venerdì 23 dicembre 2011

Calamari ripieni agli agrumi e zenzero e Tanti Auguri!


Oggi solo qualche parola, voglio augurarvi di passare uno splendido Natale e delle serene Feste circondati da famiglia e amici.

(Immagine presa dal web)

Vi lascio un piatto leggero e profumatissimo, perfetto per la Vigilia e per le grasse mangiate che seguiranno, può essere un antipasto sfizioso oppure un secondo, se accompagnato con patate lesse come ho fatto io.

Ingredienti per 2 persone:
10 calamari medi puliti
2 spicchi d'aglio
1 mandarino
1 limone
Zenzero fresco
Pangrattato q.b.
Sale q.b.
Olio evo
Miele
Salsa di soia dolce

Preparazione:
togliete i tentacoli e le alette ai calamarie metteteli nel mixer assieme all'aglio, alla scorza gratuggiata del mandarino e del limone, allo zenzero sempre gratuggiato, aggiungete un pizzico di sale e tritate il tutto.
Fate saltare il ripieno in una padella antiaderente (GreenLine by Ballarini) , mettetelo in una ciotola ed aggiungete un po' di pangrattato, amalgamate ed aggiustate di sale.
Procedete riempiendo i calamari e fissandoli bene con un paio di stuzzicadenti, in modo che durante la cottura il ripieno non fuoriesca.
Preparate un emulsione con olio evo, il succo del limone, un cucchiaio di miele ed uno di salsa di soia dolce, sbattete bene con la frusta (in silicone by Pavonidea) , utilizzate un pennello (con setole in silicone by Pedrini) per ungere il fondo di una teglia dove andrete ad adagiare i calamari, spennellate anche loro ed infornate a 200° fino a doratura, continuando a spennellarli con l'emulsione ogni 10 minuti.
Servite con patate lesse.

mercoledì 21 dicembre 2011

I Finger Food delle Feste


Lunedì sera io e la mia amica Patty siamo state ad un corso di cucina sull'Happy Hour, organizzato dalla scuola "Peccati di Gola" , sede di Rovereto, e tenutosi a casa di Sonia, una splendida persona che ci ha accolte a braccia aperte e che colgo l'occasione di ringraziare nuovamente.
Nel corso della serata abbiamo imparato a fare una decina di finger food che oggi voglio condividere con tutti Voi in modo tale da offrirvi qualche spunto per questi giorni di festa.

Ormai ci siamo ... mancano solo 3 giorni a Natale!




Di seguito troverete 7 stuzzicanti bocconcini di facile realizzazione, per la maggior parte di essi è possibile utilizzare il mixer, accorciando i tempi di preparazione.

Savarin di gorgonzola e noci su brisè al parmigiano


Ingredienti:
° per la brisè al parmigiano:

250 gr. di farina 00
150 gr. di burro ammorbidito
1 pizzico di zucchero
70 gr. di parmigiano gratuggiato
1 tuorlo
1/2 uovo
Sale e pepe q.b.

Preparazione:
Impastare il burro morbido assieme alle uova, sale, pepe, zucchero e formaggio.
Incorporare velocemente la farina facendo attenzione a non lavorare troppo l'impasto in modo che non si scaldi.
Dividere quini in due "salami", avvolgerli strettamente con la pellicola e mettere in frigo o freezer a risposare per circa un'oretta.
Tagliarli infine e fette e cuocerli in forno a 180° fino a doratura.

° per 25 savarins circa:

150 gr. di ricotta
150 gr. di gorgonzola dolce
15 gr. di grana gratuggiato
50 gr. di panna fresca
Sale e pepe q.b.
4 gr. di colla di pesce
Gherigli di noce

Preparazione (nel mixer):
frullare assieme il gorgo, la ricotta e il grana.
Mettere a bagno nell'acqua fredda la colla di pesce e una volta ammorbidita strizzarla e farla sciogliere nella panna calda.
Unire quindi alla panna i formaggi frullati, poco alla volta per evitare che con lo shock termico si formino dei grumi.
Regolare di sale e pepe, mettere il composto in stampini da savarins e congelare in freezer.
Un'ora prima dell'uso estrarre i savarins e posizionarli sui crostini di brisè, decorando con un gheriglio di noce.



Crema allo yogurt e pera con salmone e sesamo nero


Ingredienti per circa 25 pezzi:
Pasta brisè al parmigiano per la base
100 gr. di salmone affumicato
250 gr. di crescenza
75 gr. di yogurt greco
70 gr. di polpa di pera
Semi di sesamo nero
Barba di finocchio

Preparazione:
mescolare assieme la crescenza e lo yogurt greco, aggiungere un po' di barba di finocchio trotata e la polpa della pera tagliata a cubettini (brunoise).
Mettere l'impasto in una sac a poche con punta a stella e farcire i crostini di brisè al parmigiano, guarnire con un ventaglietto di salmone e sesamo nero.




