentingrana dalla texture vellutata, una coccola per il palato.


E' stato poi il turno della "Coscia d'anatra speziata, cavolfiori fritti e valeriana", una vera sorpresa per me, che avevo sempre e solo mangiato il petto, cottura croccante all'esterno e rosata all'interno, semi di cumino e servita assieme ad una favolosa tempura di cavolfiori, leggera e friabile, della tenera valeriana e una crema di sedano rapa, molto fresca e piacevole.


Il piatto forte è stato però, senza ombra di dubbio, l' "Umido di capriolo glassato al pistacchio su polenta Valsugana e verza", che potrebbe essere tranquillamente un piatto unico, i bocconcini di capriolo erano molto saporiti e cotti magistralmente, in maniera tale che il forte sapore della selvaggina non sovrastasse gli altri ingredienti, la polenta e la verza sono sicuramente un connubio vincente, diciamo che l'unica pecca è stato il prezzo, un pochino alto per la poca quantità di carne, ma forse parlo da persona fortunata, in quanto ho la possibilità di avere sempre a disposizione questo tipo di carne rossa, quindi promosso a pieni voti!


Non è per nulla scontato dire di aver chiuso in bellezza, anzi dolcezza, con gli strabilianti dolci della casa, un "Tiramisù al tabacco, gelato di fava tonka", che oltre a strabiliante definirei grandioso, ma è ancora poco, e quindi non dico nient'altro se non:"Andate a provarlo!", perchè l'aroma del tabacco che caratterizza la cialda al cioccolato si sposa a meraviglia con il gelato alla fava tonka, dato che sono entrambi ingredienti che provengono dalla terra, come ci ha spiegato Arianna.


I "Fichi marinati al Vino Porto e aceto balsamico, royale al cioccolato bianco, schiuma alla cannella" non sono stati da meno e anche questa volta non posso fare altro che definirlo un dolce sensazionale, io che di solito i dolci non li amo, mi sono dovuta ricredere ...


Concludo dicendo che l'ambiente, leggermente formale, non è sicuramente adatto a compagnie schiamazzanti o famiglie con bambini che scorrazzano qua e là, ma se cercate un posticino intimo, romantico, rilassante e ricercato è il posto che fa per voi!
Rapporto qualità prezzo buono, se non si beve troppo il costo di una cena completa si aggira sui 35/40 € a persona.

Cosa aspettate?
... se avete in programma di visitare la città, magari in occasione dei Mercatini di Natale, segnatevi l'indirizzo e ricordatevi di prenotare!!!

Io non vedo l'ora di ritornarci.

lunedì 24 settembre 2012

Pasta all'aragosta con pomodorini e erbe aromatiche



Mettete una mattina, a Barcellona.



Mettete un favoloso mercato coperto, la Boqueria, Paradiso di ogni foodie e non, anzi diciamo pure Paradiso in generale.


Ecco, quella mattina ci sentivamo golosi e così siamo ritornati a casa con due splendide aragoste, vive ovviamente, che sarebbero diventate di lì a poco il nostro pranzo.
Ok, ok, ok, uccidere le aragoste è crudele, ma sono così buone che lo si dimentica presto.
E poi basta farle uccidere dal pescivendolo, sempre che lo faccia.
Noi abbiamo preferito farlo da soli, bisognerà pur impare, no?


(Il video ve lo risparmio, anche se potrebbe essere molto utile, sia mai che mi ritrovi degli animalisti inferociti sotto casa, dato che già sono sulla loro lista nera meglio non rischiare!)
;)

Ingredienti per 4 persone:
1.2 kg circa di aragosta (noi ne abbiamo prese due diverse)
1 pugno di pomodorini talmente belli che erano tutti della stessa dimensione
3 piccoli cipollotti
2 spicchi d'aglio
1 mazzetto di erbe aromatiche (basilico, erba cipollina, timo)
Olio evo q.b.
Sale q.b.