Fiorellini di pane con pomodoro confit


Ingredienti:
° per i fiorellini

pane da tramezzini o pan carrè senza crosta
burro fuso

Preparazione:
Appiattire con un mattarello le fette di pane, oppure passarle con la macchinetta tirapasta.
Spennellarle con del burro fuso, copparle con lo stampino desiderato (in questo caso fiore), inserirle tra due formine cappate (tipo quelle per le madeleines), ma anche no, infornare a 180° fino a doratura

° per la farcitura con pomodoro confit:
250 gr. di Philadelphia condito con sale e pepe
Olive taggiasche q.b.
Sale e pepe q.b.
Pomodorini ciliegia confit (seccati in forno con olio, sale e zucchero)

Preparazione:
farcire con la sac a poche i fiorellini e guarnire con un pomodoro confit e metà oliva



Bignè con capperi e olive


Ingredienti:
25 piccoli bignè già pronti
300 gr. di robiola
100 gr. di olive taggiasche tritate
50 gr. di capperi tritati
Prezzemolo q.b.
Sale e pepe q.b.

Preparazione:
Amalgamare la robiola assieme al formaggio, ai capperi, alle olive e al prezzemolo, regolare di sale e pepe e farcire i bignè con la sac a poche dopo averli tagliati a metà.
Decorare con cetriolini sottaceto o foglie di menta.


Morbidi al prosciutto cotto e pistacchi

Ingredienti per circa 20 pezzi:
120 gr. di Asiago fresco a dadini
150 gr. di prosciutto cotto
80 gr. di parmigiano gratuggiato
1 uovo
1 dl. di panna fresca
Pistacchi per guarnire

Preparazione:
tritare al mixer i formaggi e il prosciutto, salare e pepare ed aggiunfere l'uovo e la panna.
Mescolare bene e versare il composto in stampini di silicone (se utilizzate stampini in metallo imburrateli ed infarinateli). cuocere in forno a 180° per circa 10 minuti.
Lasciare intiepidire, staccare dagli stampini, decorare con i pistacchi e servire in cucchiai da finger food.



Canapè di hummus e peperoni arrostiti


Ingredienti:
Pane da tramezzino
3 peperoni arrostiti (eventualmente anche sott'olio)
2 spicchi di aglio tritati
1 scatola di ceci scolati
2 cucchiai di succo di limone
3 cucchiai di tahini (oppure curry o paprika forte)
Sale q.b.
Olio evo q.b.
Prezzemolo q.b.

Preparazione:
Tritare grossolanamente a coltello un peperone e tenerlo da parte per le decorazioni.
Frullare i peperoni rimasti con l'aglio, aggiungere i ceci,il succo di limone, il tahini, olio e sale.
Spalmare le fette di pane con il composto e mettere in freezer a compattare, un'ora prima dell'uso togliere dal freezer e tagliare a triangoli.
Farcire con il peperone tritato e il prezzemolo.

Buoni preparativi, ci sentiamo venerdì per gli auguri!

lunedì 19 dicembre 2011

Radicchio tardivo al forno con fontina e speck d'anatra


Ho parlato più volte di amicizia sulle pagine di questo blog.

Forse sono ingenua, o forse stupida, sta di fatto che io in questo sentimento ci credo parecchio, ancora, nonostante tutto.
Gli amici che farebbero di tutto per me li conto sulle dita di una mano, ma ci sono, e io li amo con tutto il mio cuore.
Ci sono persone con le quali trascorri le giornate, le serate e le vacanze, e sono quelle sopracitate, poi ci sono quelle che conosci da sempre con le quali però hai un rapporto “da week end” , da party, poi ci sono quelli che conosci da sempre e che anche se non vedi spesso sai che puoi chiamarli a qualunque ora del giorno e della notte e puoi stare certo che ti risponderanno.
Purtroppo ci sono anche quelli che davi per scontato che sarebbero cresciuti assieme a te, che avrebbero fatto un discorso strappalacrime al tuo matrimonio e che i loro figli avrebbero giocato con i tuoi, ma loro per qualche motivo se ne sono andati, e ti hanno lasciato con i tuoi mille dubbi su “come sarebbe potuto essere”.
Hey tu, si, ti odio, ma non posso smettere di pensarti.
Mi manchi cazzo.
Meno male che poi arrivano gli amici nuovi , quelli che non hai mai visto ma che ti sembra di conoscere da una vita, quelli con i quali resti in contatto tramite il web e tramite sms, i loro volti visti in foto così tante volte … ma che per lontananza o pigrizia non hai mai incontrato.
Finchè ti ritrovi alla stazione di Trento, una fredda mattina di dicembre, gli occhi che studiano i volti delle persone appena scese dal treno che si stanno riversando all’interno del tunnel, e poi incroci due occhi azzurri, familiari e sorridenti, baci e abbracci “Finalmente ci incontriamo!” .
Ho passato un bellissimo week end tra amici, buon cibo e buon vino.
Ho conosciuto Angela, toscana doc, bellissima, divertente e alla mano, ha conquistato tutti gli amici che le ho presentato, ci siamo fatte mille risate e le ho fatto assaggiare un sacco di cose buone.

Grazie per questi due giorni speciali, speriamo di avere dato il via ad una bella tradizione di incontri prenatalizi!



Dopo quindi due giorni di grasse mangiate e bevute, restiamo sul “leggero” (ma quando mai…) con un ottimo radicchio tardivo conciato per le feste, un antipasto o un secondo leggero ma goloso.

Ingredieni per 2 persone:
2 bei cespi di radicchio tardivo
24 fettine di fontina (tagliate con il pelapatate)
24 fettine di speck d’anatra
Olio evo
Aceto di mele bio
Fiocchi di sale affumicato
Pepe
Zucchero

Preparazione:
spennellate il fondo di una piccola teglia con qualche goccia di olio evo e qualche goccia di aceto di mele bio, aggiungete quindi una macinata di fiocchi di sale affumicato e un pizzico di zucchero.
Lavate bene il radicchio e tagliate il cesco a metà per la lunghezza.
Adagiate la base sulla teglia, spennellate con qualche goccia d’olio evo e farcite l’interno con qualche fiocco di sale affumicato, un pizzico di pepe, 6 fettine di fontina (3+3) e altre 6 di speck d’anatra.
Infornate a 180° per circa 20 minuti, o comunque finchè il radicchio non si sarà cotto e quindi ammorbidito.

venerdì 16 dicembre 2011

Filetto di Scottona impanato alla torinese con profumo di rosmarino


Oggi è il turno della Scottona trentina, altro prodotto di punta della mia Regione.
I capi sono incroci della razza Blue belga con razze di zona, come la Frisona e la Pezzata Rossa e provengono da allevamenti validati, dove possono crescere bene grazie ad un'alimentazione sana ed equilibrata e con un' ampia possibilità di movimento.
Essendo la Scottona una giovane femmina, di massimo 22 mesi, che non ha mai partorito, sviluppa una carne con piccole venature di grasso che sciogliendosi in cottura rendono il taglio morbidissimo e succulento.
Curiosità: perchè si chiama Scottona?Essendo una femmina che non ha mai partorito, in passato i contadini si sentivano "scottati" dal fatto che dovesse essere macellata pur non lasciando nessun erede.

In questa preparazione (vista e segnata dopo una puntata di Masterchef eseguita dallo chef Davide Scabin) ho utilizzato il filetto, in famiglia siamo soliti ad acquistare anche la costata e, credetemi, è la fine del mondo.
Ma veniamo a questa golosissima "cotoletta", perfetta da mangiare con le mani :)

Ingredienti per 2 persone:
400 gr. di filetto in 2 fette spesse
2 uova
100 gr. di grissini
Pangrattato q.b.
Farina q.b.
Burro chiarificato per la cottura

Preparazione:
preparate 4 piattini dove metterete la farina, le uova sbattute, il pangrattato e i grissini sminuzzati.
Iniziate infarinando la carne, passatela quindi nell'uovo, poi nel pangrattato ed infine nei grissini.
Procedete poi con la cottura nel burro chiarificato, appena sfrigola dorate la carne a fuoco medio alto da entrambi i lati per circa 3'' per parte (attenzione a non cuocerla troppo a lungo!).
Lasciate riposare per qualche minuto, dopodichè posizionatela su una griglia con piedini con sotto un letto di rosmarino, al quale darete fuoco con il cannello affinchè profumi la carne.

La ricetta originale prevedeva l'accompagnamento con una Salsa inglese, ma io ho preferito evitarla.

La doppia panatura conferisce al piatto una speciale croccantezza, il risultato è stato molto sfizioso!

Sono felicissima che sia venerdì, domani conoscerò un'amica toscana che fin'ora è stata solo un'amica virtuale.
Ci "conosciamo" da 6 anni, forse di più e io le sono molto affezionata,  non vedo l'ora di abbracciarla per davvero!



Buon fine settimana a tutti voi <3

PS: Vi piace il mio albero?

mercoledì 14 dicembre 2011

Filetto di trota Astro del Trentino al forno con lime e patate


Mangio le trote sin da quando ero piccola.
Essendo mio papà e i miei zii oltre ad esperi cacciatori, anche pescatori, questi pesci apparivano spesso sulla nostra tavola.
Non ero quindi “allergica” al pesce come la maggior parte dei miei amichetti di scuola.
Allergici al pesce, ma quando mai!

Oggi parliamo di trote del Trentino.
In particolare della qualità Astro, allevata in tutta la Regione, dalle carni rosee, a basso contenuto di grassi (al max il 6% del peso) e OGM free.
Queste trote, appartenenti ai salmonidi, crescono nelle acque pure delle Dolomiti e sono quindi ricche di proteine nobili, Sali minerali e Omega 3.

Ad ogni modo, pur non essendo le trote Astro pescate in ruscelli di montagna, sono una qualità che apprezzo molto, sono particolarmente digeribili e leggere, e si sposano sia con condimenti semplici che un pochino più elaborati.
La mia mamma me le faceva al forno con un po’ di pangrattato e prezzemolo, ed un tocco finale di limone, questa mia di oggi è una reinterpretazione con il lime, che trovo squisito.
A dire la verità mentre le preparavo pensavo ci sarebbe stato alla perfezione un Mojito d'accompagnamento.
Sono incorreggibile.