Preparazione:
abbiamo deciso di cucinare in padella l'aragosta più piccola, quella del mediterraneo, così dopo averla uccisa in un solo colpo, conficcandole il coltello nella testa, l'abbiamo divisa a metà.
Il mio moroso non sarebbe d'accordo nell'utilizzo del plurale dato che lo sporco lavoro l'ha dovuto fare lui :)
Cuocere l'aragosta dalla parte tagliata in una padella antiaderente contenente un filo d'olio evo ed un trito fatto con un cipollotto e gli spicchi d'aglio, la cottura varia secondo il peso dell'aragosta, ma dato che dopo sarebbe finita nella pentola del sugo, un 7/8 minuti sono bastati.


Alla seconda aragosta è toccata invece la fine più classica, e cioè è stata bollita per una ventina di minuti (anche qui il tempo di cottura dipende dal peso, fatevi sempre consigliare da chi la comprate) in acqua aromatizzata con un cipollotto tagliato a metà.



Dopo aver spolpato entrambi i crostacei, abbiamo trasferito il fondo di cottura dell'aragosta più piccola in una seconda padella antiaderente, abbiamo aggiunto un secondo cipollotto tritato e poi i pomodorini tagliati a metà e la polpa delle aragoste tagliate a bocconcini, abbiamo fatto saltare per qualche minuto ed insaporire bene, poi abbiamo terminato con un trito di erbe aromatiche.
Abbiamo cotto la pasta (delle ottime reginette) al dente e l'abbiamo condita con il nostro favoloso sugo, un'ultimo pizzico di erbe aromatiche tritate et voilà!

Buona  settimana a tutti!

venerdì 21 settembre 2012

Muffins (morbidissimi!!!) alle mele e cannella



La ricetta di oggi su Vita Nova è un morbido e profumatissimo benvenuto per l'Autunno!
Vi aspetto qui.

Buon week end!

mercoledì 19 settembre 2012

Hummus e Baba Ganoush con tahina fatta in casa




Ieri è stata una giornata estremamente produttiva.
Avevo voglia di impastare, infornare, frullare, tritare ... ed ecco qui il risultato: un ottimo hummus con peperoni arrostiti e un'altrettanto ottima baba ganoush.
Ma cosa sono?
Entrambi sono due preparazioni arabe, il primo a base di ceci e la seconda a base di melanzane legate dallo stesso ingrediente, la tahina e cioè una pasta di sesamo bianco e olio di semi.
Primo inghippo: non avevo la tahina, e non avevo nemmeno voglia di andare fino a quel supermercato in centro che la vende quindi ... l'ho fatta io dopo aver cercato e confrontato varie ricette sul web che contemplavano quasi tutte l'utilizzo degli stessi ingredienti nelle stesse proporzioni.

Ingredienti per 1 vasetto da 150 ml:
100 gr. di semi di sesamo bianchi
50 gr. di olio di semi (di girasole)
1 pizzico di sale

Preparazione:
in un padellino antiaderente (Pearl by Illa) tostare leggermente i semini di sesamo, attenzione però non devono scurirsi troppo altrimenti il gusto della salsa sarà molto amaro, basta scaldarli bene così si frulleranno con facilità.
Nel biccchiere del frullatore trasferire quindi i semini, aggiungere l'olio e il sale e frullare fino ad ottenere una salsa densa ed omogenea.

Facile no?E subito pronta da usare!


Passiamo ora alla ricetta dell'hummus, altrettanto facile e veloce.

Ingredienti per 4 persone:
200 gr. di ceci in scatola 
2 spicchi d'aglio tritati
2 cucchiai di tahina
1/2 peperone arrosto giallo
11/2 peperone arrosto rosso
Paprika e prezzemolo per guarnire

Preparazione:
frullare i ceci assieme a tutti gli altri ingredienti, aggiustare eventualmente il sale e servire decorata con paprika e prezzemolo tritato.


Anche la preparazione della baba ganoush è molto semplice, solo un pochino più lunga per via della cottura in forno delle melanzane.