Ingredienti per 2 persone:
4 filetti di trota Astro
2 lime
1 mazzetto di prezzemolo
Sale rosso delle Hawaii
6 patate medie

Preparazione:
sbucciate ed affettate molto sottilmente le patate, distribuitele sul fondo di una placca da forno leggermente oliata, appoggiatevi sopra i filetti di trota e conditeli con un pizzico di sale rosso delle Hawaii (che per me è perfetto con il pesce), due fettine di lime ed un po’ di prezzemolo tritato.
Infornate a 170° per circa 15 minuti, finchè le patate saranno ben dorate, in quanto la trota non necessita di lunghe cotture.

lunedì 12 dicembre 2011

La cupcakekkata matrimoniale e il cream cheese (Philadelphia) frosting


Voglio condividere con voi il risultato di due giorni di forno acceso, sac a poche infiammata e farina e frosting everywhere.





Ecco a voi i 72 cupcakes che ho fatto per un matrimonio al quale ho partecipato sabato, inutile dire che senza Ken, il mio nuovo alleato in cucina, sarebbe stato moooooolto più difficile realizzare il tutto.



Di seguito alcuni utili tips per chi volesse cimentarsi in una simile impresa ...
Mercoledì 07/12: spesa fatta!Gli ingredienti per le basi e il frosting sono a posto.
Giovedì 08/12: sveglia di buon'ora, si preparano gli impasti (ai frutti di bosco, alle carote ed al cioccolato) e si inizia ad infornare, calcolate 25 minuti circa per ogni teglia da 12, a 175°.
Venerdì 09/12: dopo essere andata a comprare il nuovo robot da cucina (Kenwood Prospero KM266) e una sac a poche professionale in silicone della Silikomart con tanti beccucci, dopo pranzo inizio a preparare il cream cheese frosting, lo faccio quindi riposare per una mezz'oretta in frigo, lo divido poi in 3 ciotole e con una punta di colorante alimentare in gel ottengo l'intensità giusta della colorazione.Verso le 16.00 inizio a decorare i cupcakes e in mezz'oretta ho finito.

Ingredienti per il cream cheese frosting (per 24 cupcakes):
320 gr. di Philadelphia in panetti freddo (non utilizzate quello in vaschetta perchè c'è il rischio che non risulti poi abbastanza sodo)
150 gr. di burro a temperatura ambiente
1 bustina di vanillina (o estratto naturale di vaniglia)
220 gr. di zucchero a velo setacciato

Preparazione:
nella ciotola d'acciaio dell'impastatrice mette il burro a cubetti e lavoratelo con la frusta piatta a media velocità finchè non raggiunge una consistenza morbida e cremosa, aggiungete quindi il Philadelphia sempre a cubetti, continuate a lavorare finchè non si amalgama bene, aggiungete lo zucchero a velo un cucchiaio alla volta e quindi la vanillina.ùIl risultato finale dovrà essere liscio, e compatto ma allo stesso tempo spumoso.
Lasciare riposare una mezz'oretta in frigo prima dell'utilizzo.

mercoledì 7 dicembre 2011

Creme brulèe al frutto della passione


Il fatto è che ho sempre sognato avere il cannello per la creme brulèe.
Anche se non avevo mai fatto la creme brulèe.
E nemmeno era nei miei piani.
Ma poi è successo che l'ho visto sullo scaffale più alto del mio negozio preferito, mi ammiccava furbescamente, in punta di piedi ho arraffato la scatola e adesso la mia mente brulica di idee bruciacchiate.
Prossimamente su questi schermi.

Morale della favola non mi andava di fare una versione classica del dolce al cucchiaio con la crosticina di zucchero, così ho pensato di riprodurre la versione di Donna Hay del suddetto dolce, che prevede l'aggiunta del frutto della passione, che io amo.
Il risultato?Da leccarsi i baffi!

Ingredienti per 8 persone:
1 lt. di panna liquida
1 baccello di vaniglia (i semi)
8 tuorli
110 gr. di zucchero semolato
165 gr. di zuccvhero semolato + 2 frutti della passione (per la copertura)

Preparazione:
Preriscaldate il forno a 160 gradi. Mettete la panna, i semi di vaniglia e il baccello in una casseruola antiaderente (Masterchef By Illa). Fate cuocere a fiamma bassa fino a quando il composto inizia a sobbollire. Toglete dal fuoco ed eliminate il baccello. Sbattete i tuorli e i 110 g di zucchero, fino a quando il composto diventa biancastro. Versate la panna calda sulle uova sbattute. Rovesciate la preparazione nella casseruola dove avete fatto sobbollire la panna e mescolate sulla fiamma bassa per circa 8 minuti. Versate la crema in 8 contenitori da forno da 125 ml e sistemateli in una teglia (Primavera by Guardini). Aggiungete acqua bollente fino a metà altezza dei contenitori e fate cuocere per 25 minuti. Mettete in frigorifero per almeno 4 ore. Mescolate infine i 165 g di zucchero e la polpa dei frutti della passione, distribuite sulla crema negli 8 contenitori e fate caramellare lo zucchero con il cannello.

lunedì 5 dicembre 2011

Peverada con lucanica fresca trentina


Da non confondere con la "pearà" veneta, salsa di accompagnamento per carni e bolliti.
La Peverada trentina è un piatto povero ma squisitamente saporito.
Ha il sapore delle montagne, delle vecchie cucine con la stufa bianca in ghisa, del fuoco scoppiettante, del profumo di inverno nell'aria, che qui tarda ad arrivare.
Ma, più di tutto, ha il profumo della mia nonna, come di tutte le nonne trentine.
Qualche giorno fa, una mia amica mi ha nominato la suddetta salsa-per-bolliti, e io, dopo essermi illuminata, mi sono sentita le papille gustative solleticate dal ricordo della Peverada della nonna, l'ho chiamata e mi sono fatta dare la ricetta, è poi successo che ne ho parlato con amici e colleghi e, bhe, tutti sono corsi a casa a cucinarla.

Ingredienti per 2 persone:
500 ml. di brodo leggero (io di pollo e verdure)
1/2 cipolla bionda
1 spicchio d'aglio
olio evo
4 pugni di pangrattato
2 pugni di Grana/Parmigiano
Pepe nero a volontà
1 lucanica fresca

Preparazione:
fate imbiondire la cipolla con lo spicchio d'aglio schiacciato ed un goccino di olio evo in una casseruola antiaderente (GreenLine by Ballarini), nel frattempo in un pentolino (Masterchef by Illa) portate a bollore il brodo e tenetelo da parte.
Togliete l'aglio, aggiungete il pangrattato alla cipolla e lasciate tostare un paio di minuti finchè avrà preso un po' di colore, attenzione però che non si bruci, bagnate quindi con il brodo e continuate a mescolare con la frusta (la mia in silicone by Pavonidea) , proseguite in questo modo per una decina di minuti, sempre mescolando ed aggiungendo brodo quando necessario, la consistenza dovrà essere cremosa ma non troppo liquida, si tratta di una "zuppa" abbastanza compatta, inoltre iniziate anche ad aggiungere pepe nero in abbondanza, le dosi sono a discrezione di ognuno.
Incorporate sempre mescolando anche il formaggio, poi altro pepe.
Servite con delle fette di lucanica fresca sgrassate in padella, anche se la ricetta originale direbbe di fare cuocere la lucanica dentro la zuppa stessa.

Buona settimana!

mercoledì 30 novembre 2011

Old fashioned Apple Pie


C'è apple pie e apple pie.
Questa per me è L'apple pie per eccellenza.
Mi ricorda gli Usa, mi ricorda le colazioni pantagrueliche nei caratteristici diner sulla strada, mi ricorda le cameriere sorridenti e pettorute con la caraffa del caffè, un caffè che più lungo non si può, mi ricorda una mattina, in Arizona, quando il nostro viaggio era quasi giunto al termine, il caldo afoso, la strada lunga e diritta, e noi.

Vi voglio bene amici, grazie per la fantastica avventura che abbiamo vissuto assieme!


La ricetta è originale americana, l'ho tradotta da un sito di cui ho però perso il riferimento, il risultato è stato ottimo, guscio friabile, ripieno profumato, sughetto da sballo.
Provare per credere.
Il guscio ha un gusto neutro e può essere farcito anche con ripieni salati.

Ingredienti:
° Per il guscio
400 gr. di farina 00
150 gr. di burro morbido
1 bicchiere di acqua freddissima
1 cucc.no di sale
1 cucc.no di zucchero

Lavorate a crema il burro, potete usare la planetaria oppure una forchetta, come ho fatto io, dovrà uscirne un composto liscio e cremoso.
Aggiungete quindi la farina, lo zucchero e il sale dopo averli prima amalgamati bene tra loro, mescolate con una forchetta schiacciando bene il burro, il composto diventerà quindi formato da grosse briciole.
Versate qualche cucchiaio di acqua molto fredda sull'impasto, continuate ad impastare con la forchetta, aggiungete di sequito acqua q.b., io ne ho messi circa 10 cucchiai, procedete lavorando brevemente l'impasto con le mani, dividetelo a metà e mettetelo a riposare (non in frigo) mentre preparate il ripieno.

° Per il ripieno:
8 mele, io ho scelto delle mele rosse molto buone
1/2 limone (il succo)
200 gr. di zucchero semolato
50 gr. di farina
50 gr. di amido di mais
cannella
noce moscata
burro

Affettate sottilmente le mele dopo averle sbucciate, aggiungete lo zucchero, le farine e le spezie e bagnate tutto con il succo di limone.
Lavorate la pasta e ricavatene due dischi poco più grandi della tortiera (io ho utilizzato uno stampo Morgane by Guardini) , ungete e infarinate la stessa, stendete la base, farcitela con le mele in modo che formino una cupoletta al centro, aggiungete qualche fiocchetto di burro sopra la farcia, chiudete con il secondo disco di pasta e fate un bel bordino, spennellate con burro fuso, spolverizzate con dello zucchero ed infornate a 190/200° per circa un'oretta.
Ho guarnito con topping al cioccolato Amarena Fabbri.


lunedì 28 novembre 2011

Stufato di vitello alla birra con senape e pancetta


Domenica è giorno di stufato.