Ingredienti per 4 persone:
2 melanzane lunghe medie
2 spicchi di aglio tritati
2 cucchiai e mezzo di tahina
Olio evo q.b.
Paprika e prezzemolo per guarnire

Preparazione:
bucherellare le melanzane con i rebbi di una forchetta, avvolgerle poi con l'alluminio creando un cartoccio e metterle in forno preriscaldato a 250° per 60 minuti.
Quando saranno cotte lasciarle raffreddare, tagliarle a metà ed estrarre la polpa, strizzandola bene dall'acqua in eccesso.
Aiutandosi con lo schiacciapatate schiacciare bene la polpa e trasferirla in una ciotola, aggiungere gli altri ingredienti continuando a schiacciare con la forchetta, aggiustare la consistenza con un filo di olio evo ed anche in questo caso guarnire con paprika e prezzemolo tritato.



Io ho servito entrambe le preparazione con dell'ottimo pane pita fatto in casa ...
... ma questa è un'altra storia (e voi dovrete aspettare la prossima volta).

Buona giornata a tutti!

lunedì 17 settembre 2012

Pulpo a la Gallega e buon (re)inizio!



E così anche settembre è arrivato, anzi diciamo pure che se ne sta quasi andando, lasciando posto ad un nuovo autunno.



Finite le vacanze, le giornate al mare e le notti passate a guardare le stelle si torna alla realtà, chi a scuola, chi al lavoro, chi come me, alla ricerca di una nuova occupazione.
Per me settembre è più l'inizio di un nuovo anno di quanto lo sia gennaio.
Diciamo che questo 2012 è stato un anno ... interessante.
Doloroso, faticoso, stressante, ma anche divertente, stimolante e pieno.
Ho conosciuto nuove persone, fatto nuove esperienze, preso parte a situazioni che mai avrei pensato potessero capitare a me.
A breve, tra qualche mese, ci saranno delle grandi novità e spero vi piaceranno ed  entusiasmeranno come hanno fatto con me (per  la cronaca: niente bimbi in arrivo, mi sto ancora allenando con la mia bellissima "nipotina" e questo per ora mi basta) :D

Sono appena tornata da Barcellona dove ho passato 5 splendidi giorni all'insegna del buon cibo, dell'arte e delle scarpinate infinite assieme ai migliori amici che ci si possa augurare di avere, la ricetta di oggi è un omaggio alla vacanza trascorsa, alle sue tapas e ai suoi inifiniti colori ... ecco di cosa parlo:


... e dato che la nostalgia si sta già facendo sentire, ecco a voi la ricetta di uno dei piatti simbolo della Spagna, il Pulpo a la Gallega, una sorta di insalata di polpo e patate aromatizzata con pimenton o paprika:

Ingredienti per 4 persone:
1,8/2 kg di polpo decongelato (oppure fresco e congelato per 2 giorni) - ciò aumenterà la morbidezza della carne
1 cipolla rossa
4 patate medie
Paprika dolce e forte q.b.
Olio evo q.b.
Sale q.b.

Preparazione:
portare ad ebollizione una pentola d'acqua aromatizzandola con la cipolla sbucciata e tagliata in quarti, dopodichè immergere il polpo tenendolo con una pinza per un paio di secondi e poi tirarlo fuori, ripetere l'operazione per 3 volte, lasciare quindi cuocere a fuoco medio per 50 minuti, dipende dal peso del polpo.


Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare il polpo nella sua acqua, dopodichè estrarlo e cuocere le patate tagliate a tocchetti o a fette nella stessa acqua aggiungendo un pizzico di sale, per 15 minuti circa o comunque finchè non saranno morbide.
Scolare le patate e sistemarle su un piatto da portata, cospargerle di olio evo e paprika, dopodichè tagliare a tocchetti i tentacoli del polipo (le ventose potete toglierle come no), la testa tagliatela a striscioline o utilizzatela per un sugo di pesce) e conditelo come le patate, terminando con un pizzico di sale.

E allora ben ritrovati e buon reinizio a tutti!
Un abbraccio,
Meggy

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