Si inzia il mattino presto, profumino di soffritto che invade la cucina, si lascia cuocere per ore e poi si gusta la sera assieme agli amici più cari.
I love stufato.
Quello che vi presento oggi è stato ideato in occasione del contest “Lo Stufato” indetto dalla cara Eleonora del blog "Burro e Miele" , in collaborazione con lo chef Gualtiero Villa e Teatro 7.



Il piatto racchiude in se’ tutti i profumi e gli aromi che per me identificano la stagione fredda, profumi di casa e di buono.

Iniziamo dalla tecnica dello stufare: consiste nel cuocere lentamente in una casseruola con coperchio un alimento precedentemente rosolato in un grasso.
Continuiamo con il taglio di carne scelto per la preparazione, e cioè una splendida fracosta di vitello, a dire la verità ho optato per questo taglio perché era davvero molto bello, e perché non l’avevo mai provato.
Il risultato è stato veramente soddisfacente, carne compatta ma morbida allo stesso tempo, è molto indicata per spezzatini oppure bolliti, in generale per le lunghe cotture, un’ ottima scelta.
Il gusto affumicato della pancetta ha reso la carne sfiziosa ed accattivante, la cottura nella birra ha fatto il resto, uno stufato con una marcia in più.
Non ne è avanzato nemmeno un boccone.

Passiamo ora alla ricetta, le dosi sono da intendersi per 4 persone.

Ingredienti:
800 gr. di fracosta di bovino adulto senza nervature
2 scalogni
Burro chiarificato
2 fette di pane casereccio
4 cucchiai di senape medio forte
80 gr. di pancetta affumicata in una sola fetta
300 ml. di birra doppio malto

Preparazione:
affettate finemente gli scalogni e metteteli ad imbiondire nella casseruola con una bella noce di burro chiarificato ed un pizzico di sale, toglieteli quindi dalla pentola e teneteli da parte.
Nel frattempo tagliate a cubotti la carne, infarinatela e fatela rosolare bene nel fondo di cottura delle cipolle, verso la fine aggiungete la pancetta tagliata a dadini e bagnate quindi la carne con la birra, aggiustate eventualmente di sale.
Fate cuocere per una decina di minuti, dopodiché spalmate le fetti di pane da entrambi i lati con la senape, adagiate il pane sulla carne, mettete il coperchio e fate cuocere a fuoco bassissimo per 2, 2,5 ore mescolando di tanto in tanto, in modo che il pane si amalgami bene con la carne.
Aggiungete acqua se necessario.



Io l'ho ho servito con dei morbidi ciuffetti di purè di patate (mi raccomando: burro, latte, sale e un pizzico di noce moscata).

venerdì 25 novembre 2011

Carne salada Trentina con formaggio croccante alle spezie ... per accendere l'amore


Parliamo nuovamente di Carne Salada, specialità trentina che consiste in carne di manzo sceltissima insaporita da spezie e aromi e conservata sottovuoto.
Anche questa volta è da consumare cruda, in fettine sottili che compongono una cupoletta con un cuore di formaggio cremoso reso accattivante da croccanti pezzetti di sedano e spezie a profusione.
Questa ricetta apre la strada ad una nuova rubrica che sta nascendo, si chiamerà "Afrodite dice" e raccoglierà ricette che accendono l'amore, a tavola e non.



Prossimamente su questi schermi.

Ingredienti per 2 persone:
6 fette sottili di carne salada (in alternativa potete usare il carpaccio di manzo)
200 gr. di formaggio cremoso tipo Philadelphia
1 gambo di sedano
pepe nero
peperoncino in polvere
paprika dolce
curry
erba cipollina

Preparazione:
in una ciotola mettete il formaggio, lavoratelo bene fino a renderlo liscio e morbido, aggiungete quindi il sedano tagliato a pezzettini, l'erba cipollina finemente tritata e le spezie a piacere.
Spennellate (io ho utilizzato un pennello con setole in silicone by Pedrini) due stampini in allumnio, foderateli con due fette di carne salada ognuno, riempite con il composto di formaggio, livellate bene, richiudete i lembi delle fette di carne, chiudete con la pellicola e mettete in frigo a riposare per una mezz'oretta.
Servite con della misticanza condita da una vinaigrette fatta con olio e senape.

mercoledì 23 novembre 2011

Torta alle carote light (e squisita)


Ieri era il compleanno del mio amato morosetto.
Potevo non fargli una torta?
Magari una di carote, che lui adora (e che io non gli ho mai fatto).
Cercando sul web la ricetta più buona del mondo, ho trovato questa, che poi ho scoperto essere testata anche dalla mia amica Chiara del blog "Kucina di Kiara" , lei era rimasta molto soddisfatta, e così lo siamo stati noi.
Una torta soffice, profumata e anche .. light!Eh sì, niente grassi, ne' olio, ne' burro.
Assolutamente da provare.

Ingredienti e procedimento dal blog di Chiara, con le mie piccole modifiche.

Ingredienti:

400 gr di carote
250 di zucchero semolato
200 di mandorle (io ho usato quelle con la buccia)
100 g di farina 3 uova
1 fialetta di aroma al rum
La buccia di 1 limone (solo la parte gialla)
1 bustina di lievito per dolci
Zucchero a velo per la copertura

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 180°.
Mettere nel bicchiere del robot da cucina le carote tagliate a pezzetti, le mandorle, la buccia di limone e avviarlo.
Tritare il tutto molto bene e successivamente aggiungere gli altri ingredienti (senza spegnere il robot) nel seguente ordine: zucchero, uova, farina, rum, lievito., l'impasto dovrà risultare liscio e cremoso.
Rivestire una teglia (io ho usato lo stampo a cerniera Gp&Me) con della carta da forno umida  e versare l’impasto ottenuto.
Infornare nel forno già a giusta temperatura e cuocere circa 30 minuti.
Verificare la giusta cottura con uno stuzzicadenti.
A cottura ultimata, a torta ancora calda, spolverare con zucchero a velo.

Importante: per la corretta riuscita del dolce è necessario usare il robot.La mia amica ha tritato gli ingredienti a parte e poi li ha mischiati utilizzando la frusta, ma la torta in cottura non si è gonfiata ed è restata molto dura e secca.

lunedì 21 novembre 2011

Risotto con radicchio di Treviso alla brace e salsiccia


Lo so che sarebbe stato meglio presentare il risotto con almeno un pezzo di radicchio intero e magari qualche briciolina di salsiccia ma ... non mi è proprio venuto in mente, era troppo buono per attendere ancora!

Profumo di brace in una fredda ma soleggiata domenica di fine autunno.

Ingredienti per 4 persone:
400 gr. di risotto
4 cespi di radicchio di Treviso
2 piccole salsicce non aromatizzate
1 cipolla bionda
Vino rosso (Merlot) per sfumare
olio evo
sale
pepe

Preparazione:
iniziate pulendo bene il radicchio, spennellandolo (io ho utilizzato un pennello con setole in silicone by Pedrini) con dell'olio e condendolo con un pizzico di sale, tagliate i cescpi a metà e procedete cuocendoli sulla griglia posta sopra alla brace.
Tritatelo quindi grossolanaemente e mettetelo in una casseruola antiaderente (GreenLine by Ballarini) assieme alla cipolla ugualmente tritata e alle salsicce sbriciolate, fate soffriggere, aggiungete quindi il riso, lasciate tostare qualche minuto, unite un goccio di vino e lasciate sfumare, continuate la cottura con brodo vegetale oppure acqua.

Servite con una bella grattugiata di formaggio Grana.

La mia amica Flavia di CuociCuciDici mi ha invitata a fare questo simpatico giochetto, ecco a voi le mie risposte ...

1) Il mio post più popolare:
Arrosto di maiale in crosta con senape dolce, purea di porcini e pancetta affumicata



Un arrosto squisito che si è fatto subito amare da tutti per la sua golosità, consiglio di ripoporlo per le feste, sarà il protagonista di pranzi e cene!

2) Il mio post più bello:
Cuor di risotto alla pancetta e zucchine con cipolle rosse caramellate



Un'esplosione di romanticismo, pensata proprio per il contest di Flavia, il racconto della mia storia d'amore accompagnato da uno sfizioso risotto agrodolce

3) Il post il cui successo mi ha sorpresa:
Torta salata con broccolo romano, salsiccia e stracchino



Mi stupisco ancora quando vedo che un piatto semplice e veloce come una torta salata schizza in vetta alle ricette più commentate

4) Il post più utile:
La pasta di zucchero e i pazzi pazzi muffins




















Il mio primo esperimento con la PdZ, che ha coinvolto tutti i miei lettori

5) Il mio post più controverso:
Arrosto di filetto di maiale al latte e senape e cipolle



Più che un post controverso è stato un post emotivamente coinvolgente, nel quale ho messo a nudo il mio cuore straziato per la perdita del mio amato nonno

6) Il post che non ha avuto l'attenzione che si meritava:
Cannelloni con radicchio al miele, ricotta, gorgonzola e noci



Colpevole forse di essere stato scritto sotto le ferie estive, non ha avuto molto riscontro, ma vi consiglio di provarlo, anche questo sarebbe perfetto per le feste che si avvicinano, cremoso e insolito, un'accoppiata vincente

7)  Il post di cui vado più fiera:
Story of a strawberry cake


Altro esperimento con la PdZ, una bellissima torta fatta assieme a mia sorella in occasione dell'Anniversario dei miei nonni

venerdì 18 novembre 2011

Muffins al burro salato con carciofi e pancetta


Quanto mi piacciono i muffins!


Li trovo dei bocconcini belli e sfiziosi, personalizzabili con qualsivoglia ingrediente.
La versione di oggi, risalente a qualche tempo fa, è salata, come piace a me.
Carciofi e pancetta, per i golosi, con burro salato, sempre per i golosi.
Promossi a pieni voti.

Sono agitataaaaaa!Sto aspettando di sapere se la mia sorellina ha passato l'esame della patente, speriamo!

(immagine presa dal web)

Aggiornamento delle ore 10.00: ce l'ha fatta!!!!

Ingredienti per 12 muffins (per la base):
250 gr farina

1 bustina lievito (16g)
200 ml latte tiepido
2 uova
30 gr di burro sciolto
1 pizzico di sale

(80 gr. di pancetta affumicata a fettine)
(1 pugno di carciofi surgelati e passati in padella con aglio e olio)

Preparazione:
in una ciotola setacciate la farina ed aggiungete il lievito e il sale.
A parte mescolate bene con una frusta (in silicone by Pavonidea) gli ingredienti liquidi, il latte, le uova e il burro sciolto.
Unite i due composti, amalgamate bene, aggiungete la pancetta e i carciofi tritati e riempite la teglia (se non usate i pirottimi imburrate leggermente gli stampini), infornate a 180° per 20/25 minuti.

Perfetti come antipasto, magari accompagnati da una salsina, oppure con sfizio per un aperitivo.

Buon week end!

mercoledì 16 novembre 2011

Crostata con Nutella e mele rosse


Oggi mi sono accorta di qualche ricetta dimenticata, ancora da postare.
Dato che questa settimana non sono ancora riuscita a cucinare nulla di decente (ad eccezione del pollo al curry di ieri sera che mi ha ridato le forze dopo acquagym), ho pensato fosse il momento giusto per dare loro un piccolo momento di gloria.
Questa crostata se lo merita proprio, perchè è squisita!

Ingredienti:
200 gr di farina

100 gr di burro
100 gr di zucchero
1 uovo
1 tuorlo
1 pizzico di sale
½ bustina di lievito

1 vasetto piccolo di Nutella
2 mele rosse

Preparazione:
fate ammorbidire il burro, tagliatelo a cubetti e mettetelo assieme a tutti gli altri ingredienti in una bacinella, amalgamandoli e lavorandoli bene fino ad ottenere un impasto omogeneo e compatto.
Coprite con la pellicola da cucina e lasciate riposare 15/20 minuti in frigo.
Nel frattempo sbucciate e affettate le mele.
Imburrate la teglia (Morgane by Guardini) che utilizzerete per la cottura e stendete la pasta all’interno aiutandovi con le mani (o se siete più comode stendete prima la pasta con un mattarello) e poi trasferitela nella teglia, tenete da parte un piccolo pezzo di impasto dal quale otterrete delle striscioline da utilizzare per la griglia finale.
Coprite il fondo con abboooondante Nutella, disponeteci sopra le mele a raggiera, terminate con le striscioline di impasto (devo ancora allenarmi un po') ed infornate a 170°/180° (dipende dal vostro forno) per circa 20-30 minuti.

PS.: grazie alle mele rosse la Nutella non si è seccata, ma è rimasta bella cremosa!

martedì 15 novembre 2011

Agritur "Ai Molini" - Faedo (TN), il Tortel di patate a Trento


Mettete una sera, a cena.
Mettete una bella stube, recentemente ristrutturata.
Una grande vetrata dalla quale ammirare la valle, la squisita ospitalità della famiglia Zeni e una deliziosa cucina tipica.


Tutto questo all' Agritur "Ai molini" di Faedo, a qualche decina di minuti da Trento, una deviazione assolutamente da fare per gustare la tradizione culinaria trentina.
Specialità della casa, il Tortel di patate, preparazione famosa in tutta la Regione, e sempre più presente nei ristoranti grazie alla sua semplicità e golosità, che conquista tutti.
Servito con carpaccio di carne salada, (altra specialità trentina che consiste in carne di manzo sceltissima insaporita da spezie e aromi e conservata sottovuoto, si può consumare cruda o cotta), assiene a cetriolini, cavolo capuccio in insalata e fagioli provenienti dall'orto di famiglia, ed un ricco vassoio di affettati (speck, pancetta e lucanica trentina) e formaggi di loro produzione.






Il piatto è unico, ed è possibile mangiarne quanto se ne vuole, basta chiedere.
Il prezzo?
Piccolissimo, 16,00 € bevande escluse (acqua ed ottimo vino rosso della casa).
E se per caso vi avanzasse uno spazietto nell stomaco, non perdetevi l'ottima crostata fatta in casa, un sogno soffice e dolcissimo.



Presenti nel menù anche altri piatti tradizionali come canederli, strangolapreti ed orzotto oppure polenta e selvaggina.
Disponibili anche camere per pernottare con prima colazione.
E' gradita (e quasi encessaria direi, data l'affluenza di clienti sia a pranzo che a cena) la prenotazione.

Contatti:

Tel.: 0461 650817   
Cell.: 339.1276403

Via Molini,6/8 - Faedo (TN)

